Titolo: Dhammapada.
Autore: Buddha.
Argomenti: esistenza, spiritualità, buddhismo.
Editore: Demetra.
Anno: 500 a.C. circa.
Voto: 9.
Approfondimento: qui.
Dove lo trovi: Macrolibrarsi, Giardino dei libri, Amazon.
In avvio di recensione, due precisazioni.
La prima è che il Dhammapada, da molti considerato il libro più importante della tradizione buddhista, è attribuito a Buddha e datato circa cinque secoli avanti Cristo, ma in realtà non si ha certezza su chi abbia scritto materialmente i precetti in esso inclusi.
Una situazione non troppo dissimile da quella dei Vangeli, i cui contenuti sono attribuiti a Cristo, ma sono stati scritti decenni o secoli dopo di lui.
Peraltro, in ambo i casi persino la figura storica del maestro di turno è messa in dubbio… cosa che a dire il vero non ha molta importanza, giacché quegli insegnamenti evolutivi qualcuno li ha messi su carta, e importa poco il suo cognome, quanto se vogliamo realizzare tali insegnamenti in noi o meno.
La seconda precisazione è relativa al fatto che ho utilizzato un libro edito da Demetra Edizioni, curato da Augusto Sabbadini, libro che però non è più in commercio. Per cui in alto vi ho messo il link di un testo della Feltrinelli, tenendo conto che da traduzione a traduzione le parole possono cambiare… ma si spera non il senso, sul quale tuttavia – va detto anche questo – pesa il livello evolutivo raggiunto dal singolo curatore.
Veniamo ora alla recensione del Dhammapada.
In generale sono convinto del fatto che in ogni era storica e in ogni luogo arrivino le persone e i libri giusti per quel contesto, e in questo senso spesso i libri del passato lasciano il tempo che trovano, giacché normalmente sono pregni dell’energia di quei tempi (e non solo energia di fondo, ma anche linguaggio, situazioni, metafore, etc).
Detto ciò, che è una verità esistenziale (arriva ciò che serve, al singolo come al popolo, nel piccolo come in grande), va detto che alcuni testi importanti del passato non sono diventati importanti a caso, e che non è una brutta idea, naturalmente per chi se la sente, affrontarli.
Ciò vale per i Vangeli, vale per la Bhaghavad gita, vale per il Tao te ching, e vale per il Dhammapada… che ha una bellezza scintillante.
Dentro, difatti, pur in uno spazio non troppo lungo, ci si trova l’equivalente di decine e decine di libri contemporanei di evoluzione personale, tra presenza, lavoro su di sé, meditazione, abbandono, distacco, non giudizio… nonché un’energia elevatissima.
Tanto che ne consiglio caldamente la lettura a tutti: dentro ci trovate praticamente tutti i maestri di tutti i tempi… e infatti non è un caso che la parola Buddha veniva usata non tanto per un singolo individuo, quando per l’essere illuminato in generale.
Alcune delle tante bellissime frasi saranno incluse nel consueto articolo di approfondimento che seguirà, mentre tutte le altre andranno ad impreziosire la pagina facebook.
Fosco Del Nero
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