Titolo: Il golem (Der golem).
Autore: Gustav Meyrink.
Argomenti: narrativa, esoterismo.
Editore: Newton.
Anno: 1914.
Voto: 8.
Approfondimento: qui.
Dove lo trovi: Macrolibrarsi, Giardino dei libri, Amazon.
Da ragazzino avevo letto qualche racconto di Gustav Meyrink, incuriosito dal lato grottesco della sua narrazione. Da grande, invece, mi ci sono avvicinato per via dei suoi forti, anzi fortissimi, interessi esoterico-esistenziali: il primo suo romanzo che ho scelto è stato il famoso Il golem.
Devo subito una cosa: da alcune citazioni di Meyrink in cui mi ero imbattuto online, mi era chiaro che i suoi romanzi, pur se formalmente narrativa, contenessero molti elementi simbolico-esistenziali, dato che, da quei brani che avevo letto, conoscenza e comprensione erano evidenti.
Tuttavia, non mi aspettavo qualcosa di così pregno: in verità, Il golem è sì un romanzo, ma è anche un mezzo testo di esoterismo e spiritualità…
… curiosamente calato in un’ambientazione cupa, livida e surreale, ciò che ha finito per essere il tratto distintivo dell’autore austriaco.
Nella storia, assistiamo alle vicende apparentemente inspiegabili di un uomo di Praga il quale, dopo aver scambiato per errore il suo cappello con quello di tale Athanasius Pernath, un intagliatore di pietre preziose che abita nel quartiere ebraico della città, una sorta di ghetto, inizia a vivere la sua vita; o meglio, il suo passato… e così farà il lettore del romanzo, calato egli stesso nel ghetto ebraico e circondato da una ridda di personaggi ambigui, per un verso o per l’altro.
Trama a parte, il libro, come detto, è ricco di riferimenti: i tarocchi, la kabbalah, magia ed esoterismo in generale.
Il titolo stesso, dedicato alla figura mitologica del “golem”, ossia un “uomo meccanico”, una sorta di robot mosso da qualcun altro, ci parla di meccanicità e addormentamento: in effetti il sonno e la consapevolezza sono la vera tematica della storia, per quanto mimetizzata sotto un apparato narrativo lugubre, vorticoso, caratterizzato in modo stilisticamente barocco.
Originariamente non avevo intenzione di scrivere una recensione del libro per questo sito (dedicato alle pubblicazioni di genere esistenziale e non ai romanzi), ma Il golem di Meyrink è talmente ricco di contenuti esistenziali che ho presto smesso di considerarlo un romanzo di intrattenimento per passare a considerarlo un romanzo iniziatico o quasi.
Fosco Del Nero
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