Titolo: Libertà dalle illusioni (The man of truth).
Autore: Osho.
Argomenti: spiritualità.
Editore: Uno Editori.
Anno: 1985.
Voto: 7.
Recensione: qui.
Dove lo trovi: Macrolibrarsi, Giardino dei libri, Amazon.
Ecco qua l’approfondimento dedicato a Libertà dalle illusioni, testo composto da numerose interviste fatte a Osho nell’ormai lontano 1985.
Primo brano, molto breve: la missione di Osho.
“Io sono libero, privo di qualsiasi gabbia, nulla che mi imprigioni.
E voglio distruggere tutte le vostre gabbie, in modo che possiate spaziare in un cielo sconfinato.”
Il secondo brano entra più nel merito: parliamo del conflitto tra la mente e il testimone.
“Ci vuole un po’ di tempo per creare una distanza, un distacco tra il testimone e la mente. Quando il distacco sarà presente, avrai una grande sorpresa: tu non sei la mente, tu sei il testimone, un osservatore.
Il processo di osservare è l’alchimia stessa della vera religione, perché via via che diventi sempre più profondamente radicato nell’essere testimone, i pensieri cominciano a scomparire. E arriva il momento in cui non ci sono più pensieri. Ci sei, ma la mente è totalmente vuota.
Questo è il momento dell’illuminazione, il momento in cui per la prima volta non sei più condizionato: sei sano, un essere umano davvero libero.”
Propongo ora una citazione brevissima e probabilmente per molti scioccante: parliamo di ricchezza e di povertà.
“I poveri sono profondamente addormentati, altrimenti non tollererebbero la loro povertà.”
La differenza tra un dio-persona e l’Essenza Divina.
“Io affermo che non esiste un dio, ma che esiste l’essenza divina. Quindi io distruggo dio come persona: diventa più simile a una fragranza che a un fiore.
Io non sono teista, perché non credo in dio in quanto persona che ha creato il mondo; non sono nemmeno ateo, perché porto dio più in alto di dove sia mai stato. Da una quantità lo trasformo in una qualità… ma non sono un teista e nemmeno un ateo. E per la gente è difficile comprendere il divino, l’essenza divina. È difficile come se tu arrivassi in una città in cui tutti sono ciechi e mi chiedessi di dire qualcosa sulla luce, in modo che quelle persone possano capire.”
Procediamo con gli spunti tratti da Libertà dalle illusioni. Parliamo adesso di illuminazione e di consapevolezza.
“L’illuminazione non è altro che l’esperienza della tua consapevolezza non più offuscata da pensieri, emozioni, sentimenti. Quando la consapevolezza è completamente vuota, accade qualcosa… come un’esplosione, un’esplosione atomica. Tutta la tua interiorità si riempie di una luce che non ha sorgente né causa.
E quando accade, permane: non ti lascia mai, nemmeno per un istante. Anche mentre dormi quella luce è dentro di te. E da quel momento vedi le cose in modo totalmente diverso; dopo quell’esperienza in te non restano più domande.”
Veniamo ora alla domanda principe del risveglio: “Chi sono?”.
“Non è una domanda qualsiasi, non è così semplice. Quando ti chiedi “Chi sono?”, non ti aspetti una risposta, non c’è nessuno a risponderti, ma indagando, chiedendo continuamente “Chi sono?”, un po’ alla volta gli altri pensieri cominciano a scomparire.
Un po’ alla volta entri sempre più in sintonia con una cosa sola, questa stessa ricerca, “Chi sono?”.
Quando tutti i pensieri sono scomparsi e resta solo il suono, “Chi sono?”, quello è il momento del miracolo: anche quel suono scompare. Prima uccide tutti i tuoi pensieri e poi alla fine si suicida. Non ottieni alcuna risposta, ma la domanda scompare. E quello è il momento delle beatitudine suprema.”
Segue un’altra frase scioccante: la fede è per le anime bambine… se non proprio stupide.
“La fede è semplicemente per gli ignoranti e per gli idioti.
La fede non è per le persone intelligenti.
Le persone intelligenti cercano di conoscere le cose: o sanno o non sanno.”
Veglia e sonno: un utile parallelismo.
“È esattamente come quanto una persona dorme: come definiresti la differenza tra una persona che dorme e una che è sveglia? La persona addormentata sta sognando e, anche se non sogna, una cosa è certa: non è consapevole di dormire. Una persona sveglia, qualsiasi cosa stia facendo, di certo sa di essere sveglia.
Questa è la sola differenza anche a livello spirituale. Una persona spiritualmente addormentata non è consapevole di dormire; e una persona spiritualmente risvegliata sa di essere sveglia. E naturalmente è consapevole anche di tutti quelli che dormono.
La persona sveglia ha due acquisizioni ben definite: la prima è di essere consapevole; la seconda è che tutti quanti intorno a lei sono addormentati.
La persona addormentata non ha nessuna di queste due: non sa di essere addormentata e non sa che anche chi le sta intorno sta dormendo.”
Penultimo brano proposto: il lavoro della testimonianza è praticamente tutto… il resto non sta a noi.
“Quando parlo di “diventare una cosa sola con il Tutto”, non è nelle tue mani… arriva come una ricompensa dell’essere un testimone.
Ciò che tu puoi fare è essere un testimone, là finisce il tuo fare.
L’uomo non può fare più di questo.”
“Ultima citazione, sul binomio libertà-responsabilità.
Libertà è responsabilità.
E se non riesci a prenderti le tue responsabilità, qualcuno se le prenderà per te; e a quel punto sarai uno schiavo.”
L’approfondimento dedicato a Libertà dalle illusioni, testo a firma Osho, è concluso.
Fosco Del Nero
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