Titolo: Magia applicata (Applied magic).
Autore: Dion Fortune.
Argomenti: magia, esoterismo, esistenza.
Editore: Mondadori.
Anno: 1962.
Voto: 7.
Approfondimento: qui.
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Prima di procedere con la recensione di Magia applicata, testo di Dion Fortune uscito postumo nel 1962, occorrono due precisazioni, una sul titolo e una sull’edizione italiana.
Titolo: può facilmente trarre in inganno, specialmente se ci si aspetta un trattato sulla componente pratica, persino ritualistica, della magia. Non si tratta affatto di questo, e in effetti il titolo del libro avrebbe potuto esser scelto meglio; il titolo originale stesso, badate bene, e non il solo titolo italiano. In ciò non ha alcuna responsabilità la Fortune, giacché il testo è uscito postumo dopo la morte dell’autrice ed è composto da diversi articoli da lei composti su svariati argomenti.
Edizione italiana: ho letto l’edizione Mondadori, attualmente non più in commercio, mentre ora risulta in vendita l’edizione di Venexia, che in rete ho letto essere più breve di quella precedente (non so se sia vero: riporto quanto ho letto).
Già nell’edizione Mondadori, comunque, ci si può rapidamente scordare di avere tra le mani un testo ampio, un qualche tipo di manuale sulla magia… ma si ha invece a disposizione un discreto elenco di articoli interessanti su vari argomenti: si spazia dall’ermetismo egizio alle varie razze dell’umanità, dal piano astrale alla guarigione.
Se gli argomenti sono vasti, e non troppo approfonditi, Magia applicata non è comunque un testo per profani, visto che si rivolge a chi già sa qualcosa… e più che qualcosa. In verità, chi non è edotto su determinati argomenti faticherà a seguire il discorso della Fortune, la quale tuttavia, per chi si è reso disponibile all’incontro, si rivela come sempre generosa di insegnamenti e spunti profondi.
Di mio, fatico a seguirla quando parla della kabbalah, giacché è un argomento che non ho mai affrontato, ma la mancanza è ovviamente mia, non sua.
Nel complesso, Magia applicata di Dion Fortune è un testo che ha una sua validità, per quanto circoscritta a un non troppo ampio novero di persone.
Che io apprezzi molto Dion Fortune, pseudonimo di Violet Mary Firth, una donna che per l’umanità ha fatto molto più di quanto si pensi, non è un mistero.
Difatti, dopo essermi letto due sue testi di saggistica (La battaglia magica d’Inghilterra e Magia applicata) e tre testi di narrativa (I segreti di Taverner, dottore dell’occulto, La magia della luna, Il demone amante) ne leggerò sicuramente altri: infatti, ne ho già sia del primo tipo (La cabala mistica) che del secondo (Il toro alato, Il dio dal piede caprino, La sacerdotessa del mare).
A suo tempo.
Fosco Del Nero
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