Titolo: Creare una vita straordinaria Dio.
Autore: Ramtha.
Argomenti: esistenza, crescita personale, spiritualità.
Editore: Macro Edizioni.
Anno: 1997.
Voto: 7.
Recensione: qui.
Dove lo trovi: Macrolibrarsi, Giardino dei libri, Amazon.
Proseguiamo le nostre recensioni, e dunque anche gli approfondimenti, dedicati ai libriccini della collana Davanti al caminetto, firmata da Ramtha. Oggi siamo alle prese con Creare una vita straordinaria, il sesto libro della collana in questione.
Leggiamone alcuni stralci.
Partiamo da un brano responsabilizzante: gli artefici del proprio cammino vanno cercati allo specchio, non nel mondo esterno.
“State cercando un qualche tiranno là fuori da incolpare per la perdita dei vostri ideale o del vostro sogno quando, in realtà, il tiranno siete voi.
È questo che state facendo.”
Il secondo brano proposto sembra una provocazione, ma racconta la verità: alcune persone si uccidono, o pensano di farlo, per risolvere i loro problemi personali… ma non ci si può uccidere se non si è vivi e se si è già morti.
“Alcuni di voi pensano di togliersi la vita.
Che cosa? Cosa?
Voi siete già morti.
Chi potrebbe pensare di togliersi la vita quando non ha mai vissuto?”
La prossima citazione proposta è sulla mente inconscia e sulla sua importanza.
“Quando parlate alla mente subconscia, è come se parlaste a un bambino, ed è così, perché la mente di Dio è un bambino. E quando gli parlate, egli non si mette a discutere con voi. Egli porta in sé tutti i segreti, tutta la conoscenza di chi siete stati, tutto ciò che avete fatto, e il suo programma è già stato pianificato in correlazione con l’anima
Egli sa tutto. E tuttavia quando gli parlate, avete la sensazione di parlare all’essere più maestoso che ci sia, ma che vive nel corpo di un bambino, perché è così dolce, e vi risponderà. Non discuterà con voi. Accetterà prontamente ciò che gli chiedete, e lo renderà manifesto. È il potere che ha creato gli universi.”
Passiamo ora all’immaginazione e al suo potere creativo.
“La maggior parte della gente viene educata a credere che l’immaginazione sia un qualche tipo di effetto collaterale dell’emozione umana e che non dovrebbe essere scambiata per realtà. Ebbene, è un insegnamento idiota. Il dono dell’immaginazione è esattamente il modo in cui la realtà viene creata, non solo nella vostra vita personale, ma in quelle che sono definite società e culture nel loro insieme.
Qualunque cultura voi possiate citare tra quelle esistenti al mondo, presente o passata che sia, tutte sono state create attraverso una rete di teorie filosofiche e sogni. Non sono semplicemente comparse. Sono state create intenzionalmente.”
A proposito del potenziale creativo del pensiero, aggiungo anche il brano seguente.
“Ogni giorno in cui vi alzate e vi sentite male, starete male. Ogni giorno in cui vi alzate e dite “Non ho alcun energia”, non avrete energia. Se durante il giorno, in un qualunque momento, giudicherete qualcuno, verrete giudicati.
Se in qualche momento della giornata dubiterete di voi stessi, avrete tute le esperienze necessarie a dimostrarvi perché dovete farlo.”
Vi propongo adesso un brano più lungo, relativo a un fenomeno della natura che è anche un fenomeno umano, giacché il principio è il medesimo: parliamo di come il seme germoglia.
“Che cos’è la metamorfosi di un seme?
La metamorfosi di un seme consiste nel fatto che esso custodisce in sé un sogno specifico e quel sogno custodisce in sé la sua continuità. In altre parole, dentro al seme giace non solo il sogno del suo fiorire, ma anche il sogno della sua immortalità, e dentro al seme non c’è solo il fiore, ma generazioni di fiori a venire, in un unico seme. E noi che cosa dobbiamo fare? Dobbiamo ubbidire alla legge della natura mettendolo in un luogo buio. E se lo mettiamo nella terra buia, essa ha in sé dei microrganismi di sostanze nutritive che neutralizzano il primo germoglio, il primissimo microscopico germoglio.
Perché questo è importante? Perché il primo germoglio ha bisogno delle prime minuscole molecole per avviare il motore interno e per dare ulteriormente vita al germoglio. E mentre il seme giace nell’oscurità, crea una rete neurale fatta di radici. Quanti di voi capiscono? La rete neurale di radici diventa la sua base. Non appena la rete neurale delle radici è stata prodotta e l’impianto della produzione interna allestito e tutto il personale appropriato assunto, a quel punto esso affiora alla superficie. E affiora alla superficie perché l’elemento chiave successivo è il dolce calore. Il dolce calore può provenire dai raggi solari che penetrano nel grembo che circonda la terra e lo potenzia, creando l’attrito del calore.
Dunque quando il germoglio è pronto, allora c’è soltanto bisogno di dolce calore, che può provenire dal sole e dai suoi raggi, potenziati dallo schermo che circonda la terra, oppure da ciò che si chiama il campo magnetico terrestre. A questo punto esso affiora in superficie. E da quel momento in poi non ha bisogno d’altro che di calore e di acqua. Questo è tutto ciò di cui ha bisogno. E da quel misero, piccolo seme nascerà una magnifica pianta. Ed è davvero gigantesca. Dove ha preso tutta la sostanza necessaria a diventare così grande? E poi darà frutti. Non ve lo siete mai chiesto?”
A proposito di natura… l’uomo farebbe bene a imparare dalle leggi della natura, anziché cercare di sovvertirle.
“Voi non siete più saggi della natura. Come faccio a saperlo? Perché quegli alberi là fuori da questa porta esistevano già prima che molti di voi nascessero, e staranno ancora crescendo nella loro gioventù quando i più giovani di voi andranno incontro alla morte.
Allora, chi è più saggio, voi o quell’albero?
L’albero, perché l’albero sa solo come si fa a vivere. E se l’osserviamo, ci insegnerà molte cose meravigliose.”
Il penultimo brano riguardo il ritorno nella Casa del Padre.
“Voi potete tornare a casa. E tornare a casa significa il fiorire di Dio nell’umanità. È questo che Cristo è. Siete voi i vostri salvatori, gente. La creatura da cui state cercando di fuggire è la stessa creatura che vi riporterà nel grembo di Dio.
Questo vuol dire che chi dovete catturare e salvare siete voi stessi.
La cosa più meravigliosa che dovreste realizzare è che fra tutte le cose che avete trovato importanti, forse rendersi conto che siete voi il vostro stesso nemico dovrebbe essere l’insegnamento più grande di tutti, perché a questo punto non dobbiamo più continuare a cercare. Lo troviamo dentro di noi.”
Chiudo l’articolo con una frase veloce e lapidaria, afferente allo sforzo individuale.
“Se non fate il lavoro, non meritate i frutti di quel lavoro.”
L’approfondimento di Creare una vita straordinaria, di Ramtha, è così concluso.
Alla prossima occasione.
Fosco Del Nero
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