Titolo: Conversazioni sulle vie dei tarocchi.
Autore: Alejandro Jodorowsky.
Argomenti: tarocchi, intuizione, esistenza, esoterismo.
Editore: Feltrinelli.
Anno: 2007.
Voto: 7.
Recensione: qui.
Dove lo trovi: Macrolibrarsi, Giardino dei libri, Amazon.
Ormai parecchio tempo fa ho recensito un video di Alejandro Jodorowsky, il noto scrittore, regista, conferenziere, lettore di tarocchi, esperto di psicomagia.
Il video in questione era Conversazioni sulle vie dei tarocchi, e di esso vado a proporvi in questa sede un articolo di approfondimento con alcuni spunti.
Il primo, brevissimo, riguarda la definizione di Alejandro Jodorowsky del “maestro”.
“Un maestro non è solo un essere umano, ma può essere un animale, una pianta, un minerale, un oggetto.
Tutto quello che ci insegna qualcosa è un maestro.
Tutto ciò che amplia la nostra consapevolezza è un maestro.”
In quest’ottica, anche i tarocchi, strumenti di consapevolezza e crescita personale più che di divinazione, sono dei maestri.
E ora andiamo a leggere una frase su come Alejandro Jodorowsky considera i tarocchi.
“I tarocchi, quando tu li studi, li memorizzi e ci lavori, sono uno strumento che ti permette di cambiare, di mutare, di vedere più lontano, di ampliare la visione. Al di là delle parole.”
Altro spunto, su come nasciamo, su come cresciamo e su come moriamo.
“Veniamo al mondo con la capacità di parlare tutte le lingue, poi la famiglia ce e fa usare una sola ed elimina tutte le altre.
Ossia nasciamo infiniti, e poi ci mettono in un quadro sociale, culturale, familiare.
Ciò si recupera tornando all’infanzia e liberando la mente dalle pression che ci sono state imposte. Perchè la prima cosa da curare in un malato è la sua infanzia. Dopo si può curare il suo futuro, io stesso lo faccio. Se dici a una persona: bene, abbiamo parlato della tua infanzia. Ora, che farai? A che età morirai? La risposta è: a 40 anni, a 60, a 80. E chi nella tua famiglia è morto a quell’età?
Allora ti rendi conto che la gente ha la sua morte programmata.
Poi chiedi: immaginati di esserti realizzato nel futuro? Cosa vedi nel futuro?
Pensa di essere un vecchio o una vecchia realizzata. Come sei giunto a quel risultato?
Chiedo alla gente di immaginare un futuro realizzato. Si può lavorare sul futuro, perché il nostro futuro non è prestabilito.
Di solito non c’è un’idea lirica, sublime della fase finale della vita. Invece dovrebbe esserlo per vivere la vita oggi.”
E dopo questo spunto non lunghissimo ma comunque ricco, andiamo a concludere con un’ultima citazione, questa sul tema “coscienza e universo”.
“Si crea un equilibrio grazie alle catastrofi naturali, ai virus, alla stupidità umana, alle guerre.
Tutto questo alla lunga farà sì che l’umanità si risvegli. L’umanità prolungherà la sua vita, viaggerà nell’universo.
C’è uno scopo. L’universo è un creatore di coscienza, e noi siamo una parte della coscienza dell’universo. L’universo tramite noi crea coscienza: siamo un esperimento. E attraverso noi trova se stesso. Il genere umano ha un ruolo fondamentale: contribuire alla perfezione dell’universo. Creare quella divinità che ha tanto bramato.”
Da Conversazioni sulle vie dei tarocchi di Alejandro Jodorowsky è tutto.
A presto e tante belle cose a tutti.
Fosco Del Nero
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