Titolo: La magia del rispetto di sé.
Autore: Osho.
Argomenti: esistenza, spiritualità.
Editore: Uno Editori.
Anno: 1984.
Voto: 8.
Recensione: qui.
Dove lo trovi: Macrolibrarsi, Giardino dei libri, Amazon.
Non mi son segnato molte citazioni dal video La magia del rispetto di sé, giacché ero impegnato più ad ascoltare Osho che a segnarmi brani, frasi e agganci vari, purtuttavia qualcosa mi sono segnato e, tra le citazioni tratte dal video e quelle tratte dal libriccino di accompagnamento al dvd, c’è materiale a sufficienza per l’articolo di approfondimento.
Così come ci sono in abbondanza bellezza e insegnamenti.
Partiamo da un brano su spiritualità, ricchezza e povertà.
“In passato tutta l’umanità ha elogiato la povertà, equiparandola alla spiritualità, una cosa davvero senza senso.
La spiritualità è la ricchezza più grande per un essere umano, e contiene tutte le altre ricchezze. Non è contro nessun altro tipo di ricchezza. È semplicemente contraria a ogni genere di povertà.”
Segue un brano su ego e finta mitezza.
“Io non insegno l’ego, per cui non posso insegnare ad arrendersi, perché arrendersi non è altro che la forma più sottile dell’ego.
Arrendersi non è contro l’ego, infatti è un’azione dell’ego.
Chi è colui che si arrende?
Abbandonandosi chi diventa umile, chi diventa mite?
È l’ego che sta a testa in giù, non fa alcuna differenza se l’ego sta in piedi o a testa in giù. In realtà è più pericoloso quando sta a testa in giù, perché non sarai in grado di riconoscerlo.”
Proseguiamo: il rispetto di sé e il rispetto degli altri.
“Soltanto un uomo che ha rispetto di sé stesso è in grado di rispettare gli altri.
L’uomo che rispetta sé stesso non può umiliare nessun altra persona, perché sa che lo stesso Sé è nascosto in ogni essere, persino negli alberi e nelle rocce. Forse profondamente addormentato nella roccia… ma questo non è un problema, è la stessa esistenza in forme diverse.”
Leggiamo ora uno dei punti su cui Osho insisteva maggiormente: non è questione di singole azioni, ma è questione di consapevolezza.
“Agisci con consapevolezza, allora tutto quello che fai è giusto.
Io non etichetto le azioni come giuste o sbagliate.
Per me la qualità della tua consapevolezza è decisiva.”
Il brano successivo tratto da La magia del rispetto di sé ci dice che le persone inconsapevoli sono facilmente soggette alla manipolazione psichica.
“È così che funziona tutta l’umanità: reazione.
Tu devi solo fare qualcosa, rispetto alla quale sai come reagirà una persona inconsapevole.
L’uomo consapevole è imprevedibile, perché non reagisce mai. Non puoi indovinare in anticipo quello che farà.
Le persone inconsapevoli sono prevedibili: le puoi manipolare facilmente.
Puoi spingerle a fare delle cose, a dire delle cose, persino cose che non avrebbero mai voluto fare o che non avrebbero mai voluto dire, perché reagiscono.
Ma un uomo consapevole, un uomo davvero religioso, risponde soltanto, non è nelle tue mani. Non puoi prenderlo in giro. Non puoi fargli fare qualcosa.”
La ricerca di sé stessi… o no?
“Ogni ricerca, all’inizio, è ricerca di sé stessi. Ma la scoperta finale non è del sé. La scoperta finale è del non-sé.
Se però dici a qualcuno “Vai alla ricerca del non-sé”, ti risponderà “Sei matto? Sono già confuso e travagliato e dovrei mettermi a cercare il non-sé, la non-mente, il vuoto, il nulla? Sono già pieno di problemi e tu mi incoraggi a entrare in acque ancora più profonde? Perché mai dovrei andare alla ricerca del non-sé?”.
Per questo i Buddha ti dicono: “Vai alla ricerca di te stesso”. Sanno che troverai il non-sé, quindi il problema non esiste.”
L’ego fa paragoni, l’anima ama e rispetta tutto e tutti.
“L’ego è comparativo. Il rispetto di sé e l’orgoglio sono non comparativi. Questa è la differenza di base. Nell’ego sei sempre nel confronto: sono superiore agli altri, sono meglio di te, sono a un livello superiore, sono più santo di te: io sono un santo e tu un peccatore.
Qualsiasi sia la ragione, quello che fai è metterti a confronto con gli altri in modo da risultare tu superiore e loro inferiori. Questo è il modo in cui si forma l’ego.
L’orgoglio invece non è comparativo. Non dice niente a proposito degli altri. Dice semplicemente: ho rispetto di me, amo me stesso, sono orgoglioso di essere qui in questa meravigliosa esistenza. Non dice niente di nessun altro.
Nel momento in cui entri nel confronto, dai inizio a un brutto gioco.”
La citazione successiva è meravigliosa: diventiamo ciò che contempliamo, che desideriamo e che amiamo.
“Diventi ciò che ami. L’amore è alchemico.
Non amare mai la cosa sbagliata, perché ha il potere di trasformarti. Niente può trasformare come l’amore.
Ama qualcosa che ti possa far andare verso l’alto, verso altitudini sempre più elevate. Ama qualcosa che è oltre te.”
Ego e schiavitù; spiritualità e libertà.
“Quando l’ego scompare, allora puoi permettere all’altro di essere quello che realmente è; sei in grado di dare totale libertà.
Se non c’è ego non puoi creare nessuna prigione per la persona che ami; non puoi creare nessuna gabbia. Permetti all’altro di essere un’aquila che vola alta nei cieli del paradiso.
Permetti all’altro di essere sé stesso; dai totale libertà. L’amore dà totale libertà: libertà per te e libertà per l’oggetto del tuo amore. L’ego è schiavitù: una schiavitù per te e una schiavitù per la tua vittima.”
È così terminato l’articolo di approfondimento dedicato a La magia del rispetto di sé di Osho.
Al prossimo dvd del maestro indiano.
Fosco Del Nero
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