Eccoci qui all’appuntamento numero 50 con i film consigliati per i loro contenuti… utili a qualche livello.
La lista generale dei film confluisce in questo oramai grande elenco: Film che aprono la mente… o il cuore.
Viceversa, questo è il mini-elenco di oggi:
– Solaris,
– Il mondo sul filo,
– Sayat Nova – Il colore del melograno,
– Contagion,
– Vexille.
Indice dei contenuti
1. SOLARIS.
Naturalmente, il Solaris cui mi riferisco è il Solaris di Tarkovskij del 1972, non quello di Soderbergh del 2002. Si tratta di un film molto ricco e molto lungo (la versione integrale dura circa 160 minuti), che riprende i numerosi temi esistenziali proposti nell’omonimo e famoso romanzo di Stanisław Lem.
Tra di essi: lo stato di coscienza, la conoscenza della verità, la difficoltà di distinguere realtà e finzione, gli squilibri interiori irrisolti, i desideri personali, il vuoto interiore. Il film russo per certi versi ha anticipato molti film di fantascienza successivi, ognuno per determinate tematiche 2001 – Odissea nello spazio, Blade runner, Matrix.
Nel caso, ne consiglio la versione estesa, laddove quella italiana è stata tagliata di oltre trenta minuti.
2. IL MONDO SUL FILO.
Sono arrivato a Il mondo sul filo dal film Il tredicesimo piano: entrambi sono trasposizioni cinematografiche di un precedente romanzo, con alcune differenze: Il mondo sul filo non è un film unico, ma una sorta di mini-serie televisiva composta da due film, è stato prodotto per la televisione tedesca, è antecedente al suo collega e quindi tecnicamente molto più scarno.
Ma quanto a contenuti e simbologia, lo batte persino… e già Il tredicesimo piano non era scarso a riguardo.
Si parla di realtà e finzione, di coscienza, di essenza: in verità c’è parecchia carne al fuoco.
3. SAYAT NOVA – IL COLORE DEL MELOGRANO
Sayat Nova – Il colore del melograno non è un vero e proprio film, visto che non contiene una trama, dei personaggi e degli eventi, ma più che altro è una raccolta di scene dal sapore esistenziale, riferite, almeno come dato formale e di partenza, alla figura di Sayat Nova, un poeta armeno del Settecento.
Il filmato è piuttosto breve e comprende molte citazioni ispiranti, tra Vangeli e altro. Tra la bellezza visiva che propone, e molte frasi di ottimo livello, il film-documentario si rivela piuttosto bello da vedere. Peccato per qualche scena di violenza sugli animali… probabilmente usuale nell’Armenia di quei tempi, e certamente anche in quella attuale, ma altrettanto probabilmente poco adatto a un’opera che vorrebbe indirizzare verso l’alto.
4. CONTAGION.
A suo tempo mi son guardato Contagion perché in rete avevo letto che il film, del 2011, presentava molte analogie con la narrazione del covid che c’è stata qualche anno dopo.
Pur sapendolo, sono rimasto sconcertato per la quasi perfetta sovrapposizione delle due narrazioni: solamente un’anima bambina potrebbe pensare che si tratti di una mera coincidenza. Ma d’altronde le anime spiritualmente mature si sono ben rese conto della situazione generale manipolatoria e menzognera.
Contagion è l’ennesima prova , semmai ne servissero altre, che il covid è stata una colossale truffa. Tra le altre cose, nel film il virus parte dalla Cina per colpa di un pipistrello… davvero tutto molto pacchiano.
5. VEXILLE.
Col senno di poi il film d’animazione distopica Vexille propone elementi molto contemporanei/recenti: una pandemia programmata dal governo, il quale impone una vaccinazione obbligatoria che rende tutti gli esseri umani simili a macchine.
Togliamo la questione delle macchine-automi ,mettiamo la questione della faccenda-addormentamento e siamo ai tempi attuali.
Il film è discreto, anche se troppo orientato ad azione ed esplosioni per i miei gusti, aumentato di valore dai contenuti talmente tanto attuali da esser stati quasi predittivi (ma d’altronde Steiner aveva previsto la cosa molto tempo prima).
Anche questo “numero” della rubrica dedicata ai film è terminato.
Alla prossima occasione.
Fosco Del Nero
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