Titolo: Le chiavi del tempio (The keys to the temple).
Autore: Ian Rees, Penny Billington.
Argomenti: kabbalah, esoterismo, narrativa.
Editore: Venexia Editrice.
Anno: 2017.
Voto: 7.
Recensione: qui.
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Il libro Le chiavi del tempio, scritto a quattro mani da Ian Rees e Penny Billington, ha ricevuto una buona valutazione nella recensione… anche se, essendo un testo alquanto particolare, è difficile consigliarlo se non a chi ha già letto i quattro romanzi di Dion Fortune cui si riferisce.
Per gli altri, ci sarà quantomeno questo articolo di approfondimento.
Partiamo da un brano che illustra la strada a doppio senso del cosmo: dare significa ricevere.
“Le leggi superiori dell’universo trascendono l’approccio di scambio egoistico.
Non diamo per ricevere.
La più grande armonia del cosmo assicura che ciò che compiamo con amore e dedizione agli dei, in un atto di fede e fiducia nella corrente evolutiva, verrà ricompensato in modi a noi ignoti, affinché gioiamo della vita in tutta la sua pienezza.
Allineandoci armonicamente alle maree del tempo, verremo supportati dai meccanismi invisibili fluidamente sinergici dell’universo.”
La seconda citazione afferisce al sacrificio personale… che può avvenire in vari modi.
“L’unico sacrificio di valore è quello del sé.
Questo può avvenire in svariate forme, più frequentemente in termini di tempo, sforzo e impegno.”
Il brano seguente mostra il mettersi al servizio che caratterizzava l’opera di diffusione di Dion Fortune.
“Se scegliamo di essere i co-creatori del nostro mondo, dobbiamo pensare a cosa vogliamo ottenere. E la ragione principale di un’opera magica è partecipare al viaggio evolutivo umano.
Il cardine della vita di Dion Fortune era ‘Voglio conoscere per servire’.”
Andiamo avanti con Le chiavi del tempio: il prossimo è un invito a mettersi in moto… e quanto serve verrà da sé.
“Non dobbiamo aspettare le circostanze ideali per iniziare il nostro lavoro interiore.
Sarà il lavoro stesso a creare le circostanze.”
Ora parliamo di guardiani e demoni.
“Nei libri sull’occulto, come nella realtà magica, compaiono soglie da attraversare e il semplice desiderio di oltrepassarle non ne garantisce l’accesso. Dobbiamo provare il nostro valore ai guardiani di qualsiasi percorso.
Esiste una tradizione che parla di custodi messi a protezione dei portali dei Piani Interiori, ma è bene ricordare che a ostacolarci sono prima di tutto i demoni provenienti dal nostro subconscio, che sabotano la nostra volontà di avanzare
Le proiezioni delle nostre personalità, che cercano di mantener e lo status quo, hanno il grande potere di impedire il nostro progresso.”
Spendiamo due parole su abbandono e fiducia.
“Forse la parte più difficile dell’addestramento è imparare a non influenzare il processo, fare un passo indietro e lasciare che le cose fluiscano.
Per fare spazio al mondo sottile e lasciare che permei le nostre vite dobbiamo avere fiducia, ma questa sboccia solo nell’esperienza.”
Il corpo non va separato dallo spirito: non può esserlo in ogni caso.
“Quando Dion Fortune cita Gesù: “Non sapete che il vostro corpo è il corpo dello Spirito Santo?”, ci chiarisce che il coinvolgimenti e la considerazione del corpo sono essenziali all’addestramento dei sensi esoterici.
L’invito non è di separarci dal mondo, di trascendere il piano fisico o di prediligere quello spirituale, ma di relazionarci con ogni aspetto del nostro essere affinché i due livelli siano integrati e possiamo usarli in equilibrio.
Questo è il nostro punto di partenza.”
Il terzultimo brano proposto ci invita a coltivare una visione più grande… molto più grande di noi.
“Gli uomini cominciano la loro cerca perché le loro vite sono in qualche modo bloccate o piene di frustrazioni, e bramano una soluzione o un senso più profondo. Come dentro, così fuori: guarendo se stessi, contribuiscono alla guarigione della società. Il loro lavoro personale ha una portata più profonda.
Allo stesso modo noi dobbiamo trovare il motivo, l’insoddisfazione o il bisogno che ci conduca al nostro percorso nel contesto di una missione spirituale e di servizio più ampia. Confidiamo, cioè, che le nostre azioni possano influenzare anche la corrente evolutiva e fungere da lievito nella miscela cosmica, mentre ne beneficiamo noi stessi.”
Il penultimo evidenzia che i ricercatori spirituali trovano sempre il tempo per il Lavoro.
“Ricordate: il tempo è ciò che si regalano gli studiosi di occulto.”
L’ultimo, infine, sottolinea il potere trasformativo della presenza.
“Sappiate che, semplicemente prestando attenzione, state avviando un processo di cambiamento personale che vi libererà dai livori accumulati nella vostra vita presente.
Grazie alla vostra consapevolezza, è cominciato il processo di integrazione.”
L’approfondimento dedicato a Le chiavi del tempio di Ian Rees e Penny Billington, e per un certo verso anche di Dion Fortune, è terminato.
Fosco Del Nero
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