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La forza sessuale o il drago alato – Omraam Mikhael Aivanhov (approfondimento)

6 Feb 2020 | Esistenza, Sessualità, Spiritualità

Product by:
Omraam Mikhael Aivanhov

Reviewed by:
Rating:
5
On 6 Febbraio 2020
Last modified:22 Settembre 2022

Summary:

Benvenuti in questo articolo di approfondimento dedicato al libro di Aivanhov La forza sessuale o il drago alato, e come evidente dal titolo dedicato a un tema molto delicato e anche sentito nel panorama della crescita interiore: sessualità e amore.

La forza sessuale o il drago alato - Omraam Mikhael Aivanhov (sessualità)Titolo: La forza sessuale o il drago alato (La force sexuelle ou le dragon ailé).
Autore: Omraam Mikhael Aivanhov.
Argomenti: sessualità, spiritualità, esistenza.
Editore: Edizioni Prosveta.
Anno: 1982.
Voto: 8.
Recensione: qui.
Dove lo trovi: MacrolibrarsiGiardino dei libriAmazon.

 

Benvenuti in questo articolo di approfondimento dedicato al libro di Aivanhov La forza sessuale o il drago alato, e come evidente dal titolo dedicato a un tema molto delicato e anche sentito nel panorama della crescita interiore: sessualità e amore.

Partiamo subito con un breve brano in cui il maestro macedone sintetizza di cosa stiamo parlando.
“La forza sessuale è un’energia che può essere paragonata al petrolio: gli ignoranti e i maldestri finiscono bruciati – questa forza brucia la loro quintessenza – mentre coloro che sanno utilizzarla, gli Iniziati, volano nello spazio.
Tale è il significato del drago alato.”

Il secondo brano espande il precedente concetto e lo riferisce alla tradizione metaforica e mitologica.
“In tutte le tradizioni popolari, nei racconti e nelle mitologie, ricorre l’immagine del serpente o del drago il cui simbolismo è pressappoco identico in ogni cultura. Innumerevoli racconti narrano di un drago che ha rapito una bella principessa, innocente e pura, e la tiene prigioniera in un castello.
La poverina piange, si dispera e supplica il Cielo d’inviarle un salvatore. Ma uno dopo l’altro, i cavalieri che si presentano per liberarla si fanno divorare dal drago che s’impadronisce delle loro ricchezze e le accumula nei sotterranei del castello. Finalmente, un giorno arriva un cavaliere, un principe più nobile, più bello e più puro degli altri, al quale una maga ha rivelato il segreto per vincere il drago, confidandogli qual è il suo lato debole, in quale momento e in che modo lo si può legare o ferire. Ed ecco che il principe privilegiato, bene armato e bene istruito a dovere, riporta la vittoria: riesce a liberare la principessa… e che dolci baci si scambiano! Tutti i tesori da secoli si sono accumulati nel castello appartengono ora al cavaliere, al bel principe che è uscito vittorioso dal combattimento grazie alle sue cognizioni e alla sua purezza. Dopo di che, i due, in sella al drago condotto dal principe, volano nello spazio e percorrono il mondo.
Questi racconti, che solitamente si crede siano riservati ai bambini, sono in realtà dei racconti iniziatici; nondimeno, per poterli interpretare, è indispensabile conoscere la scienza dei simboli. Il drago altro non è che la forza sessuale. Il castello è il corpo dell’uomo. All’interno del castello sospira la principessa, cioè l’anima, che la forza sessuale mal dominata tiene prigioniera. Il cavaliere rappresenta l’ego, lo spirito dell’uomo. Le armi di cui egli si serve per sconfiggere il drago rappresentano i mezzi che sono a disposizione dello spirito: la volontà e la scienza per dominare questa forza e utilizzarla.
Perciò, una volta dominato, il drago diventa il servitore dell’uomo diventa la sua cavalcatura per viaggiare nello spazio. Sì, perché il drago possiede anche delle ali. Pur essendo raffigurato con una coda di serpente – simbolo delle forze sotterranee – ciò non gli impedisce di essere provvisto anche di un paio d’ali. Si tratta di un concetto chiaro, semplice: è l’eterno linguaggio dei simboli.”

Segue ora una frase breve che sintetizza cosa occorre fare per elevare tanto se stessi quanto la società umana.
“La spiritualizzazione dell’amore costituisce il presupposto per la venuta del Regno di Dio.”

C’è però un grande rischio: quello di non riuscire a padroneggiare la forza sessuale, accecati dalle energie più basse.
“Vi darò un’immagine. Saprete senz’altro come avveniva la navigazione delle grosse imbarcazioni del passato. In basso c’erano i macchinisti incaricati di mettere il carbone nelle caldaie, ed è grazie a loro che la nave avanzava; i macchinisti, però, non vedevano la direzione, ed era necessaria la presenza di un capitano che, dall’alto, si occupasse della rotta e impartisse gli ordini; ma quest’ultimo, da solo, non aveva i mezzi per far avanzare la nave.
Si tratta di una metafora dell’uomo: le emozioni, i sentimenti e gli istinti sono i combustibili che bisogna mettere nella caldaia affinché la nave possa avanzare. Se però in alto non c’è qualcuno che sia ragionevole e lucido per orientarla, la nave finirà per distruggersi.
Il “capitano” si trova nella testa, e i “macchinisti” sono disseminati ovunque nel corpo: nel ventre, nello stomaco, negli organi genitali… però dico ai giovani: se seguirete soltanto le vostre tendenze, le vostre predilezioni, vi romperete sicuramente la testa poiché questi impulsi sono ciechi.”

Segue un’altra metafora, anch’essa molto bella: essa ci parla del passaggio dal movimento meccanico al calore, e dal calore alla luce, ciò che è l’obiettivo dell’energia sessuale.
“I fiammiferi e gli accendini sono di recente invenzione; per accendere il fuoco, i nostri lontani progenitori si avvalevano di altri metodi. Uno di questi consisteva nell’utilizzare due pezzi di legno che venivano strofinati l’uno contro l’altro; lo sfregamento produceva dapprima del calore e, dopo un po’, all’improvviso scaturiva una fiamma: la luce.
Conoscete tutti questo fenomeno, ma avete mai pensato di approfondirlo dicendovi che, trattandosi di un fenomeno fisico, meccanico, deve per forza celare delle grandi verità psicologiche che attendono di essere scoperte? No, ci si limita a constatare i fatti e a lasciarli dove stanno, assolutamente privi di significato, senza cercare di approfondirli e interpretarli.
Soffermiamoci ora sull’insegnamento che possiamo trarre da un simile fenomeno. Un tempo si prendevano quindi due pezzi di legno e li si strofinava l’uno contro l’altro. Lo sfregamento costituisce un movimento, il movimento produce calore, e il calore si trasforma in luce. Movimento, calore e luce sono i tre lati del triangolo che rappresenta l’essere umano. Al movimento si possono associare la volontà, l’attività, la forza; al calore corrispondono il cuore, il sentimento, l’amore; alla luce corrispondono l’intelligenza, il pensiero e la saggezza.
Nello stesso modo in cui riesce a produrre la luce sul piano fisico, l’uomo può anche farla scaturire dentro di sé; attraverso particolari azioni ed esercizi, egli produce un certo calore e comincia a provare dei sentimenti; se non si fermerà lì, se saprà andare oltre, potrà arrivare fino alla luce, ovvero alla comprensione.
Ora studieremo questo processo nel campo dell’amore. Che cosa fanno gli esseri umani nell’amore fisico? Simbolicamente, si può dire che, al pari dei due pezzi di legno, essi si strofinano gli uni contro gli altri per produrre il calore, ossia una sensazione di piacere. Tutto ciò va benissimo, ma perché si fermano qui? Perché la luce non compare? Perché non sono illuminati? Bisogna che l’amore porti loro la luce, bisogna che comprendano tutti i misteri della Creazione, che acquisiscano la lucidità. E invece no… si abbruttiscono piuttosto.
Movimento e calore: sono questi per il momento gli unici aspetti dell’amore che gli esseri umani riescono a comprendere; si fermano a metà strada e non si spingono fino alla luce.”

Parlando più in generale, c’è da lavorare sulla propria essenza interiore, come ben noto.
“Tutti gli esseri umani sono chiamati ad estrarre la loro quintessenza per trasformarla all’interno di loro stessi. Devono imparare a farlo, lavorando in tal senso con l’intelletto, con il cuore e con la volontà, poiché è con questi tre elementi che si può realizzare tutto nell’alambicco interiore.
Ecco la vera alchimia.
I grandi iniziati, che sono i veri alchimisti, non insegnano che questo.”

Come si opera tale transizione alchemica? Occorre essere ben consapevoli di quanto segue: l’energia sessuale o si fa uscire o si lavora… ma per farlo occorre una certa forza.
“Non potete lottare contro la forza sessuale, poiché se cercherete di farlo essa vi stritolerà. Ecco come dovete fare: è indispensabile che abbiate un alleato molto potente al quale inviare questa forza; grazie al suo sapere alchemico, egli riuscirà a trasformarla in salute, in bellezza e in luce, in amore divino. Questo alleato è un alto ideale, un’idea fondamentale con la quale vivrete, di cui avrete cura e che nutrirete, e sarà lui a trasformare quell’energia, non voi.
Perciò chi non ha un ideale spirituale non ci riuscirà mai, e gli si potrà dare soltanto questo consiglio: trova subito qualcuno e sposati, altrimenti sarai un pericolo pubblico.
Se non avete il desiderio di diventare degli esseri magnifici, dei conduttori di luce, dei benefattori dell’umanità, non riuscirete mai a soggiogare questa forza; datele quindi uno sbocco.
Se invece avete questo alto ideale, sarebbe un delitto abbandonare tutto il Cielo per andare a soddisfare un marito o una moglie, che d’altronde non riuscirete forse mai a soddisfare, qualunque cosa facciate. Viceversa, vale la pena lavorare per un ideale straordinario, perché tali energie andranno ad alimentare, a nutrire e a rafforzare quell’ideale.
Se nel momento in cui avvertite un impulso sessuale, vi concentrate sul vostro ideale, quell’energia risalirà verso il cervello per andare ad alimentarlo e, qualche minuto dopo, sarete liberi e vittoriosi.”

Stiamo per terminare con La forza sessuale o il drago alato.
Andiamo a chiudere prima con il consiglio per eccellenza in questo ambito, il più semplice ed efficace tra tutti.
“Amate senza aspettare di essere amati.”

E poi con una considerazione che occorre sempre tenere ben presente.
“L’amore, il vero amore, è al di sopra dell’attrazione sessuale e anche al di sopra del sentimento.
Il vero amore è uno stato di coscienza.”

Chiude l’articolo una considerazione sul male… che, come ben noto nella Scienza Iniziatica, non esiste.
“Solo quando si raggiunge la vetta si può comprendere il significato del male. Prima di allora, il male è indecifrabile, incomprensibile, insolubile. Non si può risolvere il problema del male attraverso il ragionamento, gli studi e le letture; il problema del male è molto al di sopra dell’umano intendimento.
In realtà, il male non esiste.
Il male è male solo per il deboli. Per quelli che non sono preparati, che non sanno servirsene, il male esiste ed è una realtà molto potente. Ma per i figli di Dio, per i grandi maestri, il male, di cui la religione cristiana ha tanto parlato senza comprenderlo, costituisce una materia preziosa e ricca della quale essi si servono per il loro lavoro.”

Abbiamo terminato con l’ottimo La forza sessuale o il drago alato dell’altrettanto ottimo Omraam Mikhael Aivanhov.
Al prossimo articolo di approfondimento.

Fosco Del Nero

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