Titolo: Il libro segreto di Gesù – Volume 1 (Le livre secret de Jeshua – Tome 1).
Autore: Daniel Meurois.
Argomenti: storia, spiritualità, narrativa.
Editore: Edizioni Amrita.
Anno: 2015.
Voto: 8.
Recensione: qui.
Dove lo trovi: Macrolibrarsi, Giardino dei libri, Amazon.
Pubblicata lo scorso mese la recensione de Il libro segreto di Gesù – Volume 1, veniamo oggi all’approfondimento dedicato al testo di Daniel Meurois.
Non vi sono, in verità, tantissimi spunti tra cui scegliere, e particolarmente spunti lunghi, per cui l’articolo sarà dedicato a molte frasi brevi.
Cominciamo da un brano che parla del dare e del ricevere: si può dare solo ciò che si ha già dentro di sé.
“Prima di poter dare, occorre aver ricevuto; prima di costruire, occorre essersi costruiti; prima di saper amare d’amore, occorre aver invocato e riconosciuto la presenza dell’Amore in sé.”
Il secondo brano ci parla dei segnali della vita… particolarmente quelli insistenti.
“Sapevo che quando la vita s’ingegnava per essere insistente era bene prestarle attenzione.”
Ancora su segnali e la difficoltà nel riconoscerli.
“Quando tutto è ‘giusto’, le porte si aprono”, mi aveva detto un giorno il Venerabile.
“E se non si aprono, vuol dire per forza che siamo nell’errore?”, gli avevo subito chiesto.
“No… qualche volta è per dirci che è bene insistere.”
“Solo qualche volta?”
“Il ‘qualche volta’ è per insegnarci la saggezza.”
Spendiamo dure parole, ora, sull’uccisione degli animali: “Misericordia io voglio, e non sacrifici”.
“Bisognava poter proporre delle regole semplici; per cominciare, occorreva smettere di far scorrere il sangue: il nostro Padre, il Padre di tutti, non aveva nessun bisogno di sacrifici animali! E se l’abitudine dell’offerta era impressa nell’anima di un popolo, bisognava che quell’offerta fosse ormai composta di datteri, melograni, acqua consacrata, un po’ di latte e di vino, da disporre su una pietra squadrata perché tutti potessero parteciparvi.”
Proseguiamo l’approfondimento dedicato a Il libro segreto di Gesù – Volume 1. Il brano seguente enuncia la legge di causa ed effetto… che conduce alla perfezione del creato e alla giustizia divina.
“C’è una cosa che dovete capire. Tutto, in questo mondo, è basato sulla legge della semina e del raccolto. Da qualsiasi azione nasce una reazione.
È questa la migliore giustizia, la giustizia del Creatore di noi tutti.”
Facciamo un salto indietro allo zoroastrismo: c’è un Uno generale, e poi vi sono le sue manifestazioni, a cominciare dalle due forze opposte, quella della luce e quella delle tenebre, che hanno sede nell’intimo stesso dell’essere umano.
“Che nessuno opprima nessuno, che non vi siano più schiavi, che la libertà sia impressa in ogni cuore, che si dica di no al furto, così come alla pigrizia, e si coltivi l’abbondanza per tutti; che si rispettino i fratelli animali e si preservi la purezza del Fuoco, dell’Acqua, dell’Aria e della Terra.
Infine si sappia che ogni uomo o donna può rivolgersi direttamente al Padre Celeste in fondo al proprio cuore; e che questo è suo dovere.
Sì, abbiamo un solo Padre Celeste: Ahura Mazda! Egli è unico, né luce né ombra, perché al di là di ogni cosa; ha generato due forze come due spiriti, e non per dividerci, ma per insegnarci a scegliere, a crescere. Queste due forze, vedete, non sono nei cieli ma in noi: chiamerete Ormuzd quella dello spirito di luce che vi guida e Ahriman quella dello spirito oscuro che vuole che vi smarriate. Sono forze gemelle dentro di voi.”
Non si può svegliare chi vuole continuare a dormire.
“La difficoltà è che di solito i sonni dell’anima si allungano a non finire, perché chi dorme non sa di dormire, o rifiuta di riconoscerlo.
Come svegliare uno che non è consapevole del suo sonno, o che prova attaccamento per esso?”
Enunciamo ora, per quanto in modo narrativo più che concettuale, il principio speculare dell’esistenza e la sua utilità.
“A volte si ha bisogno di un altro se stesso come specchio per spremere la coscienza ed estrarne l’olio.”
Tutto è connesso con tutto.
“Anche quando un universo è fatto di luce, vi sono in questa luce delle porte che si aprono su altre realtà.
È una legge eterna: non vi è frontiera veramente impenetrabile, perché tutte le cose si toccano e si parlano, anche a bassissima voce.”
Più che parlare, discutere e convincere le persone, è meglio esemplificare il progresso spirituale per mostrare direttamente il risultato.
“Sono arrivato alla conclusione che non sempre si debba cercare di dire quello che conosciamo, quanto piuttosto di esprimerlo, ossia trasudare conoscenza e offrirsi come esempio, con il proprio corpo.”
Coltivare la sapienza, la saggezza, la vera intelligenza, è di importanza capitale.
“Cresci in saggezza. La saggezza ti offrirà la radianza, e la radianza è potenza.
Con essa non ti servirà né il potere né il controllo; non saprai che fartene di tutte le bramosie che ci asserviscono.”
Andiamo a concludere con due brani. Il primo sottolinea l’importanza del sole.
“Bere il Sole!
Per me, questo significava tutto quanto: una fusione con le leggi del Divino… una trasmutazione integrale, la capacità di modellare la Luce a furia di invitarla in sé, facendola propria… solo per esprimere l’Amore e fargli prendere corpo.”
Il secondo, invece, evidenzia che spesso la vita scuote l’essere umano, proporzionatamente a quanto egli è dormiente, allo scopo di risvegliarlo.
“Ben di rado lo Spirito fa carezze.
All’inizio scuote, e rade al suolo tutti i costrutti illusori della personalità. Fa paura… ed è per questo che ben pochi lo invitano in casa loro: bisogna chiedergli il coraggio di cui abbiamo bisogno per andare oltre la soglia dello Spirito.”
Abbiamo concluso con Il libro segreto di Gesù – Volume 1 di Daniel Meurois… che forse, in un futuro imprecisato, sarà seguito da secondo volume.
Fosco Del Nero
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