Titolo: I bambini indaco (Indigo children).
Autore: Lee Carroll, Jan Tober.
Argomenti: spiritualità, esistenza, new age.
Editore: Macro Edizioni.
Anno: 1999.
Voto: 6.
Dove lo trovi: Macrolibrarsi, Giardino dei libri, Amazon.
Era da un po’ che volevo leggere un libro sui bambini indaco, un argomento e un fenomeno che mi ha immediatamente attratto.
Il candidato che ha soddisfatto tale voglia alla fine è stato I bambini indaco, scritto a quattro mani da Lee Carroll e Jan Tober.
Il nome di Lee Carroll, tra l’altro, non è certo un nome nuovo per gli appassionati di crescita personale, specialmente per il versante spiritualità-new age, visto che si tratta di un noto channeler dell’angelo Kryon, di cui ha canalizzato per l’appunto numerosi messaggi.
Un poco di storia: ad utilizzare per prima il termine “bambini indaco” (indigo children) fu Nancy Ann Tappe, che circa tre decenni fa vide per la prima volta un bambino la cui aura aveva quel colore dominante, fatto che non le era mai capitato e che da quel momento in poi si ripeté con sempre maggiore frequenza.
I bambini indaco, in sintesi, sarebbero una nuova generazione di bambini, molto più saggi e profondi e dotati della media, e non a caso sovente incompresi a livello di intelligenza, apprendimento e visione della vita.
La percentuale di tali bambini “speciali” sarebbe via via superiore, con lo scopo di accompagnare l’umanità in questo momento di transizione energetica e spirituale.
Questo l’antefatto; veniamo ora al libro del duo Lee Carroll-Jan Tober.
Gli autori si soffermano su alcuni punti rilevanti, che sostanzialmente sono questi:
– l’origine dei bambini indaco,
– come gestirli,
– questioni di salute,
– messaggi degli indaco.
In particolare, il testo si sofferma sul problema dei farmaci con cui spesso (specialmente negli Usa) tali bambini particolari, geniali e iperattivi sono sedati per renderli più gestibili (Ritalin e compagnia bella).
Sono numerose inoltre le testimonianze di svariati addetti ai lavori in campo pedagogico, da insegnanti a psicologi.
I bambini indaco è un libro discretamente interessante, che ha certamente il merito di porre in evidenza una questione, e probabilmente una questione importante…
… anche se, a dire il vero, mi aspettavo qualcosa di diverso, e segnatamente una trattazione più esistenziale-spirituale e meno analitica.
Ad ogni modo, questione di gusti; rimane il fatto che I bambini indaco di Lee Carroll e Jan Tober rimane uno dei (pochi) testi di riferimento sull’argomento.
Fosco Del Nero
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Io sto iniziando a leggere Indaco della Giovetti
Ciao Little Star.
Della Giovetti ho letto solo un altro libro finora… se ti fa piacere, fammi sapere poi se ti è piaciuto e se lo consigli. :)
A presto!
Fosco Del Nero
ho letto il libro ma mi ha lasciato un po cosi..secondo me puo andar bene solo per persone da 50 anni in su o per persone che devono esser proprio imbranate con i bambini in quanto parla di episodi o comportamenti decisamente ormai scontato per i bambini del nostro 21° secolo sinceamente dovessi dare un voto a questo libro non so se supererebbe il 5.
Luca 33
Ciao Luca, e grazie del commento.
Come scritto, anche io sono rimasto parzialmente deluso, contando la fama largamente positiva che circondava questo testo.
Anche perchè mi attendevo più una trattazione di genere esistenziale-spirituale che non una serie di consigli di comportamento (quanto attuali poi è un altro discorso).
Ad ogni modo, il gradimento è soggettivo per definizione, specialmente per temi così particolari.
Alla prossima!
Fosco Del Nero
Le vostre perplessità, oggi (nel 2010) son più che lecite! Bisogna però considerare che il libro è ormai ‘datato’. Quando uscì (1999) era materiale assolutamente ‘nuovo’, erano informazioni preziose per quanti stavano iniziando ad affrontare (da genitori, insegnanti, pedagogisti ecc) una generazione con caratteristiche diverse, che poneva nuove sfide per chi aveva a che fare con loro e doveva arrivare a comprenderli, non a ‘curarli’. Quindi il libro possiamo dire abbia esaurito il suo compito. Parliamo di una generazione che ha ormai tra i 20 e 30 anni. Con peculiarità che per noi… sono ormai ‘roba normale’ :-)
Ciao Sid.
Sì, sulla tempistica di libro e generazione hai ragione.
La mia parziale delusione, comunque, come ho già detto, era dovuto al genere del libro, non al suo eventuale anacronismo, dato che mi attendevo più una trattazione di tipo spirituale che non un comportamentario per genitori e professionisti alle prese con tali nuovi bambini.
Grazie del commento, alla prossima!
Fosco Del Nero
Ma il colore è relativo all’aura oppure è il “life color” ?
Donna Eden ne parla come due layer differenti e la cosa è decisamente più ragionevole….
Ciao Manolo, e grazie del commento. :) La definizione “bambini indaco” si deve alla sensitiva Nancy Ann Tappe, la quale, dopo aver osservato l’aura per decenni, a un certo punto si accorse che i bambini nuovi arrivati presentavano un’aura di colore mai visto… indaco, per l’appunto.
Non so invece cosa abbia detto del fenomeno Donna Eden!
Fosco Del Nero