Per la serie, non c’è 20 senza 21, eccoci giunti al ventunesimo episodio della rubrica “Film o video di miglioramento personale?”, dedicata come ormai arcinoto ai film con contenuti di crescita personale.
Intanto, ecco l’elenco generale: Film che aprono la mente… o il cuore.
In seconda istanza, ecco il mini-elenco di oggi:
– Faust,
– A beautiful mind,
– American beauty,
– Avatar,
– Brian di Nazareth.
Faust
Faust è il film più vecchio che abbia mai visto, essendo datato 1926, e batte sul filo di lana Metropolis, datato invece 1927.
Curiosamente, ma forse nemmeno troppo, entrambi i film hanno contenuti profondi ed educativi, e peraltro entrambi particolari, con il loro riferimento a esoterismo e magia.
In Faust, per chi non conoscesse la storia tedesca, resa famosa soprattutto dal romanzo di Goethe (ma anche da questo film), abbiamo questioni di ego, di desideri terreni e di tentazioni, opposte viceversa agli impulsi dell’anima: l’amore e l’aiuto disinteressato agli altri.
Storia un po’ troppo manichea, forse, e messa in scena un po’ naif con gli occhi del senno di poi, ma film che val la pena di esser visto.
A beautiful mind
Passiamo ora a tempi più recenti, con il film più riuscito di Ron Howard: A beautiful mind, non a caso pluripremiato.
Sì, nel film c’è molta sofferenza, emotiva e mentale, e c’è un eccesso di analisi intellettuale… ma è proprio tutto ciò che porta il protagonista, alla fine, al bellissimo discorso in cui elogia il cuore e l’amore in luogo della mente e dei suoi raggiungimenti intellettuali che invece avevano caratterizzato tutta la sua vita precedente, non a caso assai sofferente.
American beauty
Per American beauty vale lo stesso discorso fatto per A beautiful mind, e anzi forse ancora di più. Ossia: il film è bellissimo per conto suo, ma aggiunge al suo valore cinematografico un insegnamento di fondo importante: se in A beautiful mind il passaggio era quello da mente-iperanalisi intellettuale a cuore-sentimenti, in American beauty il passaggio è dalle lotte dell’ego (il successo, la ricchezza, la fama, le apparenze) alla resa all’anima (visione della bellezza, serenità interiore, accettazione di ciò che è).
E in questo il film è davvero commovente.
Avatar
A ben vedere c’è un insegnamento ovunque, film o eventi reali, per cui si tratta solo di coglierlo. In questo senso, il redigere una lista di film consigliati, seppur oggettivamente utile, lascia un po’ il tempo che trova, perché si può trovare bellezza ed insegnamenti letteralmente dovunque.
Avatar ne è un esempio: da un lato è una superproduzione di fantascienza, ma da un alto lato ci parla di rispetto, per le creature viventi e per la natura (e prima o poi lo impareremo, anche se la natura di questo pianeta la stiamo ancora devastando), nonché di accettazione di ciò che è diverso da noi… in questo caso molto diverso: colore della pelle, dimensioni del corpo, fattezze generali, stile di vita, livello tecnologico, etc (senza contare che, per una volta, non è il corpo dell’essere umano ad essere invaso/posseduto, ma è proprio l’anima umana che invade corpi di un’altra specie).
In attesa di imparare tutto ciò, possiamo rivederci Avatar un’altra volta.
Brian di Nazareth
Brian di Nazareth in realtà non avrebbe nulla del film di crescita personale, e manco in senso periferico come alcuni film che ho citato. L’ambientazione religiosa è difatti largamente dissacrata dall’umorismo dei Monty Pithon, e l’ironia non si innalza a satira ispirante e didattica… se non a brevi tratti, tra cui uno dei momenti in realtà più brillanti della storia del cinema, che peraltro preso da solo rientra pienamente nel novero dei “film di crescita personale”. Parlo del finale, con la canzone “Always look on the bright side of life” che è un manifesto della positività e dell’accettazione, e che non a caso è diventata un classico internazionale.
E con questo ultimo consiglio ho detto tutto, a prestoe buone cose a tutti.
Fosco Del Nero
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