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Entrare in contatto con l’anima – Ramtha (approfondimento)

24 Feb 2025 | Channeling, Esistenza

Product by:
Ramtha

Reviewed by:
Rating:
1
On 24 Febbraio 2025
Last modified:24 Febbraio 2025

Summary:

La recensione di "Entrare in contatto con l’anima", libercolo di Ramtha, è stata piuttosto critica; nondimeno mi sono sforzato di trovare qualche spunto valido...

Entrare in contatto con l’anima - Ramtha (esistenza)Titolo: Entrare in contatto con l’anima (Making contact).
Autore: Ramtha.
Argomenti: esistenza.
Editore: Macro Edizioni.
Anno: 1996.
Voto: 4.
Recensione: qui.
Dove lo trovi: MacrolibrarsiGiardino dei libriAmazon.

 

La recensione di Entrare in contatto con l’anima, libercolo di Ramtha, è stata piuttosto critica; nondimeno mi sono sforzato di trovare qualche spunto valido da proporre in questo articolo di approfondimento.
Vediamo cosa troviamo…

La prima citazione riguarda una sorta di definizione dell’anima, descritta da Ramtha come il registro di viaggio dell’avventura esistenziale di ciascuna creatura.
“L’anima è una specie di registro perché ogni essere spirituale deve avere un’anima, perché l’anima è ciò che mantiene la consapevolezza in forme che si possano ricordare.
L’anima perciò è la memoria dello Spirito.”

La seconda, invece, evidenzia che l’anima, a differenza della personalità-genetica, ama le sfide, il cambiamento e tutto ciò che consente il progresso e l’espansione.
“Può suonarvi piuttosto irritante, ma l’anima ricerca la controversia.
L’anima è un fochista, la genetica è un pompiere.
L’anima implora la controversia perché solo in una tale battaglia le è permesso di impiegare tutto il suo armamento. Capite? L’anima in realtà è un guerriero.”

Il terzo brano, il più lungo tra quelli proposti, descrive come l’anima si fa strada tra le pieghe della personalità e del vissuto precedente… sovente in modo doloroso.
“Più tardi, nella vita, dopo i trentacinque anni di età, inizia l’era dorata e c’è il momento in cui l’anima comincia a ravvivarsi all’interno della forma umana. E si ravviva perché l’essere è diventato più vecchio e più saggio. L’anima ha permesso al corpo di essere folle, arrogante, ha permesso al corpo di condividere la sua intimità. Gli ha permesso di fare tutto. E poi quando esso diventa più vecchio e più saggio, arriva un mattino in cui l’anima comincia a parlare, e si avverte qualcosa che urge dentro.
È come se qualcuno vi sussurrasse qualcosa, ma il vostro cervello non riuscisse a decifrare le parole. È una propensione, un’urgenza, un turbamento. La nascita dell’anima può essere drammatica come la nascita del corpo. L’anima che nasce deve farsi strada attraverso la grossa membrana dell’eredità genetica. Deve vincere sulla fitta programmazione della rete neurale che tutti chiamano atteggiamento. Così l’anima può emergere attraversando i densi strati dell’addestramento genetico, ambientale e neurale. Fino a quel punto il corpo era il proprietario del suo territorio e l’anima ha dovuto perciò nascere nel bel mezzo di quella proprietà territoriale.
Qualche volta, molto raramente, l’anima nasce dalla gioia. La maggior parte delle volte nasce dalla devastazione; nasce in quella che chiamiamo notte oscura dell’anima, che è la lotta dell’anima.
Quello che in realtà stiamo dicendo è che ciò che sentiamo urgere nell’anima è la memoria dello Spirito che si sta facendo strada. E ciò che ne deriva è una guerra.”

Non è solo un viaggio individuale, ma una sorta di epopea collettiva che riguarda l’intera specie umana, che ciascuna creatura contribuisce e plasmare.
“Sin dalla vostra caduta, non siete mai stati più grandi del quarto piano. Siete stati incantati e ipnotizzati qui. Siete stati i progenitori di culture che hanno creato una massiccia stagnazione.
Il vostro compito sarà l’assoluta riformazione di voi stessi, che alla fine porterà alla riformazione della specie umana.”

La penultima citazione tratta da Entrare in contatto con l’anima sa di profezia evangelica, riguardo a chi sarà preso e chi sarà lasciato.
“Chi non rispetta il cambiamento sarà distrutto, e chi sopravvive sarà l’eletto che popolerà la Terra.”

L’ultima, invece, afferisce alla dicotomia tra lo sguardo della personalità e quello dell’Osservatore-Coscienza-Anima.
“Una persona saggia è una persona che vede la vita dal punto di vista dell’Osservatore.”

Abbiamo così terminato col libriccino Entrare in contatto con l’anima, di Ramtha.
Al prossimo numero della collana Davanti al caminetto… giacché ne mancano ancora alcuni.

Fosco Del Nero

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