Titolo: Il monaco che vendette la sua Ferrari (The monk who sold his Ferrari).
Autore: Robin Sharma.
Argomenti: sviluppo personale.
Editore: Tea.
Anno: 1997.
Voto: 7.
Approfondimento: qui.
Dove lo trovi: Macrolibrarsi, Giardino dei libri, Amazon.
Il monaco che vendette la sua Ferrari, libro di Robin Sharma del 1997, è una sorta di favola spirituale dei tempi d’oggi, che Paolo Coelho ha definito “un’affascinante storia che insegna e incanta al tempo stesso”, come si apprende nella copertina del libro.
Di mio, parto subito dicendo che Il monaco che vendette la sua Ferrari mi ha ricordato come genere Illusioni di Richard Bach (l’autore del celeberrimo Il gabbiano Jonathan Livingston): in ambo i casi abbiamo una sorta di santone-profeta dei nostri tempi che insegna a un allievo i principi della felicità e del benessere.
Se in Illusioni i due, insegnante e allievo, erano Donald Shimoda e Richard, ne Il monaco che vendette la sua Ferrari sono rispettivamente Julian Mantle e John.
Entrambi avvocati, questi ultimi, con la differenza che Julian, più anziano, dopo un infarto ha mollato tutto, lavoro ed esuberante vita precedente, per fare un lungo viaggio di formazione in India, mentre John ha proseguito il suo lavoro e la sua ripetitiva vita, fino al giorno in cui il vecchio mentore è tornato nella sua vita per comunicargli quanto imparato.
Il libro si suddivide in capitoli, ognuno dedicato a un insegnamento, con tanto di pagina finale di sintesi, denominata “La dottrina di Julian in pillole”.
Ok, il tutto fa molto bignami americano della crescita personale, e in effetti il libro di Robin Sharma, che infatti è piuttosto breve, ha un po’ questo sapore, di “saggezza in pillole”.
I contenuti, peraltro, non saranno certo cosa nuova per chi sia già frequentatore del mondo del miglioramento personale, anche se, a vantaggio del testo, va annotato l’esporre le cose in modo semplice e chiaro, fornendo anche degli esercizi concreti, per quanto senza un programma di fondo.
La natura narrativa del libro, inoltre, gli conferisce un certo vantaggio in termini di “imprinting” rispetto a un libro equivalente nei contenuti, ma di stampo saggistico.
Ma, come dico sempre da un po’ di tempo a questa parte, i concetti lasciano il tempo che trovano, e ciò che importa maggiormente di un libro è l’energia che vi sta dentro… e che è la medesima energia che arriva a noi quando lo leggiamo.
In questo senso, Il monaco che vendette la sua Ferrari di Robin Sharma ha un’energia di saggezza semplice e al contempo profonda.
Magari alcuni non vi troveranno dentro nulla di nuovo a livello di concetti… o forse vi troveranno un utile ripasso, o un incentivo a realizzare quello di cui si sta parlando, per far sì che, per l’appunto, non sia solo una cosa di cui si parla.
Fosco Del Nero
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