Titolo: Il libro delle parole magiche.
Autore: Cristiano Tenca.
Argomenti: magia.
Editore: Edizioni Il Punto d’Incontro.
Anno: 2003.
Voto: s.v.
Recensione: qui.
Dove lo trovi: Macrolibrarsi, Il giardino , Amazon.
Il libro delle parole magiche di Cristiano Tenca è essenzialmente un libro pratico, contenente tanti incantesimi-incanti-formule da recitare in relazione a svariati obiettivi.
Tuttavia, in quelle poche decine di pagine di “teoria” che vi sono, vi ho trovato qualche spunto interessante, cosa utile al consueto articolo di approfondimento.
Ecco il primo spunto, che in modo tutto sommato semplice ci mostra come la ricerca scientifica sia andata col tempo a confermare le antiche sapienze spiritual-esoterico-esistenzial-filosofiche…
… fatto di cui però il “popolo” non è stato adeguatamente informato.
“Fino a pochi decenni fa, la definizione di atomo era questa: l’atomo è la particella più piccola di materia. Con questa definizione si intendeva affermare che l’atomo costituiva la più piccola particella fino a quel momento conosciuta.
I fisici, però, come la scienza e la ricerca suggeriscono, dovevano scoprire se esistessero parti ancora più minuscole di materia e, finalmente, dopo aver sperimentato per anni, riuscirono a individuare qualcosa di più piccolo dell’atomo.
Ciò che scoprirono non era esattamente ciò che si attendevano e li lasciò perplessi, perché l’atomo si dimostrò costituito da particelle elementari di energia.
Con questa scoperta, a cui per anni non è stata data la risonanza che meritava, si dimostrava che, di fatto, la materia non esiste e quella che noi percepiamo come tale non è altro che la rappresentazione dell’energia costituente i singoli atomi degli oggetti inanimati, così come degli esseri viventi.
Proprio la scienza, che si era accanita per secoli contro le idee filosofiche e religiose che si fondano su concetti ritenuti astratti come l’energia, doveva ricredersi, modificando la propria linea di condotta, in molti casi fino a farla collimare con quelle concezioni combattute fino a pochi anni prima.
Non è tutto. Quando gli scienziati vollero scoprire le leggi che regolavano quell’energia si accorsero che non si tratta di meccanismi oggettivi, ma del tutto suscettibili al pensiero umano, e quindi che tra il soggetto osservante e l’oggetto osservato vi è dipendenza reciproca (Principio di indeterminazione di Heisenberg).
La realtà non è più un dato di fatto inconfutabile, ma dipende da chi la osserva e quindi si può definire illusoria.
Anche questa fu una scoperta paradossale perché dimostrò che l’uomo è in grado di interagire con l’energia stessa fino al punto da farla rispondere ai propri desideri, fino al punto di poterla creare e annullare a proprio piacimento.
Così la stessa scoperta che dava origine alla fisica quantica, veniva presa con scetticismo da Einstein (“Tu credi che la Luna sia lì solo perché l’osserviamo” e “Dio non gioca a dadi con l’uomo”) e con occhi disincantati da Rubbia, altro importante fisico premio Nobel (“L’universo è fatto di energia mentale”).
L’uomo, considerato fino a quel momento come un oggetto della creazione, ne diveniva il vero soggetto e artefice e ciò gli conferiva un potere immenso e mai prima di allora ipotizzato; ecco che improvvisamente scopriva il Dio che è nascosto in lui.”
Ecco un corollario di tutto ciò in termini di potenzialità umane.
“Poiché l’uomo è in grado di interagire con l’energia e quindi di plasmarla, o comunque di farla rispondere ai propri desideri, l’unico limite che incontra è costituito da se stesso.”
Adesso leggiamo qualche riga sul potere energetico di quanto si contempla.
“Cosa determini con la bacchetta magica e con le parole?
Creandole hai creato corrispondenza tra la realtà illusoria esterna e l’energia.
Le tue parole sono cioè armoniche e riescono perciò a operare cambiamenti, naturalmente nel corso del tempo.
Come hai notato a volte il tempo di riuscita è immediato, a volte è necessaria una certa preparazione. In tutti i casi viene trasmesso un messaggio energetico e d’informazione che, essendo situato su una frequenza analoga rispetto a quella della realtà esterna, viene in contatto con essa e tende a modificarla secondo la volontà insita nelle parole.
È attraverso questo procedimento che si modificano le vibrazioni della realtà, modificando di conseguenza le situazioni.”
Ultime due citazioni.
Nella prima si sottolinea la differenza figura del mago e la figura dello scienziato.
“Il mago è come lo scienziato, ma il mago è sempre anche, a suo modo, saggio, e questo rende magia e saggezza simili.
Anche in questo caso non basta l’osservazione astratta, ma occorre la consapevolezza che fa in modo che le esperienze non vengano vissute invano, ma insegnino veramente la vita e le sue regole.”
L’ultima citazione tratta dal libro di Tenca ci dà invece un’interessante definizione della saggezza.
“La saggezza non è altro che la consapevolezza della realtà unita alla comprensione che ne è alla base.”
E con questo ultimo brano abbiamo terminato con Il libro delle parole magiche di Cristiano Tenca.
A presto e buone cose a tutti.
Fosco Del Nero
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