Titolo: La scuola segreta degli iniziati (In search of the miraculous).
Autore: Will L. Garver.
Argomenti: narrativa, esistenza, esoterismo.
Editore: Alaya
Anno: 1894.
Voto: 7.5.
Approfondimento: qui.
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Sapete che ogni tanto mi leggo un libro di narrativa spirituale, genere che apprezzo sia come svago (tra un libro di Osho, un libro di Ramtha e un libro di Gurdjieff ce n’è proprio bisogno) sia come strumento di diffusione di principi esistenziali ad ampio raggio.
Ecco dunque La scuola segreta degli iniziati di Will L. Garver, libro nientemeno che del 1894…
… che peraltro costituisce un curiosissimo caso di narrativa di storia alternativa, altrimenti detta ucronia.
Ma andiamo a vedere tutto quanto, cominciando dai tratti sommari della storia: siamo nell’epoca in cui il libro è stato scritto, e Alphonso Colono è il figlio di una coppia piuttosto alternativa, dato che i suoi genitori appartengono entrambi ad una certa Fratellanza, di cui però non gli viene detto quasi niente, lasciando la cosa a quando sarà il tempo giusto.
Purtroppo, però, la madre Nina e la sorella Esmeralda muoiono presto per via di una tempesta in mare, quando si apprestavano a passare dal Messico, luogo in cui vivevano, all’Europa (i genitori erano di origine ispanica).
Il medesimo tragitto lo compierà lo stesso Alphonso più avanti, e lo compierà sempre sotto la guida di qualcuno della Fratellanza, con l’obiettivo di portarlo avanti nei vari gradi e quindi nell’evoluzione spirituale che essi rappresentano.
In effetti, tutta la storia è una storia di “avanzamento”, di prove e di apprendimenti interiori, se non quando di vere e proprie iniziazioni.
In tale storia, giocano un ruolo fondamentale la bellissima Iole, anima gemella di Alphonso e ora sua sorella e guida nella Fratellanza, nonché nientemeno che il conte Saint Germain, figura di rilievo nel gruppo di cui sopra.
Il gruppo di cui sopra, dunque la Fratellanza Bianca, che si contrappone alla Fratellanza Nera, ha due obiettivi: quello di fondo è far evolvere tutta l’umanità a gradi spirituali più avanzati, e quello strumentale è piazzare i suoi uomini più fidati in posizione chiave per poter gestire gli eventi mondiali (beh, a quel tempo solo europei, ma il concetto si è capito) e indirizzarli verso quanto desiderato dai Maestri della Fratellanza.
In tutto ciò, i vari Napoleone II, lo Zar di Russia, etc, risultano solo pedine sul loro scacchiere.
In pratica il romanzo racconta di “massoneria illuminata” da un lato e di “massoneria oscura” dall’altro.
Rispettivamente, quindi, una società illuminata nel primo caso e il “nuovo ordine mondiale” nel secondo caso (e il principio è il medesimo, però su ottave ben differenti), con tanto di Europa unita (con capitale Parigi, giusto per la cronaca) e guidata dalla suddetta Fratellanza.
Veniamo ora ai contenuti esistenziali: nel testo c’è molto, dalla fiducia nell’esistenza al non attaccamento, dall’amore incondizionato alla centratura interiore, pur inframmezzato dal narrato, cosa che rende La scuola segreta degli iniziati un eccellente esempio di narrativa spiritual-esistenziale, e anzi forse uno dei migliori che abbia mai letto.
Un po’ ingenuo narrativamente in alcuni punti, un po’ melenso in altri, e un po’ impreciso in altri ancora, specie laddove insiste nella contrapposizione tra bene e male… che in realtà qualunque maestro della storia ha sempre negato, adducendola all’infantilismo umano.
Ma forse non si voleva esagerare in un testo addirittura di fine ‘800, nel quale c’è sin troppo, a dire il vero, e che dunque consiglio a chi fosse appassionato del genere “narrativa spirituale” o a chi fosse curioso di dare un’occhiata più ravvicinata alla Fratellanza e ai suoi principi guida.
Fosco Del Nero
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