Titolo: L’oceano della teosofia (The ocean of theosophy)
Autore: William Q. Judge.
Argomenti: spiritualità, esistenza, teosofia.
Editore: Blu International Studio.
Anno: 1893.
Voto: 4.5.
Approfondimento: qui.
Dove lo trovi: Macrolibrarsi, Giardino dei libri, Amazon.
Quando vi accostate a un testo di genere esistenziale, il mio consiglio è di avere bene chiaro cosa desiderate da esso (e dalla vita in generale, ma questo è un altro discorso).
Desiderate nozioni e conoscenze, o desiderate una certa energia? O magari pratiche e tecniche? O altro ancora?
A seconda di quanto volete e di quanto un libro contiene, va da sé che esso può soddisfarvi o meno, per l’appunto a seconda della corrispondenza tra tali due fattori.
Ne L’oceano della teosofia di William Q. Judge trovate solo teoria, e fredda pure, e non verificabile nemmeno.
Per cui, se desiderate una lettura di svago sui principi della teosofia, il libro di William Q. Judge, co-fondatore della Società Teosofica insieme a H.P. Blavatsky e compagnia bella, va benissimo.
Se, viceversa, cercate un testo di crescita personale, con consigli e tecniche, esso è del tutto inutile.
Così come vi deluderebbe se cercaste un testo di un maestro con un’elevata energia, cosa che questo libro non è, e anzi propone un’energia molto concettual-mentale.
Tra l’altro, su molte delle cose dette non concordo, mentre molte altre, quasi tutte a dire il vero, le ho trovate semplicemente inutili o noiose.
Insomma, per quanto mi riguarda questa non è crescita personale, ma più che altro “curiosità spirituale”, se vogliamo chiamarla così.
Oddio, a dire il vero un’utilità ci sarebbe anche, a livello di apertura mentale, o di certe nozioni di base… che però considero scontate in una persona già in cammino, mentre per chi sta al punto di partenza probabilmente questo libro non è molto adatto, e decisamente anacronistico.
Insomma, non vedo tante ragioni per dedicarsi a L’oceano della teosofia di William Q. Judge… se non forse quella di leggerselo per avere un’idea migliore dei principi promulgati dalla teosofia, una disciplina che ha avuto il suo ruolo, tra la fine dell’800 e il ‘900 nell’interessare e avvicinare molte persone a tematiche esistenziali ed esoteriche (un ruolo non da poco, e da trascinatore in quegli anni).
Anche se, a dire il vero, l’autore si dichiara non autorizzato a parlare in nome della Società Teosofica, per cui alcune delle cose esposte potrebbero essere suoi pareri e non della teosofia in generale, come peraltro ogni tanto sottolinea egli stesso.
Insomma, come sempre vedete voi…
Fosco Del Nero
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