Titolo: Amicizia (Amizade).
Autore: Francisco Candido Xavier, Meimei.
Argomenti: spiritualità.
Editore: Nuova Aurora Edizioni.
Anno: 1977.
Voto: 6.
Recensione: qui.
Dove lo trovi: Macrolibrarsi.
Bentrovati a questo articolo di approfondimento, relativo al libro Amicizia, scritto da Francisco Candido Xavier (e dichiarato come canalizzazione di tale Meimei).
La prima citazione proposta riguarda il percorso interiore e il fatto che ogni nuovo giorno è una possibilità per fare passi avanti. In ciò, l’approccio positivo è chiaramente una buona cosa.
“Osserva. Ogni mattina è un nuovo giorno.
Sei rinato. Sei uscito, ancora una volta, dalla nebbia.
Dio ha rinnovato il pensiero nel tuo cervello. Hai avvertito la presenza della Luce.
Il tempo ti appartiene. Puoi ideare, creare, analizzare.
Ti sei svegliato vicino agli altri. Hai il dono di servire. Accetta la benedizione di capire e la felicità di lavorare.
Ricomincia il compito, stampando un sorriso nelle tue pagine di bontà. Poni ottimismo e pace, speranza e allegria nella tua lista di doni per oggi.”
Il secondo brano è un raccontino metaforico, che illustra come ciò che dapprincipio sembra materia inutile e vile possa, dopo i vari apprendimenti e trasformazioni della vita, divenire qualcosa di bello e prezioso.
“Una volta un pezzo di carbone finito nell’immondizia domandò a Dio di portarlo sulla superficie della Terra, per essere più utile.
Il Supremo Signore sentì tale supplica e decise di trattenerlo nel sottosuolo per la dovuta maturazione. L’umile minerale accettò la risposta e rimase nella clausura, per secoli e secoli, esposto alle modificazioni chimiche della natura e al costante assalto dei vermi che abitavano nel terreno.
Arrivò, infine, il tempo in cui il Creatore ordinò di prelevarlo per realizzare i suoi ideali. Strumenti di perforazione lo estrassero a colpi spietati e il lapidario tagliò il suo corpo, in diversi modi, con una minuziosa lavorazione.
Ma quando il carbone sublimato spuntò del tutto agli occhi del mondo, Dio lo aveva trasformato in brillante, che iniziò a splendere, tra gli uomini, sembrano un fiore dell’arcobaleno con il fulgore delle stelle.”
Altro brano, questo più breve: anche nelle difficoltà, occorre camminare e tenere lo sguardo puntato verso il cielo.
“Alzati e cammina.
Asciuga le lacrime e fissa i cieli.
Dio che ti ha sostenuto fino a ieri ti sosterrà oggi e sempre.
L’ombra serve per far risaltare la luce.”
La citazione seguente è molto bella, ed essenzialmente riguarda il servizio agli altri e all’esistenza tutta: chi offre il suo servizio sarà usato, è legge.
“Non dirti incapace, né inutile. Aiuta come puoi.
Il cielo saprà usarti.
Offriti per il lavoro del bene, come ti trovi e tale quale sei, facendo il tuo meglio.”
Passiamo oltre: non giudizio, amore e ancora servizio.
“Accetta gli altri esattamente come sono.
Aspetta e servi.
Benedici e ama sempre.
Ciò che è sbagliato oggi, in molti casi, sarà giusto domani. Il giudizio è degli uomini, ma la Giustizia è di Dio.”
La prossima frase estratta da Amicizia è molto breve, ma tanto breve quanto significativa: ci dice che chi emette energie basse verso l’esterno le ha dentro, e dunque che i carnefici sono vittime di se stessi, e che in tal senso vanno compatiti.
“Coloro che feriscono sono i veri feriti, e tutti i feriti sono ammalati.”
Penultimo brano: la chiarezza interiore, risultato del percorso evolutivo, ci avvicina all’essenza della vita e ci connette con essa. In tal modo, vedremo chiaramente come dalle tenebre spuntino le stelle.
“La confusione ritarda in noi la necessaria connessione con la Divina Provvidenza.
Ama e aiuta senza alterarti.
La rosa fiorirà nel rovo.
Le stelle spunteranno vincendo le tenebre.”
Andiamo a concludere, con un altro raccontino, che tira in ballo nientemeno che Gesù: anche qui parliamo di servizio, accettazione e benedizione.
Dicono che un uomo di fede si avvicinò a Gesù e, dopo essersi profuso in manifestazioni di giubilo e riverenza, gli chiese: “Signore, dov’è la via della pace? Che devo fare con mio figlio che mi toglie la tranquillità, impegolato nella ribellione?”.
“Benedicilo sempre”, rispose il Divino Maestro, “cerca di aiutarlo con più amore.”
“E come procedere col mio vecchio socio, che tanto mi danneggiò e ingiuriò?”
“Scusalo, e prega per lui.”
“Ho quattro impiegati ignoranti. In che modo armonizzarmi con questi problematici compagni, se giorno dopo giorno mi affliggono con le maggiori difficoltà?
“Saprai istruirli.””
“La mia esistenza è piena di persecutori… che fare con questa gente crudele?”
“Dimentica qualunque offesa e così li aiuterai per il bene di ognuno tanto quanto puoi.”
Il devoto chinò la testa, sentendosi in presenza della verità, e disse timidamente: “Signore, sono soddisfatto”.
Gesù gli accarezzò il capo e concluse: “Allora vai, servi sempre e non chiedere più”.
E dopo questo ultimo brano, abbiamo terminato con Amicizia di Francisco Candido Xavier-Meimei.
Al prossimo articolo di approfondimento.
Fosco Del Nero
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