Titolo: Il risveglio degli dei dimenticati.
Autore: Ramtha.
Argomenti: canalizzazione, spiritualità.
Editore: Macro Edizioni.
Anno: 1998.
Voto: 6.5.
Recensione: qui.
Dove lo trovi: Macrolibrarsi, Giardino dei libri, Amazon.
Ben trovati con questo nuovo articolo di approfondimento, questo ultimo dedicato al libro Il risveglio degli dei dimenticati di Ramtha.
Libriccino, più che libro, ma comunque ho trovato vari spunti interessanti, che vado a proporre di seguito.
Nel primo brano selezionato, Ramtha evidenzia che i personaggi storici son proprio gli innovatori, coloro che sfidano lo status quo. In tal senso, i maestri spirituali sono gli innovatori per eccellenza.
“Quelli che danno fastidio in ogni generazione sono i profeti.
Di fatto quelli che danno fastidio in ogni generazione sono i geni.
Quelli che danno fastidio in ogni generazione sono i guaritori.
Quelli che danno fastidio in ogni generazione sono quelli che vi richiamano dicendovi a gran voce “Non mi importa quanto belli pensiate di essere, siete destinati a morire”. E non mi importa quanto ricchi pensiate di essere, non potete portarvi le vostre ricchezze nel regno dei cieli.”
Propongo ora due citazioni simili, afferenti entrambi alla natura divina dell’essere umano.
Prima citazione.
“Siamo i figli dell’umanità, dei lombi di nostro padre e del grembo di nostra madre, e siamo anche i figli di ciò che ci ha generati dentro la forma umana. Siamo anche i figli di Dio.
Parliamo da due troni.
Siamo governatori dal duplice comando.”
E seconda.
“Il più grande insegnamento che abbia mai potuto dare ai popoli di questo mondo chiamato Terra è che in voi ci sono due genitori.
Ci sono i genitori della vostra componente biologica, i vostri genitori genetici. Essi vi danno la vita, vi danno la tendenza ad attivare il vostro ambiente secondo le qualità innate del vostro DNA, i vostri geni. Questo è uno dei genitori. È il genitore umano. Il genitore del corpo.
Ma avete un genitore più grande, e quel genitore è quello che è chiamato Dio. Esso dice che siamo qui per rendere conosciuto lo sconosciuto e che il corpo è soltanto un vestito, e il cervello un computer, e ci servono per creare dal Vuoto collassando l’energia nella realtà delle particelle.
È vostro compito rendere conosciuto lo sconosciuto.
Siete stati esseri umani per dieci milioni e mezzo di anni e la vostra trappola è il vostro corpo emozionale e il corpo della vostra sensualità.”
Osservatore e Dio.
“Quelli tra di voi che hanno lavorato hanno lavorato per diventare l’Osservatore, ciò che nella meccanica quantistica è chiamato l’Osservatore, ma che nella mitologia religiosa è chiamato il Dio interiore, il potere di colui che è stato consacrato.”
L’ego vive nel tempo lineare; la divinità vive nell’eternità.
“Dio è il sovrano del presente, dell’eterno Momento Presente.
La personalità è sovrana del tempo, di quello che è chiamato tempo lineare, quadrante.
Se siete amanti del tempo lineare, allora tutto ciò che dovete fare è andare al cimitero e leggere quello che è scolpito sulle lapidi per dire: “Queste sono le persone che hanno vissuto la loro vita nel tempo lineare”.
Dovete guardare la lapide e dire: “Costoro hanno forse avuto i miei stessi sogni? Hanno voluto andare negli stessi luoghi? Hanno voluto essere eternamente giovani? Hanno voluto esserlo? Hanno provato a fare la cosa giusta?”. Sì, ma guardate dove sono.
I maestri non sono nella tomba; essi sono coloro che sono eterni.”
Altra citazione tratta da Il risveglio degli dei dimenticati: parliamo di anelito verso l’alto, contrapposto al materialismo.
“Se nessuno mai vi insegna a sognare il sogno illimitato, se nessuno mai vi insegna a respirare il respiro dalle narici di Dio nella primavera, e nessuno mai vi insegna a guardare il cielo di mezzanotte e a contemplare i concetti dell’eternità, se nessuno mai vi insegna queste cose allora rimarrete separati per sempre da Dio., dal suo regno naturale, dalla sua illustre bellezza, dalla sua inebriante magia e incanto. Non li conoscerete mai.
Dovete imparare che quello è ciò che la vera natura del vostro essere è, e quando lo imparerete saprete che il Signore Dio del vostro essere non sta tentando di strapparvi alla vita, bensì di risvegliarvi in mezzo ad essa.”
Ultimo brano proposto: occorre imparare a distinguere le voci della personalità e l’occhio dell’Osservatore; è questa la missione umana.
“L’insegnamento intende dire a tutti voi: abbiate fiducia che quando imparerete la differenza tra la vostra immagine e il vostro Osservatore, avrete trovato Dio, poiché ciò che ascolta le voci nella nostra testa è ciò che vogliamo essere.
Non vorremmo mai essere le voci. Vorremmo essere sempre ciò che ascolta, perché quello è la divinità stessa.”
L’articolo dedicato a Il risveglio degli dei dimenticati, di Ramtha, è concluso.
Al prossimo libro.
Fosco Del Nero
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