Titolo: I confini del mondo.
Autore: Igor Sibaldi.
Argomenti: crescita personale.
Editore: Tlon.
Anno: 2016.
Voto: 7.5.
Approfondimento: qui.
Dove lo trovi: Macrolibrarsi, Giardino dei libri, Amazon.
Oggi siamo in compagni di Igor Sibaldi e del suo libro I confini del mondo.
Nonostante conosca Sibaldi da molto tempo, fin da quando, ragazzino, lo vedevo in una trasmissione di una rete televisiva della mia regione allora a dir poco all’avanguardia (lo sarebbe anche oggi, probabilmente: parlo de La porta sull’infinito, in cui stazionavano come ospiti fissi Sibaldi e Malanga, ogni tanto si vedeva Marchesi e persino ospiti internazionali illustri come Colin Wilson), non ho letto tanti suoi libri, e anzi assai pochi: ll tuo aldilà personale ed Eros e agape, cui si aggiungono i video Maestri invisibili ed Esegesi 1, tutti prodotti discretamente interessanti ma nessuno imperdibile.
In effetti, nel corso degli anni il mio approccio a Sibaldi è cambiato: lo apprezzo sempre moltissimo per la grande erudizione, la spiccata intelligenza e l’umorismo discreto e leggero, ma, dando sempre meno importanza all’aspetto conoscitivo-razionale e sempre più a quello dell’essenza-consapevolezza, nella mia personale lista ha perso le prime posizioni, in cui si sono viceversa insediati maestri o insegnanti più d’essenza e meno di ragione.
Ciò ovviamente non mi impedisce di rileggerlo o riguardarlo ancora, e sempre volentieri, devo dire… specialmente quando scrive, e son tempi recenti giacché il libro è del 2016, libri importanti come I confini del mondo, edito da Tlon, testo non particolarmente lungo con le sue 240 pagine circa, ma molto, molto interessante, dal momento che Sibaldi riprende tante storie, dei testi religiosi, dei testi mitici, delle fiabe e di romanzi più recenti, interpretandole dal punto di vista dell’iniziazione per la quale passano i loro protagonisti.
E se per tanti testi la cosa è notoria (Cappuccetto rosso, Cenerentola, Biancaneve, Pinocchio, la Divina Commedia, etc), per altri lo è meno (Il libro della giungla, Il conte di Montecristo), e comunque in ogni caso interviene la sapienza di Sibaldi ad evidenziare questo o quello, e persino a stilare una lista di elementi delle storie di iniziazione (che non so se sia stata elaborata prima da qualcun altro o e sia tutta opera sua, ma che in ogni caso è davvero interessante).
Per questo, la mia valutazione de I confini del mondo è estremamente positiva: alcuni capitoli e alcuni dettagli sono forzati e/o personali e opinabili, ma globalmente parlando il libro è di valore, con alcuni picchi notevoli (i capitoli su Il libro della giungla, su Il conte di Montecristo e su Pinocchio, per citarne alcuni).
Presso altri autori c’è più essenza-forza-presenza-consapevolezza (e percorsi e sentieri e metodologie ed esempio), ma battere Sibaldi in quanto a erudizione e conoscenza è cosa ardua e dura.
In futuro vi saranno canali televisivi dedicati solo ad argomenti esistenziali, e con personaggi come Sibaldi (e Brizzi e Borruso, etc) come ospiti centrali, o addirittura come conduttori di trasmissioni. Anzi, se da qualche parte si stesse pensando a un progetto del genere, avvisatemi pure, che vi parteciperei volentieri con qualunque ruolo.
Fosco Del Nero
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