Titolo: Duemila anni fa… (Ha dois mil anos…).
Autore: Francisco Candido Xavier.
Argomenti: spiritismo, narrativa, spiritualità.
Editore: Casa del Nazareno Eedizioni.
Anno: 1939.
Voto: 3.
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Finora, nell’ormai lunga mia carriera di recensore e divulgatore in ambito crescita personale, solo una volta non ce l’ho fatta a terminare un libro, per via della sua energia bassa e tediosa: si trattava di Dio parla a Doris, 350 pagine piene di minacce, violenza morale ed energia bassa spacciata per predicazione divina.
O meglio, 350 presunte, perché dopo circa 200 pagine non ce l’ho fatta più…
Stessa cosa per il libro presentato quest’oggi: dopo 200 pagine sulle 400 totali, ho mollato.
E dire che tecnicamente si trattava di uno dei miei generi preferiti: la letteratura spirituale… e che peraltro si trattava del noto (notissimo in America, meno noto qua da noi) Chico Xavier, l’autore di Nosso Lar, libro di successo e film di ancora maggiore successo.
Il caso di Duemila anni fa… tuttavia non è così “drammatico” rispetto a quello di Dio parla a Doris: se in questo secondo libro vi era ciò che vi ho già detto, nel primo vi è tutto il campionario di qualunquismo ed “errori” spirituali del cattolicesimo: sofferenza, sacrificio, vittimismo, lamentela, giudizio, cattivi e buoni, etc.
Per chi non lo sapesse, lo spiritismo, di cui Chico Xavier fu uno dei principali interpreti (soprattutto in senso narrativo; per l’aspetto teorico va citato Allan Kardec), si muoveva all’interno del cristianesimo-cattolicesimo, cui però aggiungeva alcuni principi, validi, come la reincarnazione, l’esistenza di mondi sottili, le guide spirituali, il percorso evolutivo, etc.
Tuttavia, la corrente, soprattutto in alcune pubblicazioni come questa, risente ancora pesantemente della vecchia energia religiosa cattolica, tanto che Duemila anni fa…, pur ambientato in Galilea ai tempi di Cristo, sembra in realtà una predica di chiesa dei giorni nostri piena di concetti ed energie di sofferenza, dolore, sacrificio… e lunga 400 pagine.
Io speravo in qualcosa tipo il bellissimo L’altro volto di Gesù – Memorie di un esseno, ma non è stato così.
Badate che quando parlo di qualche libro, di qualche autore o di qualche corrente spirituale e la valuto, la valuto dal punto di vista del gradino in cui mi trovo, ma so bene, e difatti spesso lo scrivo, che ogni gradino serve a qualcuno, visto che ogni persona sta a un certo punto della scala evolutiva (la famosa scala di Giacobbe)…
… per cui anche la letteratura di questo tipo serve a qualcuno.
Io, però, valuto e consiglio i miei lettori in funzione di energie elevate; poi sta a ciascuno avere consapevolezza di dove è e di cosa gli è utile come letture e come energie.
In questo senso, sconsiglio vivamente Duemila anni fa… di Francisco Candido Xavier, e poi come sempre vedete voi.
Fosco Del Nero
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Grazie Fosco, ancora e sempre grazie per i tuoi commenti chiari, nutrienti ed illuminanti.
A me, e come tu dici, dal punto in cui mi trovo, non era piaciuto completamente neanche il film Nosso Lar, perché nel mezzo di immagini e messaggi per me bellissimi, c’erano delle note buie che mi stonavano e mi mettevano angoscia.
L’ho visto un paio d’anni fa e non ho più voluto rivederlo, perché quella parte del film che io sentivo e vivevo come giudicante ed opprimente continuerebbe ancora oggi a turbarmi….
Mi fido di te del giudizio che a suo tempo hai dato, e magari un giorno anch’io lo vivrò in modo diverso. Chissà….
Sono andata leggermente fuori tema, e non è neanche la prima volta –)) Perdonami…. e so che lo farai. Un abbraccio. Marisa
Sì, è vero, anche Nosso Lar ha qualche nota “buia”, nel suo sottolineare “purgatorio” e sofferenza, cosa peraltro tipica di tutto lo spiritismo (o comunque di tutti i testi con cui ho avuto a che fare io, già molti, per cui presumo sia una nota di fondo propria della corrente).
Però Nosso Lar ha anche tanta bellezza e un senso di fiducia-speranza-serenità che lo fa essere elevante rispetto alla gran parte delle persone… e non a caso questa energia di fondo lo ha portato a diffondersi.
Comunque, tu vai verso ciò che ti ispira, al di là dei pareri degli altri. :)
Fosco Del Nero
p.s. Se qualcosa ti mette angoscia, sta risvegliando per risonanza un’angoscia che tu hai dentro, che non c’entra col film, ma che è tua. Quindi prendilo come un segnale “facile” della vita. Cosa diversa è invece vedere che un film o libro non ti risulta ispirante, ma senza che risvegli in te emozioni basse. Anche qui, valutate sempre da voi e in voi.