Titolo: Un mazzo di fiori scelti.
Autore: Helena Petrovna Blavatsky.
Argomenti: teosofia, spiritualità, esistenza.
Editore: Bis Edizioni.
Anno: 1880 ca.
Voto: 6.5.
Approfondimento: qui.
Dove lo trovi: Macrolibrarsi, Giardino dei libri, Amazon.
Finora non avevo letto nulla di Helena Petrovna Blavatsky, famosa cofondatrice ormai tanto tempo fa (1875, per la precisione) della Società Teosofica, con l’eccezione di un suo libro (Dalle caverne e dalle giungle dell’Indostan) avente però contenuti di viaggio, storici e sociali e non esoterico-esistenziali.
Un mazzo di fiori scelti è dunque il suo primo libro di genere esistenziale che leggo.
Ho scelto volutamente qualcosa di breve, e non uno dei suoi testi più importanti (Iside svelata, La dottrina segreta) proprio per vedere se l’autrice mi sarebbe piaciuta o meno.
Esce fuori un “abbastanza decisamente tendente al sì”: evidentemente si tratta di un personaggio che aveva una certa dose di conoscenze di tipo esoterico, e certamente si tratta di un personaggio con una certa dose di potenza ed energia e sapienza, contando quello che ha fatto nella sua vita, ma da un lato la gran parte di quello che ho letto è ormai acquisito (e dunque personalmente non mi serve), e dall’altro lato non amo troppo il linguaggio un po’ arcaico di fine Ottocento o inizio Novecento (sarà anche perché ne sono saturo per via della lettura de I racconti di Belzebù a suo nipote, che anzi è fuori classifica in questo senso).
Il risultato finale è che ho trovato Un mazzo di fiori scelti breve da leggere (son 60 pagine di formato piccolo e carattere grande, quindi forse 30 pagine di un libro normale), utile e ispirante a seconda del punto di vista del lettore (ciò che peraltro vale per ogni testo) e testimonianza di una certa sapienza ed energia retrostanti, quelle per l’appunto di Madame Blavatsky, personaggio che considero non irrinunciabile, ma che potrei certamente incontrare nuovamente in futuro.
Il titolo del testo è relativo al fatto che esso comprende cinque piccoli saggi estrapolati da altri testi della Blavatsky, e riuniti qui come in una sorta di mazzolino di fiori scelti, per l’appunto.
Chi fosse interessato a una sorta di bignami dei principi della Teosofia, oppure a un breve testo di tipo esoterico-esistenziale, potrebbe certamente trovare in Un mazzo di fiori scelti un libriccino assai valido e utile proprio per il suo carattere riassuntivo e non eccessivamente argomentativo. Ciò vale però per chi è già “in zona”; al contrario, il testo risulterà incomprensibile a chi è ancora lontano, o inutile a chi ha già solidificato quegli insegnamenti.
La sua utilità, peraltro, dal mio punto di vista è stata provata dal relativamente cospicuo numero di citazioni che ho segnato per la pagina facebook, nonché per il successivo articolo di approfondimento.
Fosco Del Nero
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