Titolo: Il lato attivo dell’infinito (The active side of infinity).
Autore: Carlos Castaneda.
Argomenti: esistenza, crescita interiore, sciamanesimo.
Editore: BUR.
Anno: 1997.
Voto: 7.5.
Approfondimento: qui.
Dove lo trovi: Macrolibrarsi, Giardino dei libri, Amazon.
Avevo da molto tempo a casa Il lato attivo dell’infinito, l’ultimo libro scritto da Carlos Castaneda, e secondo alcuni anche il suo più rappresentativo, utile sia come introduzione al suo lavoro, sia come riassunto dello stesso.
Avendo letto poco firmato Castaneda (L’isola del Tonal, Gli insegnamenti di Carlos Castaneda e altri stregoni, l’audiolibro de Il dono dell’aquila interrotto a metà per eccesso di noia), e non avendomi convinto troppo quello che avevo letto (nel senso che vi avevo trovato insegnamenti e moniti validi, ma annacquati da tanto spettacolarismo, miracoli e magia, sovente presenti in sostituzione della consapevolezza), mi ero orientato su questo testo come una sorta di prova finale.
La prova è andata abbastanza bene, devo dire, per quanto ciò che avevo visto altrove è stato confermato anche qui: il grosso del testo afferisce eventi personali e miracoli vari, mentre insegnamenti e consapevolezza sono messi ai margini, ma comunque c’è abbastanza, e anzi c’è un capitolo interessantissimo sui volador… anche se in realtà proprio quel capitolo praticamente lo conoscevo già tutto per via di tante citazioni tratte in cui mi ero imbattuto nel corso degli anni.
Il lato attivo dell’infinito si compone di poco meno di 300 pagine di formato medio-piccolo, suddivise in quattro parti, a loro volta suddivise in vari capitoli. La scrittura è chiara, lo stile espositivo aneddotico è piuttosto scorrevole. Il libro dunque si legge agevolmente e tira dritto similmente a un romanzo; sia il fattore narrativo sia il fattore spettacolaristico, tuttavia, rischiano di distrarre il lettore dagli insegnamenti presenti nel libro, e ce ne sono abbastanza. Anche se l’insegnamento più evidente è un monito, ossia l’invito a coltivare la propria energia interiore, pena il divenire nutrimento per creature poco nobili (“essere resi cadaveri e mangiati”, dice il Vangelo di Tommaso).
In conclusione, ho gradito Il lato attivo dell’infinito di Carlos Castaneda, testo che ha un suo bel valore e che infatti ha una certa fama, sia all’esterno sia in Italia.
Quanto al resto della bibliografia di Castaneda, non so se lo leggerò mai.
Fosco Del Nero
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