Continua imperterrita la rubrica dedicata ai film ispiranti (il cui elenco completo trovate qui: Film che aprono la mente… o il cuore)., e questo dodicesimo “episodio” è una sorta di seguito dell’undicesimo articolo (Film o video di miglioramento personale? – 11), in cui andavo a consigliare e descrivere brevemente tutti i film di animazione di Hayao Miyazaki.
È una sorta di seguito perché anche tutti i film consigliati in questo “capitolo 12” sono film d’animazione, anche se in questo caso la maggior parte dei film è occidentale, e non orientale.
Eccoli nel dettaglio:
– Azur e Asmar,
– Kirikù e la strega Karabà,
– Kung fu Panda e Kung fu Panda 2,
– Mind game,
– Pom Poko,
– Vip, mio fratello superuomo.
Azur e Asmar
Partiamo da un film francese, davvero bello e davvero ispirante.
Si tratta di un prodotto ben lontano dallo stile d’animazione occidentale-statunitense o dallo stile d’animazione orientale-giapponese, e per certi versi meno spettacolare e vistoso… ma ugualmente bello, e assai educativo nei suoi contenuti, tanto che Azur e Asmar è un film adatto sia ai grandi che ai piccoli, sorta di fiaba multimediale.
Non siamo proprio nella crescita personale, ma in quanto film formativo ci sta benissimo, e comunque la visione vale la pena a prescindere dal contenuto di questo sito.
Kirikù e la strega Karabà
Rimaniamo in Francia, con il già famoso Kirikù e la strega Karabà, film d’animazione palesemente dedicato alla giovane età, e peraltro dalla grafica assai semplice e spartana, ma avente comunque un certo fascino, non solo per l’ambientazione esotica (l’Africa e una tribù africana), ma anche per la semplice bellezza in cui si muove, capace di regalare non certo grandi vette “esoteriche”, ma quantomeno apprendimenti importanti per ciascun essere umano in crescita.
Kung fu Panda e Kung fu Panda 2
Passiamo ora alla ben più famosa serie di Kung fu Panda, primo e secondo episodio.
È evidente agli occhi che abbiamo attraversato l’Oceano Atlantico, ma lo abbiamo fatto in modo intelligente e non solo visivo, con la storia che propone, oltre alle scene d’azione e alle gag umoristiche, anche qualche spunto interessante sparso qui e là, ciò che rende i due film meritevoli di visione… e poi, come sempre, che ognuno apprenda ciò che è pronto ad apprendere.
Pom Poko
Torniamo ora in Oriente, e lo facciamo con un film prodotto da Hayao Miyazaki, ma diretto dal suo amico e collaboratore Isao Takahata (che a sua volta normalmente è il produttore dei film di Miyazaki).
Pom Poko propone una storia apparentemente molto strana, dal momento che illustra la vita e i punti di vista dei tanuki, animali del folkore giapponese molto simili ai procioni, esseri intelligenti minacciati dall’espansione dell’uomo.
Il film è un’enorme occasione per evidenziare le distonie e le criticità della società umana, in primis il sacrificio della natura, tema da sempre molto caro anche a Miyazaki (ma anche ego, potere, e tanto altro).
Come per i film di Miyazaki e dello Studio Ghibli in generale, non si tratta di crescita personale, ma di prodotti altamente educativi per grandi e piccoli… anche se, paradossalmente, più per i primi, date le tematiche importanti messe in gioco di volta in volta.
Mind game
Ancora Giappone, per un film d’animazione davvero particolare, che è un “gioco mentale” come suggerisce lo stesso titolo, pieno di capovolgimenti di fronte e situazioni improbabili.
Ve lo propongo non tanto perché contenga apprendimenti spirituali, quanto perché è un buon “apriscatole della mente”, ossia qualcosa utile ad aprire la mente e quindi ad estendere la propria visione della vita (che poi è uno dei motivi di fondo per cui il cinema e la letteratura di genere fantastico hanno una marcia in più rispetto a quelli “normali”).
Vip, mio fratello superuomo
Chiudiamo, sorpresa sorpresa, con un film d’animazione italiano, ma praticamente sconosciuto anche qua da noi, e non certo perché sia recentissimo, essendo datato 1968.
Non che Vip, mio fratello superuomo (questo il suo titolo) c’entri molto con la crescita personale, e anzi non c’entra praticamente per nulla, ma è un altro ottimo esempio di come un film, e in questo caso un film d’animazione, può essere educativo e fare cultura, con la sua critica parodistica della società consumistica in cui viviamo.
Il film non è certo uno spettacolo dal punto di vista visivo, un po’ per l’età e un po’ per l’arretratezza italiana nel settore, allora come oggi, ma è un semicapolavoro di contenuti ironici… e inoltre contiene un paio di canzoni davvero belle, firmate da nomi interessanti come Herbert Pagani (il quale tra l’altro scrisse in tempi non sospetti, nel 1966, una discretamente famosa canzone sul vegetarianesimo, e quindi come vediamo alla fine le cose tornano tutte, anche senza l’etichetta di “crescita personale”, perché l’energia è energia).
E, terminato questo breve ma sufficientemente contorto discorso, vi saluto e vi do appuntamento al prossimo articolo sui film ispiranti (e ovviamente guardate quelli che vi ispirano, e questo vale per tutto).
Fosco Del Nero
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