Titolo: Il vangelo acquariano (The acquarian gospel of Jesus the Christ).
Autore: Levi H. Dowling
Argomenti: spiritualità, storia.
Editore: Macro Edizioni.
Anno: 1908.
Voto: 8.5.
Recensione: qui.
Dove lo trovi: Macrolibrarsi, Giardino dei libri, Amazon.
Il vangelo acquariano di Levi H. Dowling è uno di quei libri che hanno al loro interno un numero di spunti importanti davvero notevole… tanto che da un lato mi fanno felice in prospettiva fanpage mentre dall’altro lato mi spaventano in prospettiva digitazione manuale (ma comunque tutto di guadagnato per questo articolo e soprattutto per la pagina facebook).
In questo articolo di approfondimento dovrò dunque fare una cernita davvero notevole, per non eccedere troppo in lunghezza.
Il protagonista centrale del vangelo acquariano è ovviamente Gesù, ma non è l’unico, tanto che ho deciso di proporre da un lato citazioni sue, e dall’altro citazioni altrui.
Partiamo dagli altri, senza stare a specificare chi (tanto, alla fine contano le energie, non i dettagli di nomi e cognomi).
Partiamo da un’affermazione generale sull’esistenza.
“Non ci sono avvenimenti dovuti al caso.
La legge governa tutti gli eventi.”
E proseguiamo con un’altra affermazione generale sull’esistenza.
“Nessun uomo vive isolato, tutte le cose viventi sono tra loro collegate.”
Proseguiamo la serie delle citazioni generali…
“Ci sono insegnanti ovunque, ognuno occupato con un incarico stabilito da Dio, per provare irrefutabilmente ai cuori umani la verità, ed ognuno riceve le lezioni di cui ha bisogno.”
Ancora una forma espressiva breve e sintetica, ma stavolta ci dirigiamo verso il principio speculare dell’esistenza, e la corrispondenza tra le cose fenomeniche esteriori e le cose energetiche interiori.
“Tutte le forme e i riti sono simboli delle cose che gli uomini devono fare nel tempio dell’anima.”
Detto ciò, torniamo ancora al generale, e al classicissimo “Conosci te stesso e conoscerai l’universo e gli dei”.
“Se voi vorrete chiedermi cosa studiare, io vi potrò dire: voi stessi, e quando avrete ben studiato questo e allora mi chiederete cosa studiare dopo, vi risponderò: voi stessi.
Colui il quale conosce bene il suo Io inferiore, conosce le illusioni del mondo, conosce le cose impermalenti; e colui il quale conosce il suo Io superiore, conosce Dio, conosce bene ciò che non può morire.”
E concludiamo la prima parte dell’articolo di approfondimento de Il vangelo acquariano con una citazione sul libero arbitrio e il percorso evolutivo individuale dell’uomo.
“Gli spiriti creativi diedero all’uomo una volontà, e così egli ha il potere di scegliere.
Egli può raggiungere le più alte vette o sprofondare nei più profondi abissi; per questo egli vuole ed egli ha il potere di migliorare.
Se desidera forza egli ha il potere di conquistare quella forza; ma deve superare le resistenze per giungere alla meta; nessuna forza può essere conquistata nell’ozio.
Così, nel vortice dei versatili conflitti l’uomo è posto dove deve sforzarsi per liberare se stesso. In ogni conflitto l’uomo acquista forza; con ogni conquista egli raggiunge cime più elevate; in ogni giorno egli trova nuovi doveri e nuove responsabilità.
Come l’uomo non è portato sopra pericolosi abissi, così non è aiutato a sconfiggere i suoi nemici: egli è il suo stesso esercito.”
Passiamo ora alla predicazione di Gesù Cristo.
Per evitare doppioni, proporrò solamente brani non presenti anche nei Vangeli sinottici, allo scopo di evidenziare la bellezza aggiuntiva di quest’altro vangelo, certo più recente ma non meno elevato.
Per maggior sintesi e comodità, suddivido le citazioni in alcune categorie, e il titolo costituirà da sé il commento, giacché esplica ciò di cui si sta parlando.
Amore
“Una mattina dopo il servizio nella sinagoga, il rabbino chiese a Gesù, che stava pensoso in silenzio: “Qual è il più grande dei dieci comandamenti?”.
E Gesù disse: “Io non vedo un comandamento più grande degli altri. Io vedo una corda d’oro che scorre tra tutti i dieci comandamenti, che li lega saldamente e fa di loro un unico comandamento. Questa corda è l’amore, ed essa appartiene ad ogni parola di tutti i comandamenti. Se uno è pieno d’amore, non può fare altro che adorare Dio, perché Dio è amore. Se uno è pieno d’amore, non può uccidere, non può falsare la testimonianza, non può desiderare ardentemente, non può fare altro che onorare Dio e l’uomo. Se uno è pieno d’amore non ha bisogno di comandamenti di alcun tipo”.”
Fiducia e abbandono
“Lamaas chiese: “Che cos’è la fede?”.
E Gesù disse: “La fede è la sicurezza dell’onnipotenza di Dio e dell’uomo; la certezza che l’uomo raggiungerà la vita stessa della divinità. La salvezza è una scala che raggiunge il cuore di Dio attraverso il cuore dell’uomo. Essa ha tre scalini: credere è il primo, è ciò che l’uomo pensa che, forse, sia la verità. E la fede è il secondo, e questo è ciò che l’uomo sa essere la verità. La realizzazione è l’ultimo, e qui l’uomo stesso è la verità.
Il credere sfuma nella fede; e nella realizzazione si perde; e l’uomo è salvo quando egli ha raggiunto la vita nella divinità, quando lui e Dio sono uno”.”
Leggi della natura
“Le leggi della natura sono le leggi della salute, e colui che vive in accordo con queste leggi non sarà mai malato.
Trasgredire queste leggi è peccato, e colui che pecca è malato.
Chi obbedisce alle leggi mantiene un equilibrio in tutte le sue parti, e così si assicura la vera armonia; e l’armonia è salute, mentre la disarmonia è malattia.”
“Se l’uomo vuole riconquistare la sua condizione perduta, deve rispettare la fratellanza della vita.
Chiunque non sia gentile con ogni forma divita, dall’uomo all’animale, all’uccello e alla creatura strisciante, non può aspettarsi la benedizione del Sacro Uno.
Poiché, come noi diamo, così Dio darà a noi.”
“La legge della carne esige che il corpo venga tenuto pulito.
La legge dello spirito esige la purezza del pensiero e della parola e dell’azione.”
Leggi dell’esistenza
“Sventura al crudele e implacabile uomo; egli stesso è vittima delle sue azioni.
Il male che vorrebbe fare agli altri uomini ricade su di lui; il flagellatore è il flagellato.”
“Chiunque usa ciò che ha e ne trae guadagno, avrà abbondamente; ma chi nasconde i suoi talenti nella terrà perderà ciò che ha.”
Pensiero, consapevolezza e presenza
“Gesù disse: ‘Il più grande potere del cielo e della terra è il pensiero’.”
“Oh uomini, sollevatevi! Siate coscienti dei vostri pensieri, poiché colui che non lo vuole non rimarrà schiavo.
Vivete come vorreste che vivesse il vostro fratello; schiudetevi ogni giorno come fa il fiore; poiché la terra è vostra, e il cielo è vostro, e Dio vi porterà ciò che vi è necessario.”
“Ajainin disse: “Vengo dalla lontana Lahore per poter imparare questa antica saggezza, per sapere di questo regno del Sacro Uno di cui tu parli. Dov’è il regno? Dov’è il re? Chi sono i sudditi? Quali le sue leggi?”.
E Gesù disse: “Questo regno non è lontano, ma l’uomo con occhi mortali non può vederlo; è dentro il cuore. Non dovete cercare il re sulla terra, o sul mare, o nel cielo; egli non è là, tuttavia è in ogni luogo. Egli è il Cristo di Dio; è amore universale. La porta di questo dominio non è alta, e colui che entra deve cadere in ginocchio. Essa non è larga, e nessuno può varcarla con fardelli carnali. L’io inferiore deve essere trasmutato in io spirituale; il corpo deve essere lavato in vivi torrenti di purezza”.”
“Fate attenzione, poiché non conoscete l’ora né il giorno in cui verrà il figlio dell’uomo. Non lasciate che i vostri cuori siano colmi di cose sensuali, né di preoccupazioni della vita, per timore che questo giorno arrivi e vi trovi impreparati.
Montate la guardia in ogni stagione, e pregate di poter incontrare il signore con gioia e non con dolore.”
Non giudizio
“Non possiamo guardare ad un singolo corso della vita e giudicare ogni cosa.
C’è una legge che gli uomini devono conoscere: le conseguenze derivano dalle cause.
Gli uomini non sono granellini di polvere che fluttuano nell’aria di una breve vita, per poi perdersi nell’inesistente. Essi sono parti immortali dell’eterno tutto che viene e va molte volte nell’aria della terra e del grande aldilà, solo per scoprire Dio, nostro simile
Una causa può essere parte di una breve vita; le conseguenze possono non essere viste sino ad un’altra vita.
La causa dei vostri risultati non si trova nella mia vita, né la causa dei miri risultati si trova nella vostra. Non possono raccogliere se non quello che ho seminato e devo raccogliere tutto ciò che ho seminato.
La legge di tutte le eternità è conosciuta dalle menti maestre: qualsiasi cosa gli uomini facciano agli altri uomini, il giudice e i carnefici faranno a loro.”
“Se volete giudicare la giustizia della vita umana, dovete sollevarvi e stare sopra la cresta del tempo e vedere i pensieri e le azioni degli uomini a partire dal loro arrivo in epoche passate. Poiché dobbiamo sapere che l’uomo non è una creatura di argilla che tornerà argilla e scomparirà.
È una parte del Tutto Eterno; non esiste tempo in cui non visse; non verrà mai tempo in cui non esisterà.”
“I suoi discepoli erano vicino a lui sulla barca, e Tommaso chiese: “Perché racconti delle parabole?”.
E Gesù rispose: “Le mie parole, come le parole di ogni maestro, sono duplici nel loro significato. Le mie parole hanno un significato troppo profondo per essere comprese da tutti gli uomini, ma non per voi che conoscete il linguaggio dell’anima.
L’altro senso di ciò che dico è tutto ciò che le moltitudini possono capire; queste parole sono il cibo per loro; i pensieri interiori sono il cibo per voi.
Lasciare che ognuno si avvicini e che prenda il cibo che è pronto a ricevere”.”
“Il ladro pensa che ogni altro uomo sia ladro e lo giudica di conseguenza.
L’uomo che giudica severamente è l’uomo che ha il cuore pieno di reati.”
Ricerca e meditazione interiore
“E Gesù disse: “C’è un silenzio in cui l’anima può incontrare il suo Dio, e dove si trova la fonte della saggezza, e tutti coloro che vi entrano sono immersi nella luce, e ricolmi di sapienza, amore e potere.
Il silenzio non è circoscritto; non è un luogo limitato da mura o da rocciose alture, né protetto dalla spada dell’uomo. Gli uomini lo portano con sé continuamente nel luogo segreto dove essi possono incontrare il loro Dio.
Non ha importanza dove dimorino gli uomini, sulla cima di un monte, in una valle profonda, in una piazza del mercato, o nella quiete della casa; essi possono immediatamente, in ogni istante, spalancare la porta e trovare il silenzio, trovare la casa di Dio; esso è nell’anima.
Non si verrà disturbati dai clamori degli affari, o dalle parole e dai pensdieri degli uomini se si procederà solitari in valli o in passi montani.
E quando pesanti fardelli della vita premono maggiormente, è di gran lunga la cosa migliore uscire e cercare un luogo tranquillo per pregare e meditare.
Il silenzio è il regno dell’anima che non può essere visto dagli occhi umani”.”
“Se volete trovare il silenzio dell’anima dovete preparare voi stessi il cammino. Nessuno se non il puro di cuore può accedervi.
E voi dovete lasciare da parte ogni tensione della mente, tutte le noie degli affari, tutti i timori, i dubbi e i pensieri molesti.
La vostra volontà umana deve essere pervasa da quella divina; allora voi entrate nella consapevolezza della santità. Voi sarete nel Luogo Santo, e vedrete sopra un altare vivente la fiassola del Signore accesa.
E quando la vedrete ardere, guardate profondamente nel tempio del vostro cervello, e lo vedrete tutto risplendere. In ogni parte, da capo a piedi, ci sono fiaccole che attendono di essere accese dalla fiammeggiante torcia dell’amore.
E quanto vedrete tutte le fiaccole ardere, guardate, e vedrete con gli occhi dell’anima sgorgare le acque della fonte della saggezza; e voi potrete bere, e qui dimorare.”
Dio
“Il Dio universale è uno, tuttavia egli è più di uno; tutte le cose sono Dio; tutte le cose sono una.
Attraverso gli amorevoli respiri di Dio tutta la vita è legata insieme; così se voi toccate una fibra di una cosa vivente inviate un fremito dal centro fino agli estremi confini della vita.
E quando voi schiacciate sotto il piede il più vile dei vermi, voi scuotete il trono di Dio, e fate tremare la spada della giustizia nel suo fodero.
Gli uccelli cantano le loro melodie per gli uomini, e gli uomini vibrano all’unisono per aiutarli a cantare. La formica costruisce la sua casa, l’ape il suo favo protettivo, il ragno tesse la sua tela, e i fiori alitano verso di loro con dolci profumi un umore vitale che dà loro la forza di lavorare.
Ora, gli uomini e gli uccelli e le bestie e gli esseri che strisciano sono divinità fatte carne; e come osano gli uomini uccidere un essere vivente?
È questa crudeltà che fa andare il mondo per la via sbagliata. Quando gli uomini avranno imparato che facendo del male a un essere vivente essi fanno del male a se stessi, essi sicuramente non uccideranno, né causeranno sofferenza ad una cosa che Dio ha creato.”
Il male
“E Gesù disse: “Tutto ciò che Dio l’Uno ha creato è buono, e come la grande causa prima tutti i sette spiriti sono buoni, e tutto ciò che proviene dalle loro mani creative è buono.
Ora, tutte le cose create hanno odori, toni e forme loro propri; ma certi toni, pur essendo in se stessi buoni, quando vengono mescolati producono disarmonie, toni discordanti. E certe cose, sebbene buone e pure, quando vengono mescolate producono cose discordanti, sì, cose velenose, che l’uomo chiama cose cattive.
Così, cattive sono le mescolanze discordanti dei colori, toni o forme del buono.
Ora, l’uomo non è totalmente saggio, e non ha ancora una volontà sua propria. Egli ha il potere, e lo usa, di mescolare le buone cose di Dio in molti modi, ed ogni giorno egli produce suoni dissonanti, e cose cattive. Ed ogni tono e forma, siano essi buoni o cattivi, diventano cosa vivente, un demone, un folletto, uno spirito di tipo buono o cattivo. Così, l’uomo fa il suo diavolo; e poi egli lo teme e lo sfugge; il suo diavolo si imbaldanzisce, lo segue e lo getta in un fuoco torturante. Il diavolo e il fuoco ardente sono entrambi opere dell’uomo, e nessuno può vincere il fuoco e scacciare il diavolo all’infuori dell’uomo che li ha entrambi creati”.”
Evoluzione dell’uomo
“Le virtù dei cielo sono nelle mani di Dio, ed ogni figlio fedele può usare queste virtù e questi poteri.
L’uomo è il delegato di Dio per fare la sua volontà sulla terra, e l’uomo può guarire gli ammalati, controllare gli spiriti dell’aria, e resuscitare i morti.
Non c’è niente di strano nel fatto che io abbia il potere di fare queste cose. Tutti gli uomini possono guadagnare il potere di fare tutto ciò, ma essi devono vincere tutte le passioni dell’io inferiore; e le potranno vincere se vorranno.
Così l’uomo è Dio sulla terra, e chi onora Dio deve onorare l’uomo, poiché Dio e l’uomo sono uno, come padre e figlio sono uno.”
“Non siate sgomenti, siate coraggiosi.
Ecco, io ho vinto il mondo, e voi lo vincerete.”
“Tutti gli uomini faranno ciò che ho fatto.
Tutti gli uomini saranno ciò che sono.”
“La morte non significa la fine della vita. Il sepolcro non è la meta degli uomini, non più di quanto la terra non sia la meta dei semi.
La vita è la conseguenza della morte. I semi sembrano morire, ma dal loro sepolcro l’albero sorge alla vita.”
Articolo lunghissimo… ma ne valeva la pena.
Con Il vangelo acquariano di Levi H. Dowling abbiamo terminato: alla prossima occasione e buone cose a tutti.
Fosco Del Nero
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