Titolo: Labirinto – Il sentiero sacro (Walking a sacred path).
Autore: Lauren Artress.
Argomenti: crescita personale, spiritualità.
Editore: Edizioni My Life
Anno: 1995.
Voto: 4.
Approfondimento: qui.
Dove lo trovi: Macrolibrarsi, Giardino dei libri, Amazon.
Bentrovati.
Oggi siamo in compagnia del libro Labirinto – Il sentiero sacro, scritto nel 1995 da Lauren Artress.
Il tema del labirinto mi ha sempre affascinato, per cui mi sono accostato con curiosità a questo testo che lo esaminava in chiave esistenziale…
… rimanendo però fortemente deluso (si fa per dire) dal testo in questione, per differenti motivi.
Il primo, semplicemente, è un basso livello di consapevolezza, che si riflette in ogni cosa scritta. E su questo non c’è niente da fare: una persona può parlare di cibo o di spiritualità, di sport o di film, ma ciò che dirà rifletterà inevitabilmente il suo stato di coscienza di quel momento.
Il secondo motivo di disappunto è dato dalle molte imprecisioni presenti: il libro è un gran miscuglio di concetti, disposti senza troppa competenza, e con una certa confusione tra le varie correnti religiose-spirituali.
Ancora, le citazioni: un famoso proverbio recita “Dimmi con chi vai e ti dirò chi sei”. Questo vale anche per chi si cita: i livelli di coscienza elevati citano sempre personaggi ed energie elevate. E via a scalare.
Quando si citano psicologi e scienziati, va da sé, si è ancora su un piano prettamente mentale-di personalità-egoico… e infatti il libro lo testimonia quasi ad ogni frase, con gli spunti di valore davvero pochi e immersi in un mare di acqua stagnante.
Questo, beninteso, non intacca minimamente l’intento dell’autrice, che è chiaramente positivo, cosa evidente, né intacca anche la validità dello strumento proposto, il labirinto come strumento meditativo-introspettivo-esistenziale.
Anche se, pure qui, vanno dette delle cose. La prima è che il termine “labirinto” è usato un po’ a sproposito, giacché qua non si intende il labirinto come comunemente inteso, ma un percorso univoco, in stile Chartres, per intenderci.
Anzi, non in stile Chartres, ma proprio quello.
La seconda cosa è che ogni mezzo esteriore è una stampella, che sia una religione o un labirinto…
… e a tal riguardo va detto anche che l’autrice Lauren Artress è un sacerdote della Chiesa Episcopale, ha studiato psicanalisi ed è psicoterapista, e qua torniamo al discorso di prima su citazioni e ambiti di riferimento.
Ok, in tutto ciò sembra che abbia demolito Labirinto – Il sentiero sacro, e da un certo punto di vista è così, ma quando leggete una recensione tenete sempre presente non solo l’oggetto della recensione, ma anche lo stato di coscienza di chi la scrive.
Se questo libro non è utile a me, non è detto che non lo sia ad altri (anzi, sarà per forza utile a qualcuno, altrimenti non sarebbe nemmeno venuto ad esistere), e lo stesso dicasi per la pratica della camminata nel labirinto o per qualsiasi altra cosa.
In definitiva, il libro di Lauren Artress è ben poca cosa dal punto di vista degli insegnamenti esistenziali e del percorso evolutivo consapevole, ma potrà pure essere utile in un certo gradino del percorso, e comunque è discretamente interessante per l’aspetto storico dei labirinti nel mondo, il quale però non è stato molto approfondito.
Ultima cosa da segnalare, positiva: bella copertina e ottima impaginazione editoriale
Fosco Del Nero
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