Titolo: Il vangelo esseno della pace (The gospel of peace of Jesus Christ).
Autore: Edmond Bordeaux Szekely.
Argomenti: esistenza, benessere, spiritualità.
Editore: Manca Edizioni.
Anno: 250 ca.
Voto: 8.
Approfondimento: qui.
Dove lo trovi: Macrolibrarsi, Giardino dei libri, Amazon.
La recensione odierna è dedicata a uno dei testi più controversi nel settore della spiritualità, e che peraltro va a incidere profondamente anche in altri settori: la salute, il benessere, l’alimentazione.
Parlo de Il vangelo esseno della pace, testo pubblicato da Edmond Bordeaux Szekely sulla base di traduzione di antichi testi valutati come del terzo secolo dopo Cristo.
Nei quali, all’interno della tradizione spirituale essena, parlerebbe nientemeno che Gesù (non in tutti, comunque).
In questi casi (nei casi di qualunque vangelo presunto antico) è d’obbligo il condizionale, e in presenza di persone che sostengono una cosa e di persone che sostengono l’esatto opposto, la valutazione è lasciata giocoforza al sentire individuale.
Ecco la storia di base: Edmond Bordeaux Szekely afferma di aver trovato i testi inclusi in questo volume (in aramaico) negli archivi del Vaticano, e che essi erano presenti anche nella biblioteca degli Asburgo (in slavonio).
Lo studioso ha pubblicato subito la prima parte dei suddetti testi, ossia Il Vangelo di pace di Gesù, riscuotendo uno straordinario interesse in tutto il mondo (beh, almeno nel mondo occidentale).
Dopo tale prima parte, sono seguiti negli anni le successive tre parti: I libri esseni sconosciuti, I rotoli dispersi della comunità essena, L’insegnamento degli eletti.
Ogni parte, con l’eccezione della prima, è composta da molte sottoparti.
Ora, i detrattori di Szekely hanno detto che i suddetti testi non esistono, che se li è inventati lui, che in Vaticano non c’era nessun testo di questo tipo, che lui stesso non è mai stato negli archivi del Vaticano, etc. Cose possibilissime, come possibilissimo è che tali accuse siano false e derivanti proprio dal “troppo” successo ottenuto dall’opera di Szekely, a cui si è cercato di mettere un freno a posteriori.
Com’è, come non è, sta di fatto che il testo non ha mai frenato, e pur senza alcun battage pubblicitario è rimasto un classico del settore della spiritualità e della ricerca spirituale. E pure del campo dell’alimentazione e del benessere, visto che, sorpresa sorpresa, nella prima parte, Il Vangelo di pace di Gesù, Gesù si prodiga in suggerimenti di alimentazione e di pulizia del corpo, compresi clisteri e digiuni.
Il tutto andando a rafforzare in modo fortissimo le tesi di igienisti, ehretiani, crudisti, e in generale i sostenitori del cibo semplice e del contatto con la natura.
Dettaglio più, dettaglio meno, dove stia il benessere (e conseguentemente l’evoluzione spirituale, visto che vanno di pari passo) mi pare ovvio, ma sono percorsi che ognuno deve fare per conto suo… e a modo suo, data le infinite possibilità.
Detto ciò, dico la mia sensazione su Il vangelo esseno della pace.
Intanto, la prima parte è la più ispirata tra tutte, mentre le altre tre soffrono un poco di un linguaggio arcaico e poco moderno/pratico (specialmente la terza), con la quarta che invece fornisce una sorta di programma spirituale giornaliero (ricordandomi in questo il libro di Anne e Daniel Meurois-Givaudan L’altro volto di Gesù – Memorie di un esseno).
In secondo luogo, il testo è pervaso da un’energia piuttosto alta e sostenuta, e offre molto, per quanto in parte nascosto dal linguaggio antico e da principi altrettanto antichi, certamente poco vicini alla coscienza dell’uomo medio del 2015.
Pur tuttavia, c’è tanto, sia come pratica, sia come visione generale, cosa che mi fa consigliare il testo ai miei lettori.
Nel caso, buona lettura.
Fosco Del Nero
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