Titolo: La via della ricchezza.
Autore: Salvatore Brizzi.
Argomenti: crescita interiore, abbondanza, esistenza.
Editore: Anima Edizioni.
Anno: 2017.
Voto: 8.
Dove lo trovi: Macrolibrarsi, Giardino dei libri, Amazon.
Avevo a casa La via della ricchezza di Salvatore Brizzi ormai da diverso tempo, ma non mi ero ancora approcciato ad esso per leggerlo.
L’ho fatto, curiosamente, proprio ora che sta per arrivarmi una grossa somma, anche se più con un intento “di accompagnamento” che non un intento “conoscitivo”. Laddove, nelle tematiche esistenziali, il termine “conoscitivo” rischia di essere riduttivo se non lo si accompagna all’incarnazione di quanto conosciuto… ma questo è un altro discorso.
Veniamo al libro, edito da Anima Edizioni come la trilogia originale di Brizzi (Officina alkemica, La porta del mago, Risveglio… anche se a dirla tutta il primo libro di Brizzi è stato Senza io e senza Dio): si tratta di un libro di circa 220 pagine, molto comode come nello stile grafico dell’autore in questione: pagine non particolarmente fitte, capitoli abbastanza brevi, molte righe bianche, svariate pagine bianche, citazioni, e in questo caso anche riquadri rettangolari che ripropongono una frase appena passata nel testo, evidentemente per rimarcarla. Il risultato è che il libro, grazie anche alla tipica scorrevolezza dell’autore (a cui però qualcuno dovrebbe dire che è un errore grammaticale mettere la virgola tra il soggetto e il verbo… e se per caso mi sta leggendo glielo dico io ora!), si legge piuttosto velocemente…
… anche se va detto che contiene concetti ed energie assai distanti dall’uomo medio, per cui la velocità teorica di lettura può scontrarsi con la resistenza di chi legge, o anche solo l’incredulità, o comunque l’impegno nel far proprio quanto proposto.
Insomma, La via della ricchezza potrebbe essere letto velocemente o lentamente, con trasporto e addirittura leggerezza o con resistenza e persino fastidio, a seconda dello sguardo di chi si approccia a esso.
Si parla di ricchezza economica, come promette il titolo, ma, ed era scontato, non ci si concentra su di essa, ritenendola anzi un risultato di quanto prodotto prima interiormente. La via della ricchezza, in realtà, si pone a cavallo tra le varie opere di Brizzi, soprattutto le prime due della trilogia, non a caso citate a più riprese, declinate stavolta sul tema ricchezza-abbondanza.
Riguardo a questo punto, l’autore propone qualcosa a livello di marketing e info-business, ma si tratta proprio di basi, praticamente dei consigli iniziali per chi vorrà poi informarsi per conto proprio; diciamo che più che altro lancia l’idea.
Parimenti, vengono citati autori e personaggi come Napoleon Hill, Wallace Wattles, Prentice Mulford, Robert Collier (ossia buona parte degli autori del “nuovo pensiero”), Joe Vitale, Bob Proctor, Harv Eker, Anthony Robbins (ossia buona parte degli autori del filone “legge d’attrazione-ricchezza”), ma anche molti altri, compresi politici e imprenditori (di vario e assai diverso livello evolutivo, come evidenzia anche l’autore).
Molto interessanti e potenzialmente potenti (sempre a seconda di chi legge) i punti in cui l’autore rapporta il successo economico alla padronanza interiore, a cominciare dal corpo fisico e dalla sessualità… cosa ovvia, peraltro, visto che tutti tali fattori (sopravvivenza, abbondanza, sessualità) ricadono nell’ambito del primo chakra, il sigillo rosso.
La via della ricchezza di Salvatore Brizzi è in definitiva un ottimo libro: fornisce una visione sull’abbondanza molto differente rispetto a quella dell’“uomo medio”, ma anche a quella dell’“uomo spirituale” (più “donna spirituale” in questo caso, tendente ai circoli new age, i quali spesso hanno buone intenzioni ma poca sostanza o addirittura più fumo e incenso che sostanza). In tal senso, è un libro potenzialmente prezioso, sia come energia sia come concetti.
Fosco Del Nero
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