Titolo: L’effetto Isaia (The Isaia’s effect).
Autore: Gregg Braden.
Argomenti: legge di attrazione, spiritualità, religione.
Editore: Macro Edizioni.
Anno: 2000.
Voto: 7.5.
Dove lo trovi: Macrolibrarsi, Giardino dei libri, Amazon.
L’effetto Isaia è un altro testo su manifesting, realtà, legge di attrazione e simili, per quanto di uno stile assai differente rispetto a prodotti più famosi quali The secret (che punta più sul sensazionalismo) o What the bleep do we know? (che viceversa punta più sull’apparato scientifico-concettuale).
A dirla tutta anche in L’effetto Isaia di Gregg Braden non mancano riferimenti alla fisica quantistica o alla teoria del caos, ma il dato preponderante è quello dell’analisi storica dei manoscritti ritrovati qualche anno fa nelle grotte del Mar Morto.
Molti dei quali, peraltro, sono stati rapportati anche ai testi cristiani come usciti dal Concilio di Nicea del 325 dopo Cristo, che ne avrebbe in parte stravolto la natura, tanto da perdere, o comunque da rendere difficilmente conoscibile, l’originario messaggio di tipo spirituale.
Alcuni riferimenti storici sono dedicati inoltre allo gnosticismo, nonché al popolo degli Esseni, indiziato numero uno per la diffusione, due migliaia di anni fa, di molti testi di tipo esistenzialistico in tutto il mondo, dal Sud America al Tibet.
Il quadro che ne emerge, supportato anche dalla citazione di numerosi esperimenti sociologici, è quello del grande potere della preghiera, vista non più come la richiesta di ciò che si desidera, ma come il ringraziamento per ciò che si avrà e che si sceglie tra le tante possibilità disponibili (che si tratti di obiettivi di vita personale, di guarigione, di energia inviata ad altri non farebbe differenza).
L’idea di sintesi, dunque, è quella del buon vecchio “chiedete e vi sarà dato”.
In definitiva, L’effetto Isaia di Gregg Braden è un testo molto interessante e assolutamente consigliato.
Fosco Del Nero
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Carissimo Fosco, ti ringrazio per la recensione perchè “Effetto Isaia” è uno dei libri che volevo leggere nell’immediato. Di Gregg Braden ho apprezzato molto “La Matrix Divina” di cui spero che parlerò a breve sul mio blog.
Mi consigli di più “Effetto Isaia” o “La chiave Suprema”? Questi sono i due testi su cui si sta focalizzando la mia attenzione per il momento.
Sulla forza della preghiera ne potremmo dire tante, così come sull’autosuggestione o sulla profezia che si autoavvera (di matrice sociologica).
Per me ringraziare di ciò che già abbiamo, piuttosto che visualizzare (da alcuni considerato esercizio meramente equivalente al fantasticare) è più efficace per il manifesting.
PS
Per risponderti alla domanda sulla mai visita:
su piccioccheddu meu sardo è.
Ancora ciao, Vitale! :)
Dunque, a me L’effetto Isaia è piaciuto molto, come scritto in recensione, ma non ho letto La chiave suprema, che tuttavia è anche nella mia lista dei libri da leggere. :)
Anzi, come finisco Matrix revolution (quest’ultimo non te lo consiglio però) lo inizio.
E sai una cosa?
Concorco con la tua idea-sensazione su ringraziamento e visualizzazione.
Anche perchè in molti, specie gli italiani (mediamente più sviluppati in senso auditivo di altri popoli), hanno parecchi problemi con le visualizzazioni, che in ogni caso andrebbero condite, oltre che con il classico VAK (e non solo V, infatti sarebbe più corretto chiamarle sensualizzazioni piuttosto che visualizzazioni), anche e soprattutto con le emozioni.
A questo punto, però, tanto vale generare in se stessi un atteggiamento diffuso di gratitudine, felicità e benessere… cosa dovrebbe arrivare così in futuro? ;)
Quanto al motivo del tuo viaggio, detto così sembra che tuo figlio sia sardo… invece suppongo che sia sardo il tuo ragazzo! ;)
Ok, ora ti saluto, ciao ciao!
Fosco Del Nero
Dimenticavo, Vitale… quando ero all’unversità e studiai la profezia che si autoavvera (sia in economia che in sociologia), rimasi molto colpito dal concetto.
E ancora non avevo mai sentito parlare di menifesting, legge di attrazione o simili. ;)
Fosco Del Nero
Caro Fosco, il termine che suggerisci, “sensualizzazioni” è molto adeguato. E sono d’accordo che dovrebbe prendere il posto della parola “visualizzazione” (giacchè in questo caso viene posto l’accento solo sul senso della vista, trascurando gli altri e non tenendo conto delle emozioni)
PS
Scusami non sono ancora padrona della lingua sarda, il suffisso “eddu” dovrebbe stare per “etto”, “ino” ed è diminuitivo. Ho sbagliato a tradurre, ma nn voglio uscire off topic.
A presto!
;-)
Ancora ciao, Vitale! :)
Figurati, neanche io sono padrone della lingua sarda… è difficile e purtroppo nessuno in famiglia me l’ha mai insegnata… :(
Allora ok, gratitudine e sensualizzazioni. ;)
Fosco Del Nero
caro fosco, è la mia prima volta nel tuo blog. Mi auguro che vorrai accogliere la mia suggestione. Mi colpisce quanto dicevate vitale e tu a proposito di !sensualizzazioni” e gratitudine. Il mio manifesting è parla che si fa preghiera. I miei complimenti per la sensibilità con la quale affronti tematiche inerenti alla spiritualità. Sei, da adesso, tra i miai blog amici. la pizia http://www.pensieroconcavo.blogspot.com ti aspetto
…Mi colpisce, inoltre, nel tuo profilo, il discorso riguardante la complementarità e compenetrazione tra luce e tenebre, entrambe conditio sine qua non dell’altra. un abbraccio dal cuore la pizia http://www.pensieroconcavo.blogspot.com
Ciao La Pizia, e grazie dei complimenti.
Decisamente troppo generosi!
Semplicemente, si fa quel che si può… :)
Ti ho aggiunto anche io tra i siti amici!
Ovviamente sei la benvenuta quando vuoi sul sito! :)
Fosco Del Nero