Titolo: Babaji – Lo yogi immortale (Babaji and 18 siddha).
Autore: Marshall Govindan.
Argomenti: esistenza, spiritualità, yoga, meditazione, induismo.
Editore: Gruppo Futura.
Anno: 1991.
Voto: 7.
Dove lo trovi: Macrolibrarsi, Giardino dei libri, Amazon.
Avevo da molto tempo a casa il libro Babaji – Lo yogi immortale, di tale Marshall Govindan, ma non lo avevo ancora letto, nonostante la vivace curiosità relativamente alla figura di Babaji, che avevo scoperto molto tempo addietro leggendo Autobiografia di uno yogi di Yogananda.
Tuttavia il libro, lungo quasi 300 pagine, parla di Babaji solamente in alcune decine e dedica il resto dello spazio a numerosi altri argomenti (più coerentemente col titolo originale, modificato nella edizione italiana in mio possesso, che credo sia ora fuori stampa): la storia antica dell’India, numerosi altri maestri sconosciuti al pubblico occidentale, personaggi più noti, la cultura yogica in generale, diciotto posizioni illustrate, quelle consigliate in teoria da Babaji stesso, per terminare con una lunga biografia personale, che illustra il percorso di vita dell’autore.
Ne risulta, così, un libro piuttosto variegato e spezzettato, che sarà gradito al lettore in funzione del suo specifico interesse.
Probabilmente risulterà poco gradito, in generale, se egli si attendeva un libro interamente incentrato sulla figura di Babaji; viceversa il lettore sarà più soddisfatto se si aspettava una panoramica generale sulla cultura yogica antica, magari affiancata a esercizi e discipline pratiche.
Personalmente, ho apprezzato tutti i contenuti del libro, pur se assai differenti l’uno rispetto all’altro, anche se avrei qualcosa da ridire sui personaggi al tempo viventi citati dall’autore come maestri illuminati: Aurobindo, la Mère, Satya Sai Baba e il suo guru Yogiyar. In tutti questi casi, la forte impressione è che l’autore del libro abbia preso fischi per fiaschi e che se la raccontasse, per dir così… ma lascio la valutazione alle sensazioni e alle inclinazioni individuali, senza voler urtare la sensibilità di nessuno.
Nel complesso, Babaji – Lo yogi immortale di Marshall Govindan è un testo che ha il suo valore, sia nozionistico, come concetti riportati, sia essenziale, come energia. La lunga e dettagliata biografia della vita dell’autore ne mostra la grande motivazione, ciò che è di stimolo per il lettore un po’ tiepido… anche se la via proposta è probabilmente più adatta a una mentalità non occidentale.
Il lettore occidentale potrebbe comunque mettere da parte lo stile di vita semi-ascetico proposto nel testo e applicare alcuni dei suoi ottimi consigli: le posizioni yoga, l’approccio alla vita, i valori interiori, etc.
Fosco Del Nero
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