Titolo: Cambia l’abitudine di essere te stesso (Breaking the habit of being yourself).
Autore: Joe Dispenza.
Argomenti: crescita personale, fisica quantistica, legge d’attrazione, psicologia.
Editore: My Life Edizioni.
Anno: 2012.
Voto: 5.
Approfondimento: qui.
Dove lo trovi: Macrolibrarsi, Giardino dei libri, Amazon.
Non avevo mai letto nulla di Joe Dispenza, ma lo conoscevo per via del famoso video-documentario What the bleep do we know?, al quale per l’appunto partecipava anche il suddetto autore. Il quale, per la cronaca, viene dalla scuola di Ramtha, e la cosa si nota molto tanto nel linguaggio quanto nei concetti.
Essenzialmente Cambia l’abitudine di essere te stesso, testo di circa 350 pagine edito molto bene da My Life Edizioni, si propone di dare un veste scientifica al processo di manifestazione: l’espressione “legge d’attrazione” non viene mai utilizzata, probabilmente nel tentativo di dare un’impronta pratico-razionale al processo, e si parla invece di “fisica quantistica”, ma la sostanza è quella. Lo stesso What the bleep do we know? era una sorta di The secret in salsa scientifica.
Non a caso nella quarta di copertina di Cambia l’abitudine di essere te stesso si dice che “Il Dr. Dispenza crea un ponte tra scienza e spiritualità”: tanto la parola “dottore” quanto la parola “scienza” sono emblemi di tale intento di fondo. Tra l’altro, per la cronaca, il titolo di dottore deriva da una laurea triennale in scienze, a cui poi è seguito un diploma da chiropratico. Titoli e frasi sono tuttavia utilizzati con lo scopo evidente di attrarre il pubblico in cerca di ragionamenti e prove concettuali…
….su argomenti in realtà molto semplici, tanto che il testo si rivela prolisso e ripetitivo, molto mentale e cerebrale, soprattutto nella seconda parte, con spiegazioni complesse senza motivo, il che rivela non solo il target cui il libro è indirizzato ma anche lo stato di coscienza di chi lo ha prodotto.
Altra criticità: vengono utilizzati certi termini, come “mente”, “meditazione”, “inconscio”, “coscienza” o “consapevolezza”, in modo del tutto arbitrario, e a volte proprio errato.
Ad esempio, in un certo punto viene definito in questo modo lo scopo della “meditazione”: “lo scopo principale della meditazione è quello di distogliere la tua attenzione dall’ambiente circostante, dal corpo e dal fluire del tempo, in modo che i desideri e i pensieri diventino il centro dell’attenzione”. Quasi il contrario di ciò che tradizionalmente è considerato meditazione, ossia una pratica che intende eliminare pensieri e desideri personali per lasciare al loro posto vuoto, beatitudine e connessione con l’esistenza (altro che pensieri e desideri personali…).
Nella frase citata è presente un elemento che ugualmente certifica coscienza ed energia di Cambia l’abitudine di essere te stesso: desideri e obiettivi dell’ego. Da un certo punto di vista l’opposto del percorso evolutivo (in cui l’ego invece deve sparire), ma da un altro punto di vista i suoi inizi (in cui l’ego cerca di migliorare se stesso e la sua vita), per cui va bene comunque… giusto per sapere che cosa si ha davanti.
In questo senso, se state cercando un libro che affianchi il processo attrattivo di manifestazione a spiegazioni, esempi ed esercizi connessi a scienza ed esperimenti, e magari a contorno del tutto un linguaggio sì cerebrale, ma comunque ben scritto, ben argomentato, e assai positivo nel suo intento di fondo, Cambia l’abitudine di essere te stesso di Joe Dispenza può fare al caso vostro; altrimenti, migrate altrove, essendo sicuri che non vi state perdendo nulla d’imperdibile.
Fosco Del Nero
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