Titolo: Guarigione emozionale (Freedom from addiction).
Autore: David Simon, Deepak Chopra.
Argomenti: benessere, salute, crescita personale.
Editore: Tecniche nuove.
Anno: 2007.
Voto: 5.
Recensione: qui.
Dove lo trovi: Macrolibrarsi, Amazon.
Eccoci all’articolo di approfondimento dedicato al libro di David Simon e Deepak Chopra Guarigione emozionale.
Come sempre, vediamo alcune citazioni estratte dal libro, sia con lo scopo di ispirare, sia con lo scopo di capire-intuire se si tratta di un libro che fa per noi.
La prima citazione ci parla del Tutto di cui facciamo parte.
“Ognuno è espressione della stessa intelligenza creativa che pervade tutto.
L’interruzione del legame con quest’unità causa sofferenza emotiva e fisica.
La salute viene ripristinata quando ritroviamo l’integrità.
L’esperienza umana è come una caccia al tesoro in cui perdiamo noi stessi per ritrovarci.”
La seconda citazione invece sintetizza la questione centrale del libro: la guarigione da qualche dipendenza, che poi è sempre una guarigione da un male interiore, che poi a sua volta è sempre una questione di basse energie e vibrazioni.
“Se credete che sia giunto il momento della guarigione e della trasformazione, possedete già dentro di voi le capacità di manifestare quale vita desiderate.
Le capacità di soddisfare un desiderio sono intrinseche nell’intenzione.”
Prima cosa da fare nel percorso della guarigione…
“Affrontate la realtà del presente.
Se vi siete persi, il primo passo è stabilire il più precisamente possibile dove vi trovate. Magari vi sentite infelici e insoddisfatti della vostra attuale situazione, ma è questa la vostra realtà.
Accettarlo mentre vi rendete conto delle vostre capacità di cambiare rappresenta l’inizio della guarigione.”
Stabilito dove si è, è importante anche sapere dove si vuole andare, e che strada si vuol fare nel mentre. Ciò concerne tanto la guarigione, quanto l’evoluzione spirituale, quanto la felicità.
“Qual è il vostro contributo al mondo?
Quali sono i talenti unici che vi distinguono?
Nella filosofia orientale il concetto di dharma implica che ogni essere umano possiede qualcosa di unico da offrire al mondo. Quando scopriamo il nostro dharma, offriamo dei doni a noi stessi e a coloro che sono coinvolti nelle nostre scelte.
Chiedetevi cosa vi viene naturale. Alcuni sono particolarmente dotati per lavorare con i bambini, altri sono portati per l’atletica o la matematica. Se possedete un dono artistico innato, pensate a come svilupparlo nel vostro mondo.
Chiedetevi cosa vi piace realmente fare. Le cose che vi fanno gioire possono contenere il seme del vostro ruolo nel mondo.”
Altre due cose importanti da fare: la prima è lasciar andare, la famosa “resa”, meno ego e più anima.
“La nostra lotta per imporre certezza al mondo e il suo rifiuto di sottomettersi creano ansia. Tentiamo di attenuare tale ansia mediante abitudini e comportamenti che possono solo temporaneamente ridurre la paura, ma con conseguenze negative a lungo termine.
Quando accettiamo di arrenderci alle infinite possibilità e all’incertezza, il bisogno di controllare, manipolare, sedurre e imporre si riduce e aumenta la capacità di rilassarsi, creare, arrendersi e gioire.”
La seconda è imparare a distinguere le energie che ci elevano e le energie che ci abbassano.
“Nel profondo della vostra anima potete riconoscere i semi della separazione e quelli dell’unità.
Se nutrite i semi della separazione con la vostra attenzione, percorrete una strada.
Se invece prestate attenzione alla dimensione della vostra anima, che integra e abbraccia le forze contrapposte, ne percorrete un’altra.”
Dopo un po’, si arriva a capire questo:
“Il percorso spirituale è un percorso di autoriferimento.
La pace interiore non dipende dal sostegno degli altri.”
E dunque si avrà quest’altra conseguenza:
“Quando vi rendete conto profondamente di chi siete, comprendete che non è possibile realizzarvi al di fuori di voi stessi. I vostri comportamenti diventano meno disperati e avete quindi meno bisogno di razionalizzarli, e da questa piattaforma di responsabilità personale e pace interiore potete partire per migliorare i rapporti.
Quando la vostra identità diventerà meno locale e più universale, tratterete spontaneamente gli altri come vorreste essere trattati voi stessi. Riconoscerete che gli altri sono uno specchio di voi.”
E, traendo le conseguenza, si inizieranno a tracciare delle linee di confine, che sono di fuori (cose della vita, eventi, persone, cibo, ambenti, etc) ma anche di dentro (energie).
“Le immagini di violenza favoriscono la fisiologia della violenza.
Le immagini di pace creano la fisiologia della pace.
Passeggiare in un bosco, guardare le onde dell’oceano infrangersi sulla spiaggia, osservare un falco che cavalca il vento o apprezzare un bel giardino evoca una fisiologia di equilibrio e rinnovamento. Le scene pacifiche della natura vengono tradotte nella fisiologia del rilassamento, che genera la chimica naturale del piacere e del benessere.
Scegliete consapevolmente di assumere regolarmente dosi di nutrimento visivo. Andate a passeggiare nel parco. Osservate il cielo e permettete al suo vasto panorama di ampliare la mente e il senso di sé. Guardate programmi che ispirano, divertono e vi fanno sentire entusiasti della vita. guardate negli occhi le persone che amate e create un collegamento fra le vostre anime. Usate la vista per risvegliare e ricordarvi del prezioso dono della vita.”
Gli elementi del mondo di fuori aiutano, dunque, anche se poi il cammino è un cammino interiore, oltre che individuale (ovviamente, peraltro).
“La meditazione è la chiave della guarigione.
Si tratta di un viaggio interiore di scoperta che ci consente di trasformare la nostra identità.
Un’onda che guarda dentro se stessa scopre la propria natura più profonda e ampia.”
Ultima citazione tratta da Guarigione emozionale, questa sorta di manifesto di sintesi del libro, e quindi dei consigli principali.
“Oltre a una regolare meditazione, a una dieta sana e a input sensoriali nutrienti, i pensieri e le azioni influenzano la qualità dell’energia vitale che circola nella mente e nel corpo.
Quando si cerca di eliminare le abitudini che minacciano la vita, uno dei principali comportamenti da adottare è una pratica quotidiana che favorisca l’equilibrio, la flessibilità e la consapevolezza centrata. Questa pratica quotidiana aiuta a decongestionare i canali della circolazione, favorisce la vitalità, riduce lo stress e produce sostante chimiche naturali che creano benessere.
Lo yoga, l’antica tecnica indiana di movimento consapevole, rappresenta uno dei metodi più efficaci per favorire l’elasticità e l’equilibrio. Anche se spesso l’Occidente considera lo yoga uno stretching fisico per il corpo, lo scopo di tale disciplina è molto più profondo. L’essenza dello yoga è una tecnica per calmare la mente e coltivare una vigilanza centrata sul corpo. Il suo scopo è integrare gli aspetti fisici, emotivi e spirituali di un individuo per permettere all’energia vitale di fluire liberamente attraverso il corpo.”
E con questo ho terminato con Guarigione emozionale del duo David Simon e Deepak Chopra.
A presto per nuovi articoli.
Fosco Del Nero
- Se anche tu vuoi vivere una vita fantastica, iscriviti alla newsletter!
0 commenti