Titolo: Le sette iniziazioni e come prepararle.
Autore: Salvatore Brizzi.
Argomenti: crescita personale, teosofia, esistenza, esoterismo.
Editore: Antipodi Edizioni.
Anno: 2020.
Voto: 7.
Recensione: qui.
Dove lo trovi: Macrolibrarsi, Giardino dei libri, Amazon.
Le sette iniziazioni e come prepararle, dal punto di vista dell’approfondimento, si è presentato più semplice rispetto agli altri libri di Salvatore Brizzi, ch’erano viceversa stracolmi di spunti e citazioni valide; qua il numero è più esiguo e la cernita è stata quindi più agevole.
Cominciamo con un brano più attuale di quel che pensa l’essere umano ordinario: satanismo ed energie infere.
“Quando parlo di satanismo, oggi, non mi riferisco alle sette coinvolte in taluni fatti di cronaca, bensì a rituali officiati da potenti maghi neri, che coinvolgono le personalità finanziariamente più influenti del pianeta (quasi tutti nomi non noti alle masse) e il cui fine è tenere sempre vivo il contatto con le stesse “divinità infere aliene” di allora – che oggi chiamiamo demoni – le quali periodicamente tentano di acquisire il controllo dell’umanità.
Esse sfruttano, oggi come allora, il desiderio di potere di alcune famiglie di esseri umani, le quali sono a loro legate da linee di sangue antiche di millenni. In verità, per legge, le entità provenienti da altri piani/pianeti non possono interferire nella vita d’un pianeta, a meno che – e questo è il nostro caso – non vengano chiamate da alcuni abitanti, i quali hanno loro aperto una porta attraverso rituali di magia.”
Tali energie infere lavorano, ovviamente, per l’addormentamento e l’inconsapevolezza.
“La cappa di addormentamento che avvolge il pianeta – e che viene alimentata ogni giorno dalle Forze Oscure che contrastano il lavoro della Fratellanza – sta divenendo sempre più fitta e pesante, liberarsene è sempre più difficile e lo è anche per chi ha già fatto dell’identificazione con l’anima il fine della propria vita, ossia per chi possiede già un “centro di gravità permanente”.
Quindi necessario avere un metodo chiaro e dedicarsi ad esso con tutto il proprio essere.”
Ancora sul tema delle Forze Oscure, con una previsione piuttosto precisa.
“Nei prossimi anni, il Lato Oscuro della Forza sferrerà i suoi ultimi attacchi, nel tentativo disperato di intrappolare il maggior numero di anime possibile nell’illusione dei tre piani della personalità.
Guerre, epidemie, carestie e, soprattutto, falsa informazione svolgeranno la funzione di bloccare nella paura emotiva e nell’illusione mentale gli esseri umani, “ma chi avrà perseverato sino alla fine sarà salvato” (Matteo 24, 13).”
Passiamo ora al lato luminoso, e parliamo del servizio all’esistenza e all’evoluzione spirituale.
“Servire il piano evolutivo dell’umanità con amore, volontà e intelligenza – secondo le nostre possibilità e il nostro karma – ci rende dei canali sempre più puri, pronti ad essere utilizzati per irradiare sulla Terra le energie spirituali provenienti nell’ordine: dalla Fratellanza, dal Logos Planetario (=lo spirito della Terra), dal Logos Solare (=lo spirito del Sole), da Sirio e dal centro della galassia, dove si trova quello che la scienza identifica come un buco nero, ma che in verità è un centro di vita, conosciuto dalla Saggezza Perenne con il nome di Sole Nero, un grande utero dal quale in realtà le stelle nascono… e non vengono inghiottite, come a noi invece sembra di percepire.”
Per mettersi a servizio… basta mettersi a servizio.
“‘A livello pratico, come faccio a mettermi al Servizio?’, mi chiedono sempre più sovente le persone.
Ebbene, per mettersi al Servizio basta averne l’intenzione, basta volerlo fare e focalizzarsi su questo obiettivo. Vi aspettavate che vi dessi l’indirizzo di qualche iniziato o maestro? Come vi ho già detto, quando diviene necessario… sono loro che vi trovano, non voi che trovate loro.
Una volta che avete espresso chiaramente questa volontà di servire, tutto il resto viene da sé. Tutti gli esercizi del mondo non vi potranno mai dare lo stesso risultato che vi dà l’intenzione di divenire utili all’evoluzione di coloro che vi circondano.”
Per tale percorso, la disciplina è un fattore fondamentale.
“Nelle incarnazioni precedenti a quelle dove l’obiettivo dell’auto-disciplina diviene spirituale, solitamente la si utilizza per scopi che sono rivolti alla personalità, cioè per ottenere successo nella vita (nello sporto, nello studio, nell’imprenditoria, ecc). Dato il livello generale degli esseri umani, è sufficiente essere capaci di un certo grado di auto-disciplina per distinguersi dalla massa e ottenere successo nella vita.
Per un animale – così come per un bambino umano che va a scuola o che viene corretto dai genitori quando sbaglia – la disciplina non può che essere imposta dall’esterno. Anche fra gli adulti, l’attitudine ad auto-disciplinarsi rappresenta un ottimo criterio per stabilire il grado di anzianità animica d’una persona, ossia da quanto tempo s’incarna su questo pianeta e quanto ha imparato a gestire i tre piani della personalità (fisico/sessuale, emotivo, mentale). Detto in altri termini, quanto sei capace di auto-disciplinarti e quindi quanto sei in grado di rimandare un piacere o un guadagno immediato per ottenerne uno più grande in futuro definisce quanto successo avrai nella vita, qualunque campo tu prenda in considerazione, compreso quello spirituale.”
La disciplina e la forza vengono continuamente messe alla prova per poter poi accedere a livelli superiori.
“Il discepolo viene messo alla prova nella quotidianità, in particolare per quanto concerne la disciplina dei suoi corpi e la capacità di restare “presente a sé stesso” anche nelle difficoltà, poiché “Chi è fedele nel poco è fedele anche nel molto; e chi è disonesto nel poco è disonesto anche nel molto” (Luca 16, 10). Questa è un’affermazione occulta che dovrebbe caratterizzare l’attività quotidiana del vero aspirante.
Le “grandi cose” vengono superate perché considerate semplicemente un’intensificazione di quelle consuete, e nessun iniziato ha mai superato la grande prova dell’iniziazione senza prima essersi abituato a superare quelle minori della vita di ogni giorno; le prove diventano allora un fatto normale, e quando si presentano vengono considerate come fatti correnti della vita.
Tale atteggiamento mentale, una volta raggiunto, non permette più sorprese o sconfitte.”
Il successivo brano tratto da Le sette iniziazioni e come prepararle afferisce alla centratura interiore.
“Quando si è ancora focalizzati nella personalità, la pace è soggetta agli avvenimenti del mondo mentre, nella misura in cui si sposta nell’anima, si ottiene una pace che è indipendente dagli avvenimenti del mondo.
Osservate le vostre reazioni emotive e mentali di fronte alle notizie e alle immagini del telegiornale, per capire fino a che punto il vostro apparato psicofisico è già sotto il vostro controllo.”
Il seguente, invece, riguarda il silenzio interiore.
“Se talvolta siete in dubbio su quale strada scegliere nella vita, sappiate che tale dubbio è causato dalla mancanza di silenzio nella vostra mente.
A un silenzio totale, corrisponde assenza di dubbio.”
Le diverse persone e i diversi gruppi umani stazionano, chiaramente, a differenti stadi di coscienza.
“Attualmente l’essere umano è pianamente cosciente sul piano fisico, quasi del tutto cosciente sul piano emotivo, in via di sviluppo sul piano mentale. Stiamo parlando in termini generali, in quanto in vaste zone del mondo gli esseri umani stanno divenendo solo adesso coscienti delle emozioni più elementari e la responsività sul piano mentale è quasi nulla. Tuttavia, essere coscienti su un piano non equivale ad essere già in grado di dominarlo. Si dà per scontato che il discepolo – a differenza della maggior parte degli esseri umani – sappia utilizzare il suo corpo fisico, provi una vasta gamma di emozioni ed abbia una buona dimestichezza con i pensieri astratti. Questi sono i requisiti minimi.
Il dominio di tali piani presuppone però che il discepolo sia capace di auto-osservarsi in maniera più o meno costante e quindi conosca a un livello avanzato gli atteggiamenti del suo corpo fisico, le sue emozioni e il suo piano mentale. La gestione d’un piano inizia con la capacità di sentire ciò che accade su quel determinato piano all’interno di sé, ossia la capacità di vivere in maniera cosciente le emozioni ed essere in grado di osservare i pensieri che ci attraversano. Per esempio, la possibilità di dominare le emozioni deriva da una prolungata auto-osservazione, la quale crea la giusta disidentificazione dagli oggetti osservati – in questo caso le emozioni – i quali con il tempo cadranno spontaneamente sotto il dominio dell’anima e diverranno suo strumento di espressione.”
L’approfondimento dedicato al libro di Salvatore Brizzi Le sette iniziazioni e come prepararle è concluso.
Alla prossima occasione.
Fosco Del Nero
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