Titolo: Il settimo senso (The seventh sense).
Autore: Lyn Buchanan.
Argomenti: esp, mente, esistenzialismo.
Editore: Il punto d’incontro.
Anno: 2003.
Voto: 7.
Dove lo trovi: Macrolibrarsi, Giardino dei libri, Amazon.
La recensione di quest’oggi è relativa a un libro che stavo attendendo da molto di leggere e che, nel dettaglio, mi era stato suggerito da un noto ricercatore italiano in ambito sviluppo personale: parlo de Il settimo senso di Lyn Buchanan.
Passo a descrivere in breve entrambi.
Lyn Buchanan è un ex agente dei servizi segreti dell’esercito Usa che faceva parte di una sezione dedicata allo spionaggio psichico.
In sostanza, egli vedeva a distanza (in inglese si parla di remote viewing) ciò che interessava ai suoi superiori, essendosi specializzato in particolare nella ricerca di ostaggi e nel monitoraggio di personaggi importanti a livello mondiale (per esempio, capi di stato stranieri, che afferma aver monitorato per molto tempo).
Il “settimo senso” sarebbe costituito per l’appunto da questa capacità psichica, la quale non costituirebbe il sesto, secondo l’autore del libro, in quanto il sesto senso è rappresentato viceversa dal percepire sensazioni su base non razionale relativamente all’ambiente in cui ci troviamo (suppongo che tutti abbiamo percepito, giungendo in un luogo, ostilità, allegria, pericolo, etc, senza che nessuna causa razionale giustificasse tale sensazione).
Attendevo con ansia di leggere questo libro (anche se, a dirla tutta, la mia ansia ha dovuto attendere che sbrigassi l’ingente mole di libri che avevo già programmato di leggere :) in quanto testimonianza diretta di un diretto interessato e, anzi, di un protagonista della visione a distanza e dei poteri esp (ossia non sensoriali).
A quanto pare, peraltro, molti eserciti o servizi segreti di tutto il mondo hanno tali reparti psichici, fatto non diffuso per ovvi motivi (per non incoraggiare il nemico a praticare i medesimi mezzi e per non far sapere a noi gente comune che queste cose esistono, fatto peraltro evidente a chiunque esamini con mente aperta e scevra da pregiudizi la vita e l’operato di noti personaggi come Edgar Cayce, Nikola Tesla, Gustavo Rol, Helena Petrovna Blavatsky, nonché probabilmente qualche migliaio di santoni orientali, e senza chiamare in causa persone decisamente meno note ma che tuttavia ottengono risultati sbalorditivi a livello di rabdomanzia, di veggenza, etc, e che non a caso collaborano anche con ministeri e polizia per la risoluzione di casi).
Il libro in parte mi ha deluso, e in parte no.
Ecco la parte che mi ha deluso: esso è puramente teorico-narrativo, posto che non fa altro che riportare l’esperienza di vita del suo autore, senza tuttavia proporre un apparato pratico di esercizi, utile a chi volesse cimentarsi in prima persona in tale campo.
A dire il vero, la parte finale del libro contiene un ricchissimo apparato bibliografico, comprendente anche alcuni esercizi di miglioramento della propria percezione extrasensoriale, ma parva res in fin dei conti, con lo stesso autore che scoraggia dal tentativo chiunque non avesse intenzioni serissime, assicurando che non si tratta né di un gioco, né di una cosa semplice, e che anzi alla PEC (percezione extrasensoriale controllata) occorra accostarsi con lo spirito dell’artista marziale, ossia con costanza e impegno giornalieri e pluriennali.
Il corollario di tale pensiero è che non si tratta di qualcosa di semplice pur avendo un istruttore; non avendolo a disposizione, è quasi una battaglia persa in partenza (ergo, o Buchanan la pensa davvero così o intende dissuadere coloro che non fossero davvero motivati).
Ecco invece la parte che mi ha soddisfatto: le esperienze testimoniate sono davvero incredibili e sorprendenti, districandosi tra passato, presente e persino avventurandosi oltre la morte nella vita ultraterrena.
Inoltre, il resoconto di Lyn Buchanan appare sincero e passionale, e mi ha convinto del fatto che il tutto corrisponde a verità.
Da sottolineare inoltre la grande precisione utilizzata dal percettore esp in quanto a terminologia, esercizi, sessioni, etc, che dà l’idea di un lungo e duro lavoro di decenni.
La domanda finale è inevitabile: cosa si ottiene dall’affinamento dei poteri extrasensoriali (sesti o settimi che siano)?
L’autore fa un suo elenco, includendo pro e contro (tanto su base mentale quanto su base sensoriale, e ancora su base percettiva e finanche a livello spirituale), e reinvitando i suoi lettori a procedere solamente se molto motivati.
Fosco Del Nero
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Ciao Fosco, molto interessante, mi hai fatto venire voglia di leggerlo.
Ciao,
ti consiglio vivamente di leggere “Viaggio nel mondo del paranormale” di Piero Angela.
Ciao Alessandra, bentrovata!
Nel caso lo legga fammi sapere! :)
Ciao Sonda… devi sapere che attribuisco a Piero Angela e al suo favoloso Cicap una validità scientifica pari a zero, quindi mi trovo costretto a declinare il tuo invito.
A mia volta, invece, ti invito a cercare su YouTube dei simpatici video che illustrano la “scientificità” di Piero Angela e compari.
Ma, Angela a parte, io mi informo su fatti e testimonianze dirette (come questa, per l’appunto, o come altre migliaia facilmente riscontrabili, se si ha una sufficiente apertura mentale), e non su preconcetti e frasi fatte.
Ciao a tutti!
Fosco Del Nero
Ciao a tutti, molto interessante ma caro Fosco con questa critica anche se costruttiva mi toglie un po’ la curiosità di leggerlo… cmq grazie.
Ciao a tutti
Gesualdi E.
Ciao Gesualdi E. :)
Beh, leggi quello che ti ispira. :)
La vita è molto semplice, anche se a volte noi cerchiamo di complicarcela… ;)
L’importante è mantenere la mente aperta e un approccio pratico.
Alla prossima!
Fosco Del Nero
Piero Angela è quelli del Cicap si spacciano per sopra le parti e invece non lo sono: sono CONTRO una parte.
io ho letto un libro suo e a 20 anni mi era piaciuto, ma adesso basta cercare su wikipedia per capire che anche PA è tira l’acqua al suo mulino.
rimane ilfatto che il remote viewing è molto da digerire… ai tempi mi ero sentito l’audio libro di Psychic Warrior di Morehouse, che faceva parte della stesa cricca.
il libro è un “docu-romanzo” però si legge bene.
Esatto, Manolo, sono contro una parte. Ed è spontaneo chiedersi perché… specie sapendo che non sono affatto obiettivi, che rifiutano confronti con persone “dotate”, e che ignorano le infinite prove su poteri extrasensoriali-intuitivi-di visione-etc.
Per avere “le prove” di ciò basterebbe peraltro andare a un corso o a una seduta di qualcuno capace di vedere l’aura e le energie sottili, e verificare che sa le tue malattie, i tuoi punti critici, magari i tuoi trascorsi familiari e così via (cosa cui ho assistito diverse volte).
Oppure verificare se i rabdomanti trovano davvero l’acqua, o se chi legge i tarocchi ha davvero poteri divinatori-intuitivi, o se il remote viewer sa davvero vedere a distanza, e così via. Invece produrre cartoni animati disinformativi non aiuta molto la conoscenza.
Vabbé, ma non insistiamo su questo punto, alla fine ognuno è libero di credere ciò che vuole. :)
Fosco Del Nero
Ciao Fosco, ho letto il libro e non mi trovo in sintonia con la tua valutazione, in quanto pur avendo evidenziato gli aspetti negativi del testo in definitiva lo premi con un buon voto. A mio personale parere è una bella storia, raccontata in maniera accattivante e il dipanarsi degli eventi scorre molto velocemente, soprattutto in virtu’ della enormi aspettative create dalle tre prefazioni/introduzioni al racconto.
La nota positiva è che la storia è bella e ben raccontata e che risulta utile accedere a tali conoscenze.
Quella negativa e che la storia si limita ad essere tale, non essendo corredata da elementi probatori inequivocabili che diamo conferme circa la veridicità dei fatti raccontati. La teoria nonché le esercitazioni indicate a fine testo tese ad indicare le modalità di accesso a tali facoltà mentali sono blande ed inserite in modo tale da rendere difficile anche solo iniziare. E’ vero che l’autore non incoraggia tale pratica, ma, soprattutto all’inizio del testo fa di tutto per generare un crescente interesse ed aspettative, dicendo che a fine lettura ci sarà il materiale giusto per esercitarsi.
Considerata l’enorme aspettativa che il libro genera, tenuto conto della pochezza ed inconsistenza degli strumenti forniti al lettore e delle “prove” che non si tratti di una bufala, il libro lascia inevitabilmente l’amaro in bocca. Quindi chi volesse conferme circa la genuinità di tali pratiche deve cercarle su altri testi.
Le sensazioni generate dalla sua lettura e ancor di più quelle generate dalle singole prole/frasi inserite ad hoc nelle prefazioni, sono persuasive ed agiscono a livello inconscio (il libro Programmazione Mentale di Eldon Taylor, Edizioni il Punto d’Incontro, docet) portando chi si avvicina al testo a rimanerne avvinghiato, quasi fino alla fine, quando comincia a farsi chiaro che si tratta solo di un’ottima operazione commerciale.
Ovviamente queste sono delle sensazioni personali e che ragionevolmente ritengo possa avere un lettore medio, o forse medio-basso, come me.
Rispetto ed in parte condivido la tua opinione, ma personalmente non mi sento di andare oltre un 5,5 come voto.
Un abbraccio da Marcello.
Ciao Marcello. :)
Parmi di capire che siamo sostanzialmente d’accordo sulla struttura (parte descrittiva molto interessante e parte operativa deludente).
Il voto è personalissimo, e non può essere altrimenti; in questo caso, pur essendo d’accordo sul testo, io pongo più l’accento sul primo punto (libro interessante e argomenti che è importante diffondere) che sul secondo (carenza pragmatica), mentre tu il contrario.
Anzi, già è molto che siamo d’accordo sulla valutazione del libro, voto numerico a parte. :)
Un abbraccio anche a te, Marcello, alla prossima. :)
Fosco Del Nero