Titolo: Cambia l’abitudine di essere te stesso (Breaking the habit of being yourself).
Autore: Joe Dispenza.
Argomenti: psicologia, crescita personale, fisica quantistica.
Editore: My Life Edizioni.
Anno: 2012.
Voto: 5.
Recensione: qui.
Dove lo trovi: Macrolibrarsi, Giardino dei libri, Amazon.
Eccoci qui con l’articolo di approfondimento dedicato al libro di Joe Dispenza Cambia l’abitudine di essere te stesso.
Del quale vado di seguito a proporvi alcuni stralci, preceduti da un mio breve commento, il tutto utile ad avere qualche spunto e a capire se il libro interessa o meno.
La prima citazione riguarda la corrispondenza tra mondo interiore e mondo esteriore.
“Se ti sforzi di modificare il tuo mondo interiore, fatto di pensieri e sentimenti, l’ambiente che ti circonda reagirà di conseguenza, dimostrandoti che la tua mente ha agito sul mondo “esteriore”.”
La seconda citazione è relativa invece al cambiamento… e al fatto che spesso per cambiare si attende una crisi nel mondo di fuori.
“Fin troppo spesso la maggior parte di noi cambia solo quando si trova davanti a una crisi, a un trauma o a una diagnosi scoraggiante di qualsiasi tipo. La crisi di solito arriva sotto forma di prova, che può essere fisica (un incidente o una malattia), emotiva (la perdita di qualcuno che amiamo, per esempio), spirituale (una serie di fallimenti che ci spingono a interrogarci sul nostro valore e su come agisce l’universo) o economica (magari la perdita del lavoro). Nota che si tratta sempre di perdere qualcosa.
Perché aspettare che si verifichi un trauma o una perdita e far perdere equilibrio all’ego a causa di quello stato emotivo negativo? Possiamo imparare e cambiare in uno stato di dolore e sofferenza, oppure in uno stato di gioia e ispirazione. Non dobbiamo aspettare di essere talmente a disagio da sentirci costretti a uscire dallo stato di torpore.”
Terza citazione tratta da Cambia l’abitudine di essere te stesso; parliamo del fatto che i pensieri non sono “nulla”, ma cose ben concrete che generano delle conseguenze; nel caso specifico, delle conseguenze nel nostro corpo a livello chimico.
“I tuoi pensieri non girano a vuoto. Ogni volta che ne fai uno, nel tuo cervello avviene una reazione biochimica, e si crea un vero e proprio composto chimico. A quel punto il cervello rilascia particolari segnali chimici che agiscono da messaggeri di quel pensiero.
Quando il corpo riceve questi messaggi chimici, vi si attiene all’istante, avviando una serie corrispondente di reazioni in armonia con ciò ch il cervello sta pensando in quel momento. Quindi il corpo rispedisce subito al cervello un messaggio con il quale conferma di sentirsi esattamente come pensa il cervello.”
Il punto nodale è sempre e solo la consapevolezza, da cui tutto discende a cascata.
“Come l’argilla, l’energia delle infinite possibilità è plasmata dalla consapevolezza: la mente. Se tutta la materia è fatta di energia, ha senso dire che la consapevolezza e l’energia sono così intimamente correlate, da essere una cosa sola.
Mente e materia sono completamente intrecciate.”
Ecco la scelta che deve fare ciascuno: investire nel mondo materiale o investire nel mondo interiore; nel primo caso si baderà ai beni fisici, mentre nel secondo si accrescerà il proprio sé.
“La maggior parte delle persone si concentra su tre aspetti della vita: le circostanze esterne, il proprio corpo e il tempo. Non solo vi pone tutta la sua attenzione, ma pensa in base a essi.
Tuttavia, se vuoi cambiare l’abitudine di essere te stesso, devi pensare più in grande rispetto alle circostanze della tua vita, alle emozioni che hai memorizzato, e vivere in una nuova dimensione temporale.
Se vuoi davvero ottenere un cambiamento, devi avere in mente un ideale di te stesso, un modello da emulare, diverso e migliore di quello che esiste oggi in questo luogo, con questo corpo e in questo momento.”
Il brano seguente sintetizza come ciascuno percorre il proprio “destino emotivo”, comunque lo si voglia chiamare; sovente spesso in modo sofferente e inconsapevole.
“Le persone che provano costantemente un senso di colpa dovranno agire in modo tale da soddisfare il loro destino emotivo. Quasi certamente si ritroveranno nei guai per sentirsi ancora più colpevoli.
Molte azioni inconsce ci si addicono, e soddisfano in questo modo la nostra personalità a livello emotivo.
Le tue dipendenze emotive determinano i tuoi comportamenti.”
Stiamo per concludere. La penultima citazione è una frase lampo, di grande semplicità ed efficacia.
“Quando decidi di cambiare, devi spostarti in un nuovo stato di coscienza.”
E l’ultima citazione concerne l’osservazione e l’autosservazione: nel momento in cui cominciamo a osservarci, siamo già cambiati.
“Se osservi consapevolmente il tuo vecchio sé, significa che non lo sei più.”
L’articolo di approfondimento dedicato a Cambia l’abitudine di essere te stesso, di Joe Dispenza, è terminato.
Al prossimo articolo e buone cose a tutti.
Fosco Del Nero
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