Eccoci nuovamente qui, con l’ennesimo “episodio” della “rubrica” “Film o video di miglioramento personale?” (tutto tra virgolette, a quanto pare).
Intanto, vi chiedo se non vi siete ancora stancati di tutti questi episodi.
In secondo luogo, vi segnalo l’“indice” generale (e così ho messo delle altre virgolette), dove trovate l’elenco di tutti i film consigliati finora: Film che aprono la mente… o il cuore.
Detto ciò, veniamo subito ai film di oggi, che peraltro si aprono non con un film, ma con una serie televisiva:
– Big Bang theory,
– Guida galattica per autostoppisti,
– Hollywood ending,
– Il dottor Stranamore,
– Nessuna notizia da Dio.
Big Bang theory
Non c’è molto da dire su questa serie televisiva umoristica, ormai ultraconosciuta, entrata di diritto nel novero delle sit-com di maggior successo di tutti i tempi.
Cosa peraltro che non stupisce, dal momento che gli autori sono gli stessi di un’altra sit-com di buon successo, che al tempo guardai con piacere: Dharma & Greg.
L’ho inserita nella lista non tanto perché ne consigli la visione in ottica crescita personale, ma per evidenziare come un prodotto (di eccellente qualità, sottolineo) possa essere utilizzato per fini dis-educativi. E non parlo di violenza o volgarità, che non ci sono, ma di convinzioni e paradigma di vita.
In breve, Big Bang theory sbandiera e pubblicizza tutto il contrario dei principi e delle pratiche di evoluzione personale, e lo fa in modo sarcastico. Non mi dilungo oltre in questa sede, se vi va leggetevi la recensione per un maggior dettaglio di cosa intendo.
Guida galattica per autostoppisti
Ancora umorismo, ma stavolta in ambito fantascienza, con la conversione cinematografica del capolavoro di Douglas Adams, che ha avviato l’omonima serie di romanzi (oltre che serie televisiva, serie radiofonica, etc).
In esso non c’è crescita personale in senso stretto, ma una grande apertura mentale, una garbata ironia che spinge un poco più in là i confini delle proprie convinzioni.
Poi ovviamente dipende da quanto sono già in là i suddetti confini, ma ci siamo capiti.
Non ci troverete monologhi alla Osho, ma tanta ironia e tanti punti interrogativi sì.
Hollywood ending
Hollywood ending è un film di Woody Allen, che certo non è noto per produrre film evolutivi… e anzi spesso va in direzione del tutto opposta, con le sue turbe psicologiche, la sua iperanalisi mentale, la sua tendenza alla vita cittadina e la grande lontananza dalla semplicità. E ciò al di là della qualità dei suoi film, che è mediamente molto alta e che apprezzo in buona parte.
Tuttavia, in Hollywood ending c’è qualcosa di interessante: ci sono tanti nodi che nel finale si sciolgono in modo fluido, dando un senso di flusso, di affidamento alla vita, di fiducia.
In effetti, questo film mi ha sorpreso: non perché sia bello, ciò che anzi mi aspetto dai film di Woody Allen (almeno, da quelli non troppo recenti), ma perché ci sono meno problemi psicologici del solito, e più sincronicità-abbandono-fiducia nell’esistenza, che poi è il motivo per cui l’ho incluso nella mia lista di film “interessanti”.
Il dottor Stranamore
Beh, questo è un classico, giacché parliamo di Stanley Kubrick… regista peraltro morto in circostanze misteriose mentre stava ultimando il suo film di denuncia su massoneria e società segrete a sfondo ritualistico-sessuale (ossia Eyes wide shut).
Il dottor Stranamore non solo mostra un Peter Sellers in condizioni smaglianti, ma mostra in modo brillante e ironico quanto la guerra e gli armamenti nucleari siano una follia.
Oddio, non è che ci fosse bisogno di un film per saperlo, ma perlomeno il modo in cui è stato detto è delizioso.
Nessuna notizia da Dio
Vi sarete accorti che, mentre mi sono preoccupato di segnalarvi da subito i film più interessanti dal punto di vista dei contenuti di crescita personale, ho poi lasciato alla fine quelli meno sostanziosi… che però spesso sono più belli dei primi in quanto a prodotti artistici, per cui comunque c’è un vantaggio anche in questi.
Nessuna notizia da Dio è uno di questi ultimi, ed è un film che ho adorato fin dalla prima volta in cui l’ho visto.
Non aspettatevi dunque contenuti importanti di un certo tipo, anche se alla fine si parla di reincarnazione, di lotta dualistica tra luce e tenebre, e di altri concetti esistenziali, ma gustatelo proprio come film, e se arriva qualcosa in più bene.
Ed anche questa è fatta.
A presto con nuove segnalazioni.
Fosco Del Nero
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