Titolo: L’Istituto Tavistock (El Intituto Tavistock).
Autore: Daniel Estulin.
Argomenti: cospirazionismo, storia.
Editore: Macro Edizioni.
Anno: 2011.
Voto: 4.
Dove lo trovi: Macrolibrarsi, Giardino dei libri, Amazon.
Daniel Estulin è diventato famoso col best seller Il Club Bilderberg, in cui l’autore di origine russa ha parlato dell’oramai noto Club Bilderberg, gruppo privato di cui peraltro fanno parte l’attuale presidente della repubblica italiana nonché gli ultimi presidenti del consiglio (casualmente, non eletti dal popolo ma insediati proprio dal presidente della repubblica).
Pur avendo il suddetto libro, non l’ho mai letto, anche perché già abbastanza edotto sull’argomento da tanti articoli letti, nonché dai massicci libri di David Icke (Il segreto più nascosto, Figli di Matrix, E la verità vi renderà liberi, Il risveglio del leone).
Sarò diretto e franco come sempre, e vi dirò un paio di cose.
La prima, già detta altre volte, è che consiglio questo genere di letture solo a persone già centrate e serene, capaci di vedere la bellezza persino dietro un disegno nascosto di dittatura mondiale (il cosiddetto “nuovo ordine mondiale”, già “novus ordo seclorum”). In caso contrario, difatti, ciò che tali libri genererebbero è rabbia e odio, ossia il contrario di quanto va invece generato.
La seconda cosa è che è impossibile discernere cosa è vero e cosa è falso in libri del genere, e anche attribuendo la massima buona fede al singolo autore, è inevitabile che egli, nella sua produzione di indizi e prove, sia incorso in abbagli e in cose non veritiere.
Non avendo possibilità di provare, il lettore essenzialmente si deve affidare alla propria intuizione, al proprio sentire.
La terza cosa è che alcuni autori del settore, tra cui lo stesso David Icke, sono stati indicati da altri autori del filone cospirazionismo, come infiltrati, e interessati a mischiare volutamente verità e menzogne per depistare la gente comune e rendere il tutto più confuso.
Va da sé che anche su questo punto, a meno di conoscerli personalmente o essere vicini a certi ambienti, è difficile discernere.
O meglio, mentalmente è difficile, ma è più semplice se si tiene conto delle energie che vi sono in un libro: David Icke, per dire, invita all’amore, alla ricerca dell’intuizione e dell’illuminazione, fa discorsi di unità e di evoluzione spirituale individuale e collettiva.
Daniel Estulin, invece, tutto il contrario: elogia mente e razionalità, tenta di ridicolizzare il mondo interiore, intuizione e spiritualità… e inoltre è molto povero di indizi, e spesso anzi confuso e poco interessante nelle sue considerazioni.
Insomma, ho avuto la sensazione di un autore che studia qualcosa che non comprende… o che, al contrario, conosce bene e descrive male, se così si può dire.
Ne L’Istituto Tavistock c’è invero qualcosa di interessante, ma davvero molto poco per un testo di 300 pagine, peraltro di un autore così pubblicizzato.
Insomma, Daniel Estulin mi ha parecchio deluso, non solo nelle argomentazioni povere, ma soprattutto nell’energia di fondo, anch’essa molto povera, tanto che ne sconsiglio la lettura su ambo i livelli, quello interiore dell’energia e quello esteriore della ricerca.
Fosco Del Nero
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