Titolo: Exotropia.
Autore: Fabio Marchesi.
Argomenti: scienza, mente, esistenza.
Editore: Tecniche Nuove.
Anno: 2006.
Voto: 4.5.
Approfondimento: qui.
Dove lo trovi: Macrolibrarsi, Giardino dei libri, Amazon.
Nel corso degli anni ho visto diversi prodotti di Fabio Marchesi, e su diversi supporti: il libro Io scelgo, io voglio, io sono, il libriccino Grazie – La tecnica del campo G.I.A., il dvd Entusiasmologia dell’amore, il dvd Io scelgo, io voglio io sono, Il dvd Grazie – La tecnica del campo G.I.A., il libro La coppia illuminata e infine il libro Amati!.
Parecchia roba, in effetti, cui si aggiunge ora il libro Exotropia, ormai abbastanza risalente essendo datato 2006.
Sgombro subito il campo da eventuali equivoci in relazione alla valutazione piuttosto bassa: Exotropia paga dazio a due fattori.
Il primo è la scelta di fondo dell’autore, che mette su un testo che per metà vorrebbe essere di divulgazione generale, e infatti è pubblicato da un editore specializzato in testi di crescita personale, mentre per l’altra metà vorrebbe essere destinato agli addetti ai lavori in campo scientifico, con tanto di formule, ipotesi, assiomi, etc. Il target è mal scelto, o in alternativa è mal indirizzato il libro a livello di editore e di descrizione in quarta di copertina, la quale pare assolutamente indirizzata a un pubblico generalista interessato ad argomenti esistenziali.
Il secondo fattore è il linguaggio utilizzato da Marchesi, il quale come sempre, e anzi forse persino più del solito, è pesante, ricco di subordinate, di avverbi, di termini suoi, complicato da una punteggiatura spesso errata, da un uso scellerato del congiuntivo e altro ancora. Insomma, un linguaggio cervellotico, contorto e mentale che forse non stonerebbe nemmeno con uno dei due target di pubblico, quello dei ricercatori, ma che stona parecchio con l’altro, interessato più allo stato di coscienza di chi scrive che non alle informazioni o una sintassi labirintica.
E, a proposito di questo, ci sarebbe anche un terzo fattore, ossia il fatto che, se la parte “scientifica” risulta pesante e anche poco interessante agli occhi di un lettore esistenziale-non scienziato, la parte esistenziale risulta invece banale, e per certi tratti anche ingenua, cosa che, in questo caso, rende il libro Exotropia poco utile, nonostante la presenza di qualche frase o spunto efficace.
Se, però, un lettore fosse interessato a una formulazione o a un approccio più scientifico (anche se ho la sensazione che la gran parte degli scienziati veri e propri riderebbe rispetto ai principi proposti in questo testo), allora Exotropia potrebbe anche essere un libro apprezzato.
Al lettore la scelta su chi è e su cosa vuole leggere.
Fosco Del Nero
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