Titolo: Guarire è il mio mestiere (The healing experience).
Autore: Malcolm Southwood.
Argomenti: medicina, pranoterapia, mente.
Editore: Macro Edizioni.
Anno: 1997.
Voto: 6.5.
Dove lo trovi: Macrolibrarsi, Amazon.
Malcolm Southwood, autore di Guarire è il mio mestiere, è una personalità multisfaccettata: guaritore spirituale, autore, conferenziere, insegnante.
Nato in Inghilterra nel 1940, ha iniziato a praticare come guaritore dal 1983, un anno dopo aver scoperto le sue particolari capacità di guarigione. Ha passato la vita a lavorare nel settore agricolo, a contatto con la natura, traendo proprio dal regno vegetale e animale la consapevolezza delle energie sottili, nonché molte delle sue tecniche di guarigione.
Dal momento in cui ha deciso di dedicarsi alla guarigione degli altri, ha abbandonato definitivamente la sua vecchia vita, iniziando a viaggiare per il mondo e ad aiutare gli altri.
I suoi settori di intervento sono pressocchè infiniti: tumori, allergie, anoressia, sclerosi multipla, fobie, infertilità, nonché una vasta gamma di dsturbi fisici ed emotivi.
Veniamo ora a Guarire è il mio mestiere: l’autore pare sincero, e il testo contiene rivelazioni importanti e fuori dall’ordinario.
Southwood illustra con numerosi casi pratici come funziona la tecnica da lui applicata ,basata in sostanza sull’amore e sull’energia dell’universo.
Il testo è convincente, e la casistica dei problemi trattati e coronati da successo troppo ampia per poter essere considerata casuale.
E questo, peraltro, vale anche per molti altri guaritori, da Betty Shine a Donna Eden.
Ma allora, perchè la medicina occidentale nega quanto alcuni riescono a ottenere?
Perchè invece non studia l’eccellenza, cercando di riprodurla (ok, ho letto qualche libro di pnl :)?
Lo stesso Malcolm Southwood ci dice che “sono stato sempre aperto a tutto ció che è nuovo, cercando di rompere i dogmi e di cacciare le nubi oscure della superstizione che gettano la loro ombra sul mondo della guarigione. Io sono quello che generalmente viene denominato guaritore e tale denominazione non é ovviamente la più positiva poichè essa lascia spesso spazio a diversi e falsi significati”.
E forse il punto è proprio e solo questo: apertura mentale.
Se la razza umana ci ha messo due millenni ad accettare che la Terra era rotonda (cosa che sapevano tutti i marinai del mondo, dato che vedevano l’orizzonte incurvarsi) per via di superstizioni precedenti assai radicate, è plausible che ci si metta molto ad accettare anche che alcune persone hanno facoltà sensoriali più dotate di altre.
Chiudo con un altro pensiero molto bello di Malcolm Southwood tratto da Guarire è il mio mestiere: “la mia filosofia é quella dell’autoresponsabilità. Io credo in uno spirito creativo, pieno d’amore, immanente in tutto ciò che esiste, che guida e accompagna le sue numerose e amate creature nel loro sviluppo spirituale motivando la creatività e l’amore al posto della distruzione e dell’egoismo. Io credo di non essere niente senza questa guida amorosa e che l’unico scopo del mio soggiorno su questo pianeta consista in ciò che posso fare per gli altri”.
Fosco Del Nero
- Se anche tu vuoi vivere una vita fantastica, iscriviti alla newsletter!
0 commenti