Titolo: Cross roads (Cross roads).
Autore: Paul Young.
Argomenti: narrativa.
Editore: Verdechiaro Edizioni.
Anno: 2012.
Voto: 5.
Approfondimento: qui.
Dove lo trovi: Macrolibrarsi, Giardino dei libri, Amazon.
Paul Young è divenuto celebre internazionalmente grazie al best seller Il rifugio, che ha venduto qualcosa come 18 milioni di copie, ritagliandosi uno spazio di riguardo nell’ambito della cosiddetta narrativa spirituale
Il suo successivo libro è stato Cross roads, che è il libro oggetto della recensione odierna.
Vi dico subito che il libro non mi ha entusiasmato… ma molto dipende dal punto di vista da cui lo si guarda.
Punto di vista uno: la letteratura spirituale.
Con “letteratura spirituale” io intendo (ma comunemente sono intesi) libri come La profezia di Celestino di Redfield o La profezia della curandera di Mamani o L’alchimista di Coelho (ma volendo tornare indietro, anche classici come Il profeta o Siddharta).
E, anzi, vi dico a chiare lettere che ritengo tutti questi libri letteratura spirituale “leggera”, un po’ il corrispettivo narrativo di The secret: testi che hanno avuto il grande valore di avvicinare un’ampia fetta di pubblico alle tematiche spirituali, ma che, se confrontati con altri testi più sostanziosi, cedono largamente il passo come contenuti ed energie presenti… naturalmente se a leggere questi ultimi sono persone già avanti lungo il percorso: come sempre, a ognuno il cibo per cui è adatto.
Parlando di narrativa spirituale, tra un La profezia di Celestino e un Il libro di Mirdad, o un L’altro volto di Gesù, o un Superanima Sette – La scuola celeste, c’è un abisso. Nel senso che questi ultimi si rivolgono a un pubblico più avanzato (è proprio come se si trattasse di classi scolastiche).
Parlando di testi di saggistica, c’è un abisso invece tra un The secret e Uno, oppure La via del cuore, o Con te e senza di te, o La via del risveglio planetario (o tanti altri, ma credo che si sia capito).
Bene, Cross roads rientra nella prima categoria della letteratura spirituale leggera, ed anzi in modo tanto flebile, che quasi fatico a definirlo letteratura spirituale.
Diciamo che è un romanzo di formazione con contenuti di tipo immaginifico e da commedia.
In questo senso, dunque, e da questo secondo punto di vista, invece, il romanzo funziona (e la valutazione sale a 6.5-7): inizia in modo un po’ lento e anzi pesante, ma dopo un centinaio di pagine inizia a scorrere più fluido, e anzi risulta divertente e appassionante.
Tuttavia, dovendolo giudicare come testo di narrativa spirituale (in fin dei conti è pubblicato da un editore che si occupa di tematiche esistenziali ed è stato pubblicizzato come tale), devo invece dire che in esso trovate vecchia energia, ancora a cavallo tra giudaismo-cristianesimo e new age assai blanda, e anzi ricca di energie basse come tristezza, drammi, pesantezza, sacrificio, luoghi comuni, etc.
Senza contare che per far parlare il personaggio di Gesù occorre per forza o una comunicazione spirituale particolare, o un livello da maestro illuminato, cosa che evidentemente non c’è in questo libro.
C’è qualche spunto valido dal punto di vista evolutivo, ma davvero poca roba.
La mia sensazione è che Cross roads di Paul Young possa risultare utile a chi sta faticosamente cercando di uscire dalle energie basse… ma, “esistenzialmente” parlando, risulterà inutile a chi si è già lasciato alle spalle certe energie e sta cercando invece ispirazione e nuovi salti in avanti.
A meno che non vogliate leggerlo come romanzo come mero svago, in quel caso è un altro discorso.
Fosco Del Nero
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