Titolo: Ho-hoponopono – La pace comincia da te.
Autore: Josaya.
Argomenti: hoponopono, sciamanesimo kahuna.
Editore: Uno Editori.
Anno: 2011.
Voto: 7.
Recensione: qui.
Dove lo trovi: Macrolibrarsi, Giardino dei libri, Amazon.
Ed eccoci come di consueto con l’ormai consueta rubrica dedicata agli approfondimenti dei prodotti di miglioramento personale più meritevoli.
Se l’appuntamento è ormai consueto, questo articolo sarà differente dai precedenti approfondimenti, visto che stavolta non proporrò stralci del libro, ma la prefazione ad esso scritta da Gian Marco Bragadin, autore a sua volta.
E questo non perché Ho-oponopono – La pace comincia da te dei Josaya manchi di spunti, tutt’altro, ma perché la suddetta prefazione è un piccolo gioiello di lucidità, apertura mentale e positività… come del resto l’intero libro, per il quale dunque è particolarmente adatta.
Vado dunque a citare.
“Non so se qualcuno abbia già calcolato l’utilità di internet, dei social network, dei blog, di Youyube nella diffusione della nuova spiritualità.
Dal momento che i mass media, televisione e stampa principalmente, sono asserviti ai poteri politici, economici e religiosi, legati o meno a gruppi complottisti, le nuove tecnologie si stanno dimostrando come uno straordinario mezzo di comunicazione di massa, libero, indipendente (almeno per ora) e più difficilmente controllabile.
Non a caso, alcune dittature del Nord Africa e del Vicino Oriente sono state rovesciate dalla possibilità di comunicazione tra gruppi rivoluzionari grazie a internet e ai social network. Sono convinto che anche i recenti referendum tenutisi in Italia siano stati enormemente influenzati da questo nuovo “medium”, che almeno per un certo tempo ribalterà strategie di comunicazione che ancora si basano su paradigmi del passato.
Ma la contro-informazione di moltissimi siti non è tutto. Milioni e milioni di persone comunicano direttamente tra loro, e accedono a blog e siti che hanno così la possibilità di diffondere con grande immediatezza i contenuti pù disparati, compresi quelli delle nuove terapie di guarigione, per la crescita personale, per la trasformazione spirituale e così via.
Poiché tutto è Uno, ho sempre pensato che internet, che offre la possibilità alle persone di essere connesse tra loro in una straordinaria rete di relazioni, conoscenza e informazioni, sia un’espressione del Divino nella materialità. La tecnologia avanzata che ci connette in un unico grande network senza più bisogno di intermediari. E che è arrivata proprio ora in questo tempo di annunciati grandi cambiamenti.
Come un tempo la conoscenza doveva sempre passare attraverso sacerdoti e/o insegnanti di vario genere, che filtravano secondo i loro scopi e interessi ciò che la gente doveva conoscere (siamo come “ponti tra la gente e Dio”, ci dicevano), oggi la rete di collega tutti e ci permette quella conoscenza diretta, che non passa più attraverso quegli intermediari obbligatori.
E così scopriamo misteri e segreti troppo a lungo celati. Le informazioni girano velocemente. Conoscenze di antiche civiltà tornano alla luce. Tecniche per la realizzazione del sé, un tempo esclusivo possesso degli sciamani e delle caste sacerdotali, vengono liberamente divulgate. Ed è anche così che un’antica tecnica come ho-oponopono, grazie a Joe Vitale e internet, e poi ad altri come Josaya, si può diffondere nel mondo intero, dopo essere rimasta confinata per secoli presso gli sciamani delle isole Hawaai. Debbo confessare che, prima di conoscere questa antica tecnica, l’immagine banale che avevo, come tanti altri, di quelle lontane isole del pacifico, mi aveva fatto sottovalutare ciò che questa tecnica rappresenta e quanto possa offrire.
Ho così sostituito alla visione delle belle hawaiane, sorridenti e piene di grazia che ballavano la hula-hula coperte di collane di fiori e gonnellini di paglia, il mantra “Mi dispiace, perdonami, grazie, ti amo”, su cui si basa la tecnica (ndr, perlomeno, la tecnica nella modalità hoponoponoself identity diffusa dal libro Zero limits), e ho affrontato i diversi passaggi di questo libro con attenzione e apertura mentale.
All’inizio ce ne è voluta molta.
Non soltato per approfondire concetti come il fatto che dobbiamo sentirci responsabili (anche se non colpevoli) per tutto ciò che accade, dalla guerra in Libia allo tsunami di Fukushima, o anche soltanto a causa del tradimento di un amico o per un figlio che si ribella.
Ma soprattutto perché uno dei punti di forza di ho-oponopono che ci insegna a cancellare le memorie negative che provengono da questa o da altre vite, e che quindi ci condizionano, è quello di mettere tutta la responsabilità del nostro destino nelle nostre mani.
Josaya, acronimo dei tre autori di questo libro, a differenza di altri che pure hano scritto sulla tecnica di ho-oponopono, possiedono una straordinaria capacità di semplificazione anche dei concetti più ostici. La loro esposizione, sempre molto semplice e comprensiva e a volte giustamente ripetitiva, in questo libro tocca molteplici aspetti di questo nuovo modo di vivere e pensare.
Una tecnica che completa e viene completata dalla legge di attrazione, che tocca alcune rivelazioni della fisica quantistica, per la quale il mondo è quello che pensi che sia.
Anch’io divulgo nuove, o meglio antichissime, conoscenze dimenticate, e spesso mi sono trovato in perfetta sintonia con le tematiche di ho-oponopono.
Come i concetti “siamo i co-creatori”, “non esiste nessuna separazione tra noi e il Divino”, “possiamo fare miracoli”, “se sono sicuro di farcela certamente ce la farò”, perché tutto dipende solo dalla nostra percezione della realtà.
Tutto è Uno, ma con ho-oponopono non è un concetto atratto, non è una cosa da leggere e studiare, non ha nulla a che vedere con la religione. Ha a che fare col notro sentire. Dobbiamo imparare a vivere con questa nuova credenza e, come dice anche Gregg Braden, per farlo dobbiamo cancellare i vecchi paradigmi, i condizionamenti del passato e del mondo che ci circonda, famiglia, posto di lavoro e così via.
Ne aveva parlato anche Osho. Riscoprire il vuoto, che è poi la vera pace interiore.
Se le vecchie memorie ci crano problemi, cancellando le memorie cancelliamo i problemi.
E queste memorie (o ricordi) non vanno vissute come nemici, ma come opportunità.
E qui comincia la parte più difficile.
La mia personale esperienza di vita, che mi ha fatto passare dal taoismo che, grazie a un maestro cinese, Mo-Tzu, ho abbracciato per anni e mi ha portato a divulgare i messaggi degli Arcangeli, in particolare di Uriel e Metatron e di Maddalena e Melchizedek, si è continuamente confrontata a volte in modo apparentemente opposto, con gli insegnamenti di ho-oponopono.
Nel taoismo, più che adorare un Dio lontano e sconosciuto, di cui non possiamo nemmeno immaginare l’onniscienza, veniamo sospinti a seguire “la via”, la nostra strada, a lasciarci scorrere come il fiume, senza opporre resistenze, per ricongiungerci all’Oceano, al tutto, al divenire Uno. Ed è un tema che ha molti punti di contatto con ho-oponopono.
Come la teoria dell’interpretazione dei segni (la segnianalisi), che insegno da diversi anni, e che si basa sulla capacità di ascoltare, di comprendere le indicazioni che la vita (o l’Universo) ci dà, in ogni occasione.
Ho-oponopono allarga, illustra, approfondisce le tematiche legate alla legge di attrazione, che ha un solo limite, se non ci credi non funziona, e quindi devi agire di conseguenza. Paulo Coelho ne L’alchimista l’aveva riassunto in una splendida definizione: “Quando hai un desiderio, tutto l’Universo cospira per fartelo realizzare”.
Ma se The secret è una perfetta operazione di marketing editoriale, il contenuto della legge di attrazione fa parte da sempre della sapienza del mondo. Era contemplata già nelle tavole smeraldine degli antichi Egizi.
E forse il detto evangelico “Chiedete e vi sarà dato” non ne esemplifica al meglio lo scopo e l’efficacia?
Tornando a questo libro e a ho-oponopono, consiglio al lettore di abbandonarsi completamente alla lettura, facendo passare tutto dal cuore e non dalla mente raziocinante.
Solo così ne potrà assorbire l’insegnamente e l’enorme valore spirituale.
Cancellare i condizionamenti, le abitudini, i comportamenti abituali è l’aspetto più difficile, ma è alla base del metodo ho-oponopono.
Non è difficile a causa del metodo. È difficile perché siamo abituati a vivere in funzione degli altri, sempre condizionati da qualcuno o da qualcosa, la nostra vita troppo spesso procede “in modo automatico”, come quando guidiamo la macchina.
E poiché il risultato più bello e importante a cui ci conduce la tecnica di ho-oponopono è l’intima connessione con il Divino, ecco che le “credenze”, soprattutto quelle religiose, che partono dal catechismo e dai tanti obblighi familiari e sociali che ci sono stati imposti, condizionano a volte la nostra vita in modo totale. Non siamo più liberi. E al male provocato dai condizionamenti, quando eravamo bambini, si aggiunge la spaventosa quantitò di cattive notizie che i media ci rovesciano addosso ogni giorno. Tonnellate di negatività che vanno dalle bombe in Libia, al batterio killer, dal materiale organico dei vestiti della ragazzina, alle migliaia di morti delle catastrofi naturali e nucleari, ai fallimenti finanziari e così via.
L’umanità viene tenuta costantemente in ansia, se non nel terrore, perché ciò – che sapeva già la Chiesa con la paura dell’inferno – abbassa le difese, le nostre energie, condiziona le menti, permette ai poteri forti di domonarci, controllarci, tenerci sottomessi. Ora, come annunciano in tanti, ci avviciniamo a un grande cambiamento epocale.
Il ritorno di Cristo, il 2012 maya, l’ascensione, la nuova griglia terrestre, le modifiche di energia della Terra, il comportamento del Sole. Ognuno può credere e trovare, se ragiona attraverso il cuore, la via che gli risuona meglio. Le “voci” di tanti contattatori, di “channeler”, rapidamente diffuse grazie alle nuove tecnlogie, ci rivelano che è necessaria la formazione di una “massa critica”, cioè un gran numero di uomini e donne che imparino a liberarsi dei condizionamenti, a riconquistare la libertà del pensiero, a trasformare tutto in amore, la grande forza spirituale che Dante definiva “Amor che move il sole e l’altre stelle”.
Quell’energia d’amore, quel giusto suono, come lo definisce Gesù nel mio libro L’eredità dell’ordine di Melchizedek, che è la matrice stessa del grande cambiamento del pianeta, nel passaggio da un ciclo all’altro.
Il problema è: come accrescere questa “massa critica”? Come fare perché sempre più persone scoprano che cosa può aiutarle nel loro processo di cambiamento?
Di internet abbiamo già parlato. Dopo i rotoli di Qumran e i manoscritti di Nag Hammadi, altre antiche memorie tornano a essere conosciute. Migliaia di operatori di luce le divulgano e tutto si sta trasformando.
Nuove iniziazioni, la merkaba, percorsi spirituali di risveglio e trasmutazione, il corpo di luce. Scienziati di frontiera scoprono nuove tecniche di guarigione (in realtà antichissime, ma scomparse dalle conoscenze sulla Terra).
Il teo points di Kinslow e di Bartlett, gli apparecchi per disinquinare di Slim Spurling, di cui ha parlato Drunvalo Melchizedek, ora anche la sciamana Anastasia che sta influenzando in Russia e nel mondo milioni di persone con la riscoperta di un sapere dimenticato che può guarire da ogni male. Giuliana Conforto diffonde nuove tematiche sulla “forza elettro-debole” e su ciò che accadrà al pianeta.
Nuove tecnologie di benessere e guarigione si sostituiscono a quelle del passato.
Le costellazioni familiari, la pnl, la psicomagia di Jodorowsky, l’aura soma, il pni, la medicina quantistica di Gaetano Conforto e tanti altri.
E poi l’acqua diamante di Joel Ducatillon, la pnt, l’acqua informata dai cerchi nel grano di Annamaria Bona, il dna multidimensionale, lettere abraiche e la kabbalah, l’amore incondizionato della Nuova Lemuria e ancora tante e tante altre.
Tutte per liberare la mente, vivere meglio. Trasformare noi stessi per trasformare il nostro mondo.
Ecco qui che trova il suo posto d’onore anche ho-oponopono.
Mi dispiace, perdonami, grazie, ti amo.
Mi dispiace, perdonami, grazie, ti amo.
Ho cominciato a praticare la tecnica.
E sono infinitamente grato a Giovanna, Silvia Paola e Sandro, che sono riusciti a spiegarla così bene in queto libro, con i suoi tanti risvolti, a partire dal titolo La pace comincia da te. Quante volte, troppe volte, sentiamo parlare di pace a sproposito. Sentiamo parlare di pace “contro” qualcuno.
Non è questa la pace di ho-oponopono.
Mi ha ricordato Il vangelo esseno della pace, con la parabola di un Gesù che la Chiesa non ci ha fatto conoscere.
Nel libro vengono indicate le comunioni che, mattina e sera, dovremmo fare con gli Angeli. E uno di essi è l’Angelo della pace, che così ci parla: “Chi non ha la pace nell’anima non ha spazio per costruire dentro di sé il Santo Tempio”. E poi ancora: “La pace dimora nel cuore del silenzio: fermati, conoscimi, io sono Dio”.
Quante volte di fronte alla malvagità e alle catastrofi del mondo abbiamo pensato: “Ma io, da solo, cosa posso fare?”.
Adesso, con ho-oponopono, lo sai. Tutto puoi fare. Comincia a vivere ho-oponopono. Fallo entrare nel tuo cuore. Giù in fondo. Sentiti ho-oponopono.
Quando ci sarai riuscito proverai le Divinità in te. E tutto diventerà pace.
Quando saremo in tanti a sentirlo e a trasformare noi stessi (anche con altre tecniche, per carità), otterremo un grande risultato. Avremo trasformato il mondo. Allora cominciamo… mi dispiace, perdonami, grazie, ti amo.”
In conclusione di articolo, giusto per citare anche gli autori del libro stesso, ecco un brano piccolo ma molto interessante sullo “spirito di Aloha”.
“Si tratta di una tecnica tanto potente quanto semplice da applicare (perfino troppo semplice da sembrare incredibile). L’unica difficoltà (se di difficoltà si può parlare) è quella di applicare lo spirito di Aloha sempre, o quanto più spesso possibile. Tanto più lo applichiamo, tanto più diverrà un nostro atteggiamento mentale istintivo e tanto più ci spianerà la strada verso il conseguimento delle nostre aspirazioni.
Lo spirito di Aloha possiamo sintetizzarlo come segue: benedici tutti e tutto quello che rappresenta ciò che vuoi ottenere!”
Terminato con Ho-oponopono – La pace comincia da te dei Josaya, vi sentiamo al prossimo appuntamento con gli articoli di approfondimento.
Fosco Del Nero
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Grazie ancora Fosco! GianMarco, oltre che un caro amico, è una miniera di saggezza, che per fortuna (ma sappiamo che la fortuna non esiste) non teme di elargire generosamente.
E di che, figurati. :)
Però la prossima volta ditegli di scrivere un’introduzione più corta, che iniziavano a venirmi i crampi alle dita! :)
Fosco Del Nero
Ciao Fosco,
poiché nella prefazione si parla di “massa critica”, vorrei aggiungere un aspetto da non sottovalutare: l’energia positiva é cumulativa, mentre quella negativa é dissociativa.
In pratica questo significa che basta raggiungere un numero relativamente basso di persone disposte a liberarsi dai condizionamenti e vivere in modo gioioso, per poter bilanciare e superare gli influssi negativi di chi sta ancora dormendo.
Dico questo per invitare tutti coloro che ritengono di non poter fare nulla, perché tanto la maggior parte del mondo vive nella paura e nell’ignoranza, a riconsiderare la loro posizione.
Ognuno di noi puó fare tanto … molto piú di quanto si pensi
Ciao Sergio. :)
Sì, in ambito new age si dice proprio questo, e addirittura qualcuno si è spinto a quantificare il fenomeno massa critica (mi pare che la percentuale richiesta fosse la radice quadrata dell’1%).
Quale che sia la proporzione suddetta, comunque, e persino se non vi fosse una simile proporzione, la cosa più sensata da fare è comunque occuparsi della propria felicità e della propria crescita! :)
Che poi con esse si influenzi il mondo è ormai cosa assodata (ma fosse anche solo per se e per coloro che abbiamo intorno ne varrebbe la pena).
Ciao, alla prossima!
Fosco Del Nero