Titolo: Il dio dal piede caprino (The goat-food god).
Autore: Dion Fortune.
Argomenti: narrativa, esoterismo.
Editore: Venexia Editrice.
Anno: 1936.
Voto: 7.5.
Approfondimento: qui.
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Il dio dal piede caprino è il quarto testo di narrativa di Dion Fortune che leggo e recensisco.
Nell’ordine, abbiamo avuto: I segreti di Taverner, dottore dell’occulto, La magia della luna, Il demone amante… e tutti e tre mi erano piaciuti, tanto a livello meramente narrativo quanto per i contenuti.
Il fatto si è ripetuto anche per questa quarta lettura, che anzi ha saputo tenermi sveglio la notte, cosa che non mi succedeva da parecchio tempo.

Il dio dal piede caprino, libro scritto nel lontanissimo 1936, è un testo coraggioso, a cominciare dal titolo, giacché, sia ai suoi tempi che al giorno d’oggi (forse persino più al giorno d’oggi, con la confusione enorme che si è creata presso il largo pubblico riguardo a religione, esoterismo e spiritualità), si propone di affrontare, e di petto, la questione di Pan e della deità-energia caprina, da molti cattolici identificata col diavolo.
In ciò certamente non hanno aiutato templari, statue di Bafometto, satanismo e mondialismo.

L’energia di cui si parla, comunque, è neutra, e come al solito dipende da quel che se ne vuol fare: nei tarocchi stessi, dov’essa campeggia nel quindicesimo arcano, può essere vista e vissuta sia con un’ottava alta che con un’ottava bassa: l’ottava e la coscienza dipendono da noi, non dalla carta.

Ma veniamo a Il dio dal piede caprino: esso racconta la storia di Hugh Paston, un giovane uomo il quale, nel momento stesso in cui perde la moglie in un incidente automobilistico, scopre anche ch’essa lo tradiva, e praticamente dall’inizio del suo matrimonio, col suo amico Trevor, anch’egli morto nell’incidente. Il destino lo porterà tra le cure sapienti di Jelkes, un anziano libraio, e della sua assistita Mona, una giovane donna ch’è il contrario di Hugh: l’uomo è tanto ricco quanto indolente, mentre la donna è tanto povera quanto dinamica. L’uomo deciderà di dare una svolta alla sua vita invocando le energie vitalizzanti di Pan, e in grande stile, avendo dalla sua un enorme patrimonio.

Il dio dal piede caprino tuttavia non affronta solo questa tematica, ma è un piccolo coacervo di questioni esistenzial-esoteriche: la reincarnazione, l’unione delle dualità, la trasmutazione interiore, la religione e i suoi dogmi, i legami tra anime, le energie e l’influenzamento energetico, etc.
Come sempre, quando si ha a che fare con Dion Fortune, c’è da imparare molto, o quantomeno molto da ripassare, data la vastità del suo sapere.

In conclusione, Il dio dal piede caprino è promosso con un’ottima valutazione e, come al solito, lo è anche Dion Fortune… una donna che varrebbe la pena avere come conoscente e amica.

Fosco Del Nero

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