Titolo: Il tunnel del tempo (The time tunnel).
Autore: Swami Kriyananda.
Argomenti: infanzia, narrativa spirituale.
Editore: Ananda Edizioni.
Anno: 2012.
Voto: 5.
Recensione: qui.
Dove lo trovi: Macrolibrarsi, Giardino dei libri, Amazon.
Bentrovati con l’articolo di approfondimento dedicato a Il tunnel del tempo, libro di narrativa spirituale di Swami Kriyananda il cui problema non erano tanto i contenuti, che ci sono, per quanto spesso naif, giacché il testo è stato evidentemente pensato per il pubblico più giovanile, ma proprio l’impianto e lo stile narrativo, alquanto scarso.
Sui contenuti tuttavia andiamo abbastanza tranquilli, ed ecco di seguito qualche citazione estratta dal libro in questione.
Il primo brano proposto afferisce all’illusorietà del tempo.
“Il tempo non si sposta come tutti pensano, seguendo una linea retta che va dal passato al presente e poi al futuro. Al contrario, esso procede in cerchio attorno a un centro situato nell’eterno presente.
Il tempo, fondamentalmente, è un’illusione. Tutto ciò che esisteva nel passato, non solo esisteva, ma esiste anche adesso ed esisterà sempre. Tutto ciò che accade in realtà non accade affatto, se non come esperienza mentale.
Se una persona riesce a separarsi dal trascorrere del tempo e a ridurre il proprio senso di individualità fino allo zero assoluto, diviene in grado di ricomparire in qualsiasi epoca, passata o futura.”
Dall’illusorietà del tempo passiamo alla realtà della coscienza.
“La sostanza di tutte le cose è la coscienza.
I pensieri, a loro volta, sono vibrazioni di coscienza e la coscienza, di fatto, è la realtà che sottostà a ogni cosa.
A dire il vero, sarebbe più corretto dire che la coscienza è ogni cosa, e non semplicemente che sottostà a ogni cosa: sono le vibrazioni della coscienza che hanno prodotto tutto ciò che esiste. Non c’è nessun’altra verità.”
Passiamo ora a un’enunciazione piuttosto basica del principio speculare e del riflesso degli altri.
“Stare insieme agli altri ti aiuta a vedere in loro i difetti che non ti piacciono. L’osservare quei difetti in una forma estrema, come delle caricature, per così dire – può aiutarti a decidere di non essere o di non comportarti mai in quel modo.
D’altro canto, quando vedi negli altri delle belle qualità o dei gesti nobili, puoi sentirti ispirato a diventare tu stesso una persona migliore.”
Il brano successivo tratto da Il tunnel del tempo ci parla di sostegno agli altri… e dall’esistenza: le due cose viaggiano appaiate.
“Più uno aiuta il prossimo, più diventa felice.
E più uno aiuta gli altri a essere felici, più diventerà a sua volta veramente felice.”
Proseguiamo ora con una citazione sull’umanità in generale… e sullo sconvolgimento collettivo che in tanti si attendevano.
“Forse è ora che la gente si sconvolga. Da troppo tempo ormai domina l’ignoranza, perché quello è il modo in cui le persone continuano a sognare. Siccome la coscienza umana è materialistica, non riescono a immaginare una realtà superiore a quella della materia.
In realtà, questa Terra fa parte di un ambiente cosmico e subisce l’effetto di influssi mutevoli. L’intensità della consapevolezza umana sale e scende come le onde. Nel passato ci sono state civiltà più elevate della nostra, come pure civiltà meno elevate.
Noi, ora, ci troviamo in un’onda di crescente consapevolezza. Il futuro porterà cambiamenti radicali verso il miglioramento.”
Abbiamo ora un brano sul percorso evolutivo e sulla cumulazione degli apprendimenti vita dopo vita.
“Le persone continueranno a tornare, imparando ogni volta dai loro stessi errori sino a quando non diventeranno, per usare la parola che usava Gesù, perfette.”
“Perché non possiamo imparare le nostre lezioni tutte in una volta e chiudere la faccenda?”
“Anche se sappiamo che in un mese abbiamo bisogno di bere una certa quantità d’acqua, questo non significa che possiamo berla tutta in una volta e chiudere la faccenda.”
Ancora sul percorso evolutivo: “noi”, e non “gli altri”.
“Sembra che le persone continuino a voler creare un mondo perfetto, invece di cercare di perfezionare se stesse.”
Ultime due citazioni: la penultima ci parla del distacco perfetto dei perfetti.
“Il distacco degli uomini veramente saggi è solo apparente. In realtà, sono liberi da qualsiasi attaccamento.
Però amano veramente tutti. Sono in pace con se stessi, perché non hanno bisogno di nulla da nessuno. Al tempo stesso, dentro di loro, sono come dei bambini.”
L’ultima invece ci parla dei vari livelli dell’arte.
“Per scegliere i quadri i miei genitori si sono fatti una domanda: “Ci piacerebbe invitare nella nostra casa l’artista che lo ha realizzato o la persona che ha ritratto?”.
Ci sono molti dipinti classici che offrono esempi di grande abilità artistica, ma che non contengono neppure una traccia degli ingredienti che per noi sono più importanti di tutti: l’elevazione spirituale e l’elevazione. Solo poche opere, persino tra quelle considerate di grande valore artistico, sono veramente ispirate. La maggior parte dimostra solo un’eccellente capacità tecnica.
Con il termine “ispirazione” mi riferisco ai sentimenti che elevano il nostro cuore.”
L’approfondimento dedicato a Il tunnel del tempo di Swami Kriyananda è terminato.
Alla prossima occasione.
Fosco Del Nero
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