Titolo: I pianeti simboli della coscienza (L’astrologie planetaire).
Autore: Charles-Rafael Payeur.
Argomenti: esistenza, astrologia.
Editore: Edizioni L’Età dell’Acquario.
Anno: 1999.
Voto: 5.
Approfondimento: qui.
Dove lo trovi: Macrolibrarsi, Giardino dei libri, Amazon.
Oramai, per i libri di Charles-Rafael Payeur, è come tirare una moneta: a seconda che esca croce o testa il suo testo sarà efficace oppure eccessivamente cerebrale e nozionistico… questa volta, con I pianeti simboli della coscienza, è uscita testa: quindi libri piuttosto nozionistico e mentale.
Purtroppo, l’autore canadese non sempre riesce a risultare sintetico ed evolutivamente utile, e sovente si perde in concetti, idee, ipotesi e nozioni varie.
Ad ogni modo, parliamo comunque de I pianeti simboli della coscienza: si tratta di un libro piuttosto leggero, di circa 110 pagine, che prende in esame i sette pianeti dell’astrologia classica (ossia Sole, Mercurio, Venere, Luna, Marte, Giove e Saturno) e li analizza secondo tre aspetti: quello cabalistico, quello astrologico e quello mitologico, nell’accezione positiva e in quella negativa.
Il che andrebbe anche bene, e per certi tratti va effettivamente bene, ma, purtroppo, molto spesso Payeur manca l’essenza cimentandosi nell’iperanalisi, com’è tendenza tipica delle persone erudite (l’erudizione di Payeur non la mette in dubbio nessuno) e tendenzialmente cerebrali.
Di mio, ho notato che, quando il sacerdote canadese mette di mezzo la cabala, tale tendenza è accentuata… mentre quando rimane sul semplice la tendenza mentale si attenua e i suoi lavori risultano più efficaci… com’è sempre quando le cose sono più semplici e meno cervellotiche.
I pianeti simboli della coscienza, dunque, finisce sulla lavagna nella lista dei “cattivi”…
… nonostante anche in questo nuovo libro di Charles-Rafael Payeur che ho recensito non manchino gli spunti validi e interessanti (pur se in misura minore della sua media personale).
Ad ogni modo, ho altri libri dell’autore-conferenziere in questione, per cui leggerò e valuterò anche quelli, sperando che esca più spesso “croce”.
Fosco Del Nero
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