Titolo: Intervista con l’arcangelo.
Autore: Mario Rigoni
Argomenti: spiritualità.
Editore: Stazione Celeste Edizioni.
Anno: 2011.
Voto: 4.5.
Recensione: qui.
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Benvenuti a questo articolo di approfondimento dedicato al libro di Mario Rigoni Intervista con l’arcangelo, sorta di scrittura nero su bianco delle risposte date dall’entità Arcangelo Michele alle domande del giornalista Mario Rigoni.
In questo articolo di approfondimento dunque leggeremo alcuni spunti proprio dell’Arcangelo Michele, partendo da un brano su anima, elevazione e unità.
“Come possiamo nutrire la nostra anima?
Con l’equilibrio del sentirsi in sintonia con tutto e con tutti. Con gli slanci di generosità che vi sono abituali nell’amicizia, nel dire una parola giusta al momento giusto per alleviare la sofferenza.
Se voi alimentate il corpo umano e di pari passo nutrite il vostro spirito, allora sarete delle creature perfette e in sintonia con il Tutto e porterete un grande contributo al vostro benessere e al vostro habitat e a tutto ciò che vi circonda, compreso il frutto che mangiate a tavola o la sedia su cui sedete o la campagna verde che vi circonda o la persona che attinge da voi energia per il proprio benessere.
Ognuno di voi sente l’essenza della divinità in maniera diversa dall’altro. L’essenza divina significa essere compenetrati in essa ed essere l’essenza stessa, ma non può essere spiegata con fiumi di parole o esempi perché tutto è essenza divina.
Tutto è divinità, anche ciò che voi rifiutate o ignorate volutamente o involontariamente.”
Segue poi un brano sull’evoluzione dell’esistenza e sul fatto che l’esistenza è cambiamento.
“Tutto è in trasformazione, nulla è statico, tante vite, tanti karma, tante vibrazioni, ogni movimento è azione, ogni azione è trasformazione, tutto si muove in forma ellittica perpendicolarmente e in modo orizzontale: girandole, vortici di energia che salgono, scendono, vanno avanti, proseguono, rientrano.
È così che si svolge il cammino degli esseri del Tutto nel Tutto: perciò ogni causa scatena il suo effetto, ogni effetto porta alla consapevolezza e una volta conseguita un traguardo già se ne mette in moto un altro e un altro ancora.
Tutto ciò vi rende ansiosi, ma questo è il processo del Tutto, in cui nulla è statico, e se la staticità fosse un punto fermo se non per breve tempo sarebbe inutile e deleteria perché non conforme a un processo in continua espansione.”
Adesso, leggiamo qualche riga sulle relazioni interpersonali e la reincarnazione.
“Nella vostra dimensione ci sono creature che hanno già avuto possibilità di spartire con ciascuno di voi altre vite e hanno avuto modo di fare altre esperienze.
È per questo che vi sentite attratti in modo maggiore da una persona anziché da un’altra, ma dovete tener presente che siete qui incarnati sul vostro splendido pianeta per imparare ad amare indistintamente tutto e tutti perché parte del Tutto con le cosiddette varianti.
Allora una buona parte che attrae l’uno all’altro è quell’essenza impalpabile, invisibile che, per comodità di linguaggio, possiamo definire evoluzione.
Il vecchio detto “Ogni simile attrae a sé il proprio simile”è più o meno ciò che ora ti voglio dire.
Ti senti in sintonia, sulla stessa lunghezza d’onda, con una persona che ha la tua stessa idea, che scaturisce dalla sua saggezza e che potrei meglio definire evoluzione, ma poi ci sono forze di attrazione per gli opposti anche qui c’è da considerare uno spessore evolutivo che non sempre è in sintonia l’uno con l’altro, ma c’è quella forza di attrazione per la compensazione di ciò in cui siete carenti.
Se tu sei una persona flemmatica, pigra, lenta, sei affascinato da una persona attiva e dinamica perché vorresti prendere una parte del suo dinamismo: a sua volta la persona dinamica, attiva, può essere frenetica nel suo andare ed è attratta, affascinata dalla tua calma, dalla tua flemma.
Quando questi opposti non stridono fra di essi perché considerati o sentiti come limiti, si attraggono l’uno all’altro come il polo positivo al negativo per compensare, per livellare, perché il flemmatico si darà una bella riattivata e cercherà di essere un po’ più dinamico, mentre il frentico, il dinamico si darà una calmata per essere più tranquillo, pià equilibrato.
Qui c’è la compensazione che viene in simbiosi perfetta, se l’uno rispetta l’altro con finezza ed educazione.
Quando ciò non sussiste e uno vuole prevaricare l’altro o giudicare o imporre il proprio modo di essere come la perfezione assoluta, allora si agisce non più nell’intento dell’emulazione, ma nell’abuso del potere.”
Parliamo ora di… momento presente, un classico. :)
“Guardate sempre avanti senza programmare nulla, vivendo unicamente il presente giorno su giorno e allora entrerete nella quinta e sesta dimensione, anziché restare lì stagnanti nella quasi terza in cui siete, perché entrerete ed attingerete ciò chei l vostro antico spirito ha in sé racchiuso e che fa parte di tutto il creato, di tutto il cosmo.
Avete tante nozioni a portata di mano, ma finchè siete lì a crogiolarvi nei rimpianti di ciò che non è e di ciò che non è stato, non sarete mai liberi di agire, di fluttuare liberi e di spaziare verso vette immacolate ed eccelse.”
Adesso, invece, parliamo di giudizio, amore e armonia.
“Chi siete voi per condannare, per giudicare, per scandalizzarvi? Valutate questo aspetto, perché anche qui i vostri comportamenti vi fanno da specchio e da insegnamento.
Nell’attimo in cui inorridite per qualcosa che vi disturba è perché in voi c’è un qualcosa ancora da comprendere e che proprio quella cosa, quell’aspetto che condannate e che vi fa inorridire è in voi ed è da portare in superficie alla luce.
Solo allora sarete liberi e non condannerete più l’altro perché non condannerete più voi stessi negandovi.
Amore chiama amore.
Perdono chiama perdono.
Pace chiama pace.
Armonia chiama armonia.
Non condannate voi stessi se non volete essere auto-condannati.”
Chiudo infine l’articolo su Intervista con l’arcangelo con un brano-invito.
“Spiriti che incontrano altri spiriti rivestiti da un corpo fisico: questo dovete vedere nei vostri fratelli o in ogni cosa che vi circonda.
Ogni cosa che calpestate, ogni oggetto, anche il più insignificante, fa parte dell’Uno e del Tutto: il Tutto è ovunque, accanto a voi, su di voi, sotto di voi, nella più microscopica e infinitesima cellula.
Tutto è nel Tutto.
Credete nella luce, affidatevi alla luce, fatela scendere dall’alto con l’intento di crederle, di volerla, e luce sarà, e potrà distruggere in un battibaleno il buio.”
Detto questo, abbiamo finito con Intervista con l’arcangelo di Mario Rigoni.
Al prossimo articolo di approfondimento e tante belle cose a tutti.
Fosco Del Nero
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