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Il vangelo di Sri Ramakrishna – Mahendra Nath Gupta (approfondimento)

2 Set 2024 | Advaita vedanta, Biografia, Induismo, Spiritualità

Product by:
Mahendra Nath Gupta

Reviewed by:
Rating:
5
On 2 Settembre 2024
Last modified:2 Settembre 2024

Summary:

"Il vangelo di Sri Ramakrishna", testo pubblicato a nome di Mahendra Nath Gupta ma di fatto concentrato su frasi e insegnamenti del suo maestro Sri Ramakrishna...

Il potere e la magia della gratitudine - Ivan Nossa (crescita personale)Titolo: Il vangelo di Sri Ramakrishna (Condensed gospel of Sri Ramakrishna).
Argomenti: induismo, spiritualità, advaita vedanta.
Autore: Mahendra Nath Gupta.
Editore: Editrice Vidyananda.
Anno: 1930 ca.
Voto. 8.5.
Recensione: qui.
Dove lo trovi: MacrolibrarsiGiardino dei libriAmazon.

 

Il vangelo di Sri Ramakrishna, testo pubblicato a nome di Mahendra Nath Gupta ma di fatto concentrato su frasi e insegnamenti del suo maestro Sri Ramakrishna, è uno di quei libri con una mole tale di frasi di valore da richiedermi molto tempo al fine di copiarle tutte… nonché da mettermi in imbarazzo sulle poche da proporre nell’articolo di approfondimento che segue la recensione del libro!

Trattandosi di una grossa quantità e di una qualità molto elevata, comunque si va a parare bene, intendiamoci, ma un po’ di fatica mi viene richiesta.

Ad ogni modo, andiamo a vedere i brani che ho selezionato, tutti relativi a citazioni di Ramakrishna (nonostante pure Mahendra Nath Gupta ogni tanto dica anche lui qualcosa di rilevante).

Cominciamo su un brano sulla focalizzazione sul Divino: nel mondo, ma non del mondo.
“Come si può fissare la propria mente in Dio?
A questo scopo uno deve cantare incessantemente il nome di Dio e i suoi grandi attributi. Uno deve sempre cercare la compagnia dei santi e andare tra i devoti del Signore o tra quelli che hanno rinunciato alle cose di questo mondo per amore del Signore.
Indubbiamente è difficile fissare la propria mente su Dio in mezzo alle preoccupazioni e alle ansietà del mondo. Perciò, di quando in quando, uno deve ritirarsi in solitudine per meditare su di Lui.
Nel primo stadio della vita spirituale, uno non può fare a meno della solitudine.”

Il secondo brano va dritto al punto: il Divino è ovunque… il che dovrebbe farci vivere in modo assai diverso.
“Sappi che Dio dimora in tutte le cose, animate e inanimate.
Quindi tutto dev’essere oggetto della nostra venerazione, sia esso uomo o bestia, uccello, pianta o minerale.
Nel nostro rapporto con gli uomini, tutto ciò che possiamo fare è badare di frequentare i buoni ed evitare le cattive compagnie. È vero che Dio è anche nella tigre, ma questo non significa certamente che uno le deve cadere al collo e stringere la bestia al proprio petto.”

Il terzo brano estratto da Il vangelo di Sri Ramakrishna è una storiella: la bambola di sale che si scioglie nell’oceano.
“Una volta una bambola di sale andò al mare con l’intenzione di misurarne le profondità. Essa aveva in mano uno scandaglio. Arrivò al margine dell’acqua e guardò il potente oceano che le stava davanti. Fin qui aveva continuato ad essere la bambola di sale che era, mantenendo la sua individualità.
Ma non appena fece un passo avanti, e mise il piede nell’acqua, divenne una con l’oceano; sparita, completamente sparita! Ogni particella della bambola di sale venne dissolta nell’acqua del mare.
Il sale di cui era fatta era venuto dall’oceano, e ancora una volta tornò a riunirsi al sale originario dell’oceano! Il differenziato diventò di nuovo uno con l’Indifferenziato.”

Proseguiamo, con un brano sulla potenza della fede… anche questo, un insegnamento classico.
“La ragione è debole.
La fede è onnipotente.
La ragione non può andare molto lontano.
Con la fede, un uomo può attraversare il potente oceano senza la minima difficoltà.
Sì, la fede è onnipotente. Davanti a lei tutti i poteri della natura indietreggiano e lasciano passare! Potete scavalcare mari e monti con estrema facilità. Ma la cosa più importante è che il peccato e l’iniquità, la mondanità e l’ignoranza scompaiono davanti alla fede.”

La citazione successiva è un po’ tosta: tosta finché si vuole, ma veritiera. Parla dei legami familiari… e in ciò ricorda un brano dei Vangeli.
“Una moglie che ostacola il marito che cerca Dio dev’essere abbandonata e lasciata al suo destino.
Non importa nemmeno se pone fine alla sua vita. Che faccia quello che le pare.
Una moglie che ostacola il marito che cerca Dio è una moglie empia, che conduce all’ignoranza e alla morte spirituale.”

Il giardino e il giardiniere.
“Molti si lasciano affascinare dalla bellezza del giardino, dai suoi splendidi fiori e dai profumi più dolci, ma pochi cercano il Signore del giardino.
Chi è più grande: il giardino o il suo Signore?
Invero, il giardino è irreale fin quando la morte cammina altezzosa tra di noi, ma il Signore del giardino è l’unica Realtà!”

Stiamo per concludere con Il vangelo di Sri Ramakrishna: la penultima citazione accenna alla reincarnazione e ai frutti del karma passato.
“Il corpo è il frutto delle proprie azioni passate; perciò un uomo deve sopportarlo finchè le sue azioni non sono purificate.
Un cieco, facendo il bagno nelle sacre acque del Gange, lava via tutti i suoi peccati; ma la cecità rimane lo stesso. Essa è il frutto delle sue azioni nelle vite passate.
Il corpo può essere felice o miserando, ma il vero devoto è sempre ricco nello spirito, ricco nella conoscenza e nell’amore del Signore.”

L’ultima citazione è molto intensa: in essa Sri Ramakrishna riferisce com’egli vede il Divino in ogni creatura.
“Vedo Lui come Tutto.
L’uomo e le altre creature appaiono come vere e proprie figure delimitate dalla pelle, con il Signore all’interno che muove la testa o le mani e i piedi!
Una volta ho avuto una percezione del genere: una sola Sostanza, sentii, aveva assunto le forme del cosmo con tutte le creature viventi; come una costruzione di cera, con giardini, strade, uomini, vacche, e il resto, tutto fatto di cera e nient’altro che cera!
Io vedo, realizzo, che tutti e tre vengono da una sola Sostanza: la vittima da sacrificare, l’altare del sacrificio e colui che sacrifica la vittima.”

Bene, abbiamo concluso con l’eccellente ed elevante Il vangelo di Sri Ramakrishna di Mahendra Nath Gupta.

Fosco Del Nero

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