Titolo: Il regno degli dei (The kingdom of the gods).
Autore: Geoffrey Hodson.
Argomenti: chiaroveggenza, teosofia, spiritualità, evoluzione personale.
Editore: Edizioni L’Età dell’Acquario.
Anno: 1952.
Voto: 7.
Approfondimento: qui.
Dove lo trovi: Macrolibrarsi, Giardino dei libri, Amazon.
Il libro recensito oggi è Il regno degli dei, di Geoffrey Hodson, il quale si presenta come libro contenente la descrizione dei mondi invisibili-sottili che l’autore del libro, noto veggente ed esoterista vissuto quasi cento anni tra la fine dell’800 e la fine del 900, era in grado di vedere, definendola “realtà spirituale”.
Il libro peraltro si presenta ricco di illustrazioni, realizzate da un’artista sotto dirette istruzioni dello stesso Hodson.
Nell’approcciarmi a Il regno degli dei avevo il timore che si trattasse esclusivamente di un testo descrittivo, del tipo “gli gnomi sono così”, “le silfidi sono così”, “le ondine sono così”, le “salamandre sono così”, “gli spiriti degli alberi sono così”, “gli spiriti delle montagne sono così”, e via discorrendo. Credo si sia capito…
Nel libro in realtà vi è anche questa parte, che peraltro è quella che si ricollega alle numerose e davvero molto belle illustrazioni, ma vi è anche un’altra pare, più evolutivo-spirituale, che è quella che, va da sé, mi ha interessato maggiormente.
In questa direzione, abbiamo gli insegnamenti della teosofia, dal momento che Geoffrey Hodson era un teosofo, e quindi ci inscriviamo nella tradizione della Blavatsky, di Leadbeater, della Bailey, dello stesso Krishnamurti (nonostante a un certo punto si sia distaccato), etc.
In questa direzione il libro propone concetti e principi piuttosto vasti e importanti, forse persino troppo vasti per l’essere umano medio contemporaneo, a meno che, naturalmente, non sia stato già svezzato a tali argomenti da libri di valore e contenuto similare… che in questo caso è sostanzioso.
Il regno degli dei, titolo che si riferisce per l’appunto alla realtà invisibile ai più, nella quale si muoverebbero tanto gli elementali della natura quanto le divinità dei luoghi e le entità angeliche, è un testo ormai abbastanza risalente, essendo datato 1952.
Val la pena leggerlo?
Se vi interessa una base di teosofia o un suo ripasso, per quanto non ben organizzato ma estemporaneo, sì.
Se vi interessa la testimonianza di uno dei più famosi veggenti del secolo passato, sì.
Se vi interessa vedere le tavole con le illustrazioni degli elementali/spiriti da lui visti, sì.
Altrimenti, direi di no, e lasciate pure Il regno degli dei di Geoffrey Hodson sullo scaffale della libreria (o nella scheda del sito, nel caso compriate online).
Di mio, ho gradito abbastanza il libro in questione: è un po’ noioso in alcuni tratti, ma assai didattico in altri, tanto che non avrò difficoltà a trovare spunti per il canonico articolo di approfondimento.
Fosco Del Nero
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