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Il potere dell’amore – Charles-Rafael Payeur (approfondimento)

8 Ott 2020 | Cristianesimo, Esoterismo, Relazioni, Sessualità

Product by:
Charles-Rafael Payeur

Reviewed by:
Rating:
5
On 8 Ottobre 2020
Last modified:9 Gennaio 2023

Summary:

Il potere dell'amore di Charles-Rafael Payeur, sacerdote cattolico canadese, mi è piaciuto molto per i motivi che ho evidenziato nella recensione. Tanto che, pur trattandosi di un libro piuttosto esile, mi son segnato tanti brani validi...

Il potere dell'amore - Charles Rafael Payeur (sessualità)Titolo: Il potere dell’amore (La puissance de l’amour).
Autore: Charles-Rafael Payeur.
Argomenti: cristianesimo, spiritualità, esoterismo, amore.
Editore: Edizioni L’Età dell’Acquario.
Anno: 1991.
Voto: 8.
Recensione: qui.
Dove lo trovi: MacrolibrarsiGiardino dei libriAmazon.

 

Il potere dell’amore di Charles-Rafael Payeur, sacerdote cattolico canadese, mi è piaciuto molto per i motivi che ho evidenziato nella recensione. Tanto che, pur trattandosi di un libro piuttosto esile (meno di 100 pagine), mi son segnato tanti brani validi, tra i quali ora vado a sceglierne alcuni da proporre in questo articolo di approfondimento.
Peraltro, darò precedenza alle citazioni legate agli argomenti centrali del testo, ossia amore, coppia e sessualità.

Il primo brano scelto evidenzia come è intesa la coppia nella tradizione esoterica cristiana (che si contrappone alla cultura cristiana essoterica, quella proposta al grande pubblico).
“Dal punto di vista della tradizione dell’ermetismo cristiano, la coppia non è unicamente l’associazione terrestre di un uomo e di una donna allo scopo di costruire una famiglia. I nostri insegnamenti, in realtà, insistono sul fatto che una coppia, costituitasi sotto l’influenza dell’amore, è una rappresentazione terrestre microcosmica di una realtà cosmica che esiste su tutti i piani. Essa si trova nell’infinitamente piccolo così come nell’infinitamente grande, dunque è ugualmente presente nel grande mondo, il macrocosmo, nell’universo e senza dubbio anche in seno al divino.
La nozione di coppia si inserisce, così, anche in una visione cosmogonica, in una visione più globale della realtà e dell’universo in cui evolviamo. La coppia viene allora percepita come la rappresentazione visibile di uno stato cosmico già presente su alcuni piani trascendenti, a livello di macrocosmo. Se s’ignora questa dimensione metafisica della coppia, non si può comprendere fino a che punto c’è espressione dell’energia divina quando un uomo e una donna vivono insieme una vita affettiva e sessuale.
Questa dimensione metafisica della coppia, d’altronde, si ritrova nei più antichi testi sacri. Nel libro della Genesi, il primo libro biblico, l’universo nel quale evolviamo apparve già come un universo dualizzato, cioè un universo in cui vi è la presenza di due polarità apparentemente opposte, ma prima di tutto complementari.”

La seconda citazione è più lunga e riguarda la corrispondenza della coppia col macrocosmo… o meglio, il suo essere un riflesso terreno di energie similari.
“Nel nostro universo una cosa, per poter generare un’altra cosa, deve necessariamente unirsi alla sua polarità complementare. Nelle scienze fisiche si ha la polarità positiva e quella negativa; la loro unione genera un campo magnetico. In chimica abbiamo gli acidi e le basi; la loro unione genera un sale. Nella vita quotidiana ci sono il caldo e il freddo, che generano il tiepido. Tutto ciò che ci circonda nell’universo è articolato in due polarità, che l’essere umano cerca progressivamente di unire allo scopo di generare una reale forza creatrice.
A questo punto è interessante studiare la coppia macrocosmica, o coppia celeste, e metterla in relazione con quella terrestre o microcosmica. Si comprenderà meglio ciò che può rappresentare la costituzione di una coppia a livello di sviluppo spirituale. Anche se guardiamo il nostro sistema solare, constatiamo che esistono due polarità: la prima è il Sole, che è sempre stato associato al polo maschile, al polo dello spirito; la seconda è costituita dai pianeti. Prendiamone uno, la Terra, quello che conosciamo meglio. Da un punto di vista simbolico e tradizionale, la Terra ha sempre rappresentato il polo femminile, il polo della materia. In altre parole, osservando il nostro sistema solare, emerge che il Sole è un principio emittente, poiché liberatore di energia di luce che si sposta in modo rettilineo per mezzo dell’emissione di fotoni. Per quanto riguarda il pianeta Terra, esso si volge in maniera tale da recepire. La sua struttura sferica riceve i raggi solari. Al momento del contatto tra l’elemento maschile, il principio di luce emesso dal Sole, e l’elemento femminile, la Madre Terra, avvengono la fecondazione e la nascita della vita. La vita sulla terra è quindi il frutto dell’unione tra il principio solare, maschio, e quello terrestre, femmina.
Se volessimo spingere l’analogia oltre questo processo di fecondazione, constateremmo che il Sole è analogo all’uomo. L’uomo, infatti, è l’essere emittente che genera la vita nell’atto sessuale. D’altro canto gli spermatozoi hanno un aspetto rettilineo che non a caso ricorda la traiettoria dei fotoni in direzione della Terra e, come i fotoni, si spostano ad alta velocità e in quantità di milioni.
In quanto alla donna, essa è l’essere ricettivo. Produce un solo ovulo maturo ad ogni ciclo. Quest’ovulo, passivo e di aspetto sferico ad immagine della Terra, si sposta molto lentamente in confronto agli spermatozoi.
Ecco dunque constatato che, a livello della struttura stessa del nostro sistema solare, esiste un’analogia macrocosmica con la coppia. L’atto della fecondazione tra uomo e donna, infatti, è un atto sacro che riprende un avvenimento cosmico associato all’origine stessa della vita: la relazione tra il Sole e il pianeta.”

Passiamo ora alla scelta evolutiva di fondo dell’essere umano: famiglia o celibato.
“In tutte le scuole iniziatiche antiche esistevano due vie di realizzazione: quella degli iniziati sposati e quella degli iniziati celibi. Questi ultimi ricevevano una formazione ed un addestramento esoterico particolari. Precisiamo subito che gli aspiranti che sceglievano l’astinenza sessuale perpetua venivano scrupolosamente selezionati; pochi esseri umani, infatti, sono destinati a farlo. È una vera catastrofe, un errore molto grave, quello d’imporre il celibato al clero cattolico romano. Molti religiosi hanno subito profondi turbamenti psicologici, rinchiudendosi completamente in sé stessi, perché non riuscivano a colmare questa mancanza affettiva e sessuale. Per tutta la loro vita hanno quindi lottato disperatamente contro un modo di essere che corrispondeva loro più di quello che era stato loro imposto. Quanti preti hanno mantenuto una profonda immaturità psicologica e hanno sviluppato lentamente delle infelici perversioni. Non hanno mai potuto raggiungere la pienezza, una condizione che pure sembra necessaria prima di poter pretendere di irraggiare la fede.
Ripetiamolo, quindi: la via del celibato è riservata a un gruppo ristretto di persone, che sentono profondamente e in modo autentico il bisogno di vivere quest’alchimia per mezzo di una fusione interiore.”

Approfondendo la seconda ipotesi, quella più condivisa a livello numerico, ecco perché l’uomo è attratto dalla donna e viceversa.
L’attrazione sessuale che unisce un uomo e una donna si esercita in ragione di un rapporto di complementarità a livello delle polarità sessuali. Quando un uomo è attratto da una donna è per risvegliare la donna che è latente in lui; e quando una donna è attratta da un uomo è per risvegliare l’uomo latente che è in lei ogni essere umano cerca così di ricostruire uno stato di androginia per mezzo del risveglio in sé delle due polarità creatrici.
Questa è l’origine dell’attrazione sessuale esistente tra l’uomo e la donna.”

Ed ecco quali sono gli obiettivi della sessualità: son due, e tra di essi non c’è il piacere fisico.
“Dal punto di vista spirituale la vita sessuale ha due dimensioni fondamentali. La prima è puramente naturale ed è la procreazione. L’uomo condivide questa dimensione con gli animali. La maggior parte delle religioni e delle scuole esoteriche, che si attaccano esclusivamente a questo primo aspetto, condannano la contraccezione come pure tutte le pratiche sessuali che non conducono alla procreazione o che si oppongono a questo scopo naturale dell’atto sessuale. Hanno condannato così, a priori, l’omosessualità.
Questa concezione limitativa della sessualità, presentata come un’ideale in certi ambienti spiritualisti, rappresenta tuttavia un certo pericolo. Esistono, infatti, pochi esseri umani che possono vivere tale vita d’astinenza. Concepire la sessualità con l’unico scopo di procreare è dimenticare la sua dimensione soprannaturale, propria dell’uomo e distinta dalla vita sessuale animale: quella associata al mutuo perfezionamento dei congiunti. Questa seconda dimensione appare come un elemento fondamentale nel cattolicesimo stesso.
Attraverso questa dimensione la sessualità è un completamento dell’atto d’amare. Non si può più associare la sessualità alla nozione di peccato come se essa fosse una cosa in sé vile. Al contrario, si tratta di un mezzo attraverso il quale si compie un perfezionamento per mezzo del miracolo dell’amore. Così, dunque, nella misura in cui l’amore è presente, non interessa più sapere se una coppia è omosessuale o eterosessuale, se questo orientamento amoroso sia legittimo dal punto di vista morale o no. Ciò che deve attirare la nostra attenzione è l’amore su cui si stabilisce la relazione. Quando l’amore è presente c’è una nobilitazione dell’essere; quando, invece, è assente c’è distruzione e avvilimento dell’essere.”

Sempre sull’attrazione uomo-donna: ecco come lui insegna a lei e lei insegna a lui… che i due lo vogliano o meno.
“Dal punto di vista occulto, sappiamo che il mezzo più efficace di risvegliare una forza in sé e permetterle di esprimersi consiste nel mettersi in contatto con la forza stessa in forma già dinamizzata. È quello che l’ermetismo chiama “il principio del diapason”. Se facciamo vibrare un diapason ad una certa frequenza, infatti, i diapason vicini accordati alla stessa vibrazione si metteranno automaticamente in risonanza.
L’occultista fa appello allo stesso principio ogniqualvolta utilizza un supporto magico qualunque. Così, quando fa uso di piante, cristalli, ceri o altri supporti, essi non agiscono in modo da trasmettere forze esterne, ma favoriscono piuttosto il risveglio delle stesse forza già presenti nell’aura (del mago) sotto forma latente.
Se passiamo alla legge di attrazione che condiziona in un primo tempo la costituzione di una coppia, notiamo che si tratta dello stesso meccanismo in azione. L’uomo si dirige verso una donna perché questa risvegli in lui la dimensione femminile latente, assopita nel più profondo del suo essere. Quanto alla donna, essa si dirige verso un uomo per risvegliare quell’energia maschile inattiva in lei. Così, dunque, in seno alla coppia, ognuno riceve la forza necessaria per svegliare in sé ciò che è latente e riconquistare, in qualche modo, l’androginia originale. È una grande rivelazione appartenente ai misteri della tradizione alchemica e dell’esoterismo occidentale.”

Seguono adesso alcune righe sull’involuzione della sessualità dell’epoca moderna, scesa di ottave e ottave rispetto a civiltà fa.
“La sessualità come viene vissuta oggi sta rovinando l’umanità.
Praticata troppo spesso in modo puramente esteriore, essa è fortemente devitalizzante.
Una sessualità non sostenuta dall’amore devitalizza considerevolmente l’individuo sul piano energetico e lo porta ad un vuoto psicologico sempre crescente.”

La conclusione de Il potere dell’amore: l’amore va vissuto tanto nel mondo della materia, tanto nell’elevazione spirituale verso il divino.
“Se vogliamo avanzare sul sentiero della trasmutazione per realizzare, eventualmente, delle grandi cose, è importante comprendere bene questo: l’amore è una forza soprannaturale che si esprime sia sul piano orizzontale che su quello verticale. L’espressione plenaria dell’amore su questi due piano si rivela molto importante.
La difficoltà consiste nel vivere intensamente questi due aspetti dell’amore e nell’unire questi due piani. Abbiamo, infatti, la tendenza a credere che uno implichi il rifiuto dell’altro, mentre l’iniziato cerca di vivere simultaneamente le due dimensioni dell’amore, unendosi così sul piano orizzontale e su quello verticale allo stesso tempo.”

Bene, il lungo e meritevole articolo di approfondimento dedicato a Il potere dell’amore di Charles-Rafael Payeur è terminato.
Alla prossima occasione e buone cose a tutti.

Fosco Del Nero

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