Titolo: La danza del vuoto (Emptiness dancing).
Autore: Adyashanti.
Argomenti: spiritualità, esistenza, advaita vedanta, zen.
Editore: Tecniche Nuove.
Anno: 2004.
Voto: 8.
Approfondimento: qui.
Dove lo trovi: Macrolibrarsi, Giardino dei libri, Amazon.
Avevo già letto un libro di Adyashanti, ossia La vita dopo il risveglio, ma, pur non essendomi dispiaciuto, non ne ero rimasto entusiasta (anche per via di una traduzione che mi aveva lasciato un po’ perplesso, e forse parte del tutto se ne era andato proprio con la traduzione).
Il discorso cambia col suo secondo libro che ho letto, La danza del vuoto, che al contrario è una meraviglia, e che rivela un vero e proprio maestro, oscillante tra zen e advaita vedanta, ma con un linguaggio del tutto moderno, davvero adatto alle genti di oggi.
Il sottotitolo del libro è “Piena realizzazione di sé”, e Adyashanti dà prova di titolo e sottotitolo tanto con discorsi descrittivi, quanto con la descrizione della sua esperienza personale.
Gli argomenti de La danza del vuoto sono quelli classici dei testi di risveglio spirituale: l’ego, la paura, il controllo, l’illusione, il lasciar andare, l’apertura, la compassione, l’amore, la libertà…
… ma ciò che colpisce del libro è soprattutto l’energia pulita, limpida e coinvolgente di Adyashanti, che da un lato parla con delicatezza, ma dall’altro lato parla con centratura e forza.
Il testo non è eccessivamente lungo, con le sue 230 pagine circa, ma contiene spunti su spunti, e soprattutto contiene l’energia che sta dietro agli spunti-concetti, tanto che è difficile dire quale sia la cosa più preziosa tra i due… dilemma che scioglierà solamente lo stato di coscienza-consapevolezza di chi leggerà il libro.
Di mio, vi assicuro che dentro di esso c’è molto, e non a caso che ho tratto dal libro molte decine di citazioni per la pagina facebook, oltre che per l’articolo di approfondimento che seguirà questo sul sito.
A concludere degnamente un testo che è una gemma, vi è un’intervista fatta all’autore, in cui egli riferisce il suo percorso di vita, la quale non fa altro che aggiungere bellezza alla bellezza che aveva preceduto, e che da sola illustra come mai Adyashanti è considerato un maestro risvegliato.
Alla fine della fiera, l’unico difetto di questo libro è il prezzo nettamente più elevato della media: 19,90 euro sono una cifra consistente per un libro di 230 pagine, che forse spiega la scarsa diffusione di tale testo presso il pubblico italiano… ma a mio avviso valgono decisamente la pena.
Per chi vorrà, buona lettura.
Fosco Del Nero
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